Il premier Mario Draghi ha firmato ieri il suo primo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) che detta le misure di contrasto alla pandemia e di prevenzione del contagio da Covid-19.
L’annuncio è stato dato in conferenza stampa dal ministro della Salute Roberto Speranza e dal ministro per gli Affari Regionali Maria Stella Gelmini.
Il Dpcm entrerà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile 2021 comprendendo le festività pasquali.
Confermato fino al 27 marzo il divieto già in vigore di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, con l’eccezione degli spostamenti dovuti a motivi di lavoro, salute o necessità (modulo autocertificazione Covid marzo 2021).
Vediamo quali sono le principali novità del Dpcm 2 marzo 2021 e le misure confermate.
Cambiano le regole per la scuola nel Dpcm 2 marzo 2021 di Draghi
Il principio guida del nuovo Dpcm 2 marzo 2021 è la tutela della salute considerando che per ricostruire il Paese e per lo sviluppo bisogna vincere la pandemia. Lo ha dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza che ieri ha annunciato la firma delle nuove misure anti-Covid in una conferenza stampa assieme al ministro per gli Affari Regionali Maria Stella Gelmini. La prima grande novità dell’era Draghi sta proprio nell’assenza del presidente del Consiglio in conferenza stampa.
Il Dpcm prova a mantenere un impianto di conservazione delle misure essenziali che sono vigenti. Viene confermato il modello di divisioni a colori del nostro Paese in base alla zona di rischio e il coprifuoco dalle 22 alle 5.
La vera novità riguarda la scuola, con la sospensione nelle zone rosse dell’attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia ed elementari, e la possibilità data ai presidenti delle regioni di chiudere gli istituti scolastici:
nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti;
nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni;
nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico.
Dpcm 2 marzo, le misure anti-Covid di Draghi: dal 27 marzo riaprono cinema e teatri
La circolazione delle varianti Covid impedisce al governo Draghi di allentare le misure anti-Covid restrittive sulle attività commerciali, con i ristoranti che rimarranno chiusi a cena nelle zone gialle.
In tutte le zone è stato eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto.
Nelle zone rosse, saranno chiusi i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici.
Restano chiusi palestre, piscine e impianti sciistici.
Importanti novità per musei, teatri e cinema. Nelle zone gialle si conferma la possibilità per i musei di aprire nei giorni infrasettimanali, garantendo un afflusso controllato. Dal 27 marzo, sempre nelle zone gialle, è prevista l’apertura anche il sabato e nei giorni festivi.
Sempre dal 27 marzo, nelle zone gialle si prevede la possibilità di riaprire teatri e cinema, con posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sala.