Scuola e Dad, esenzioni figli dei key workers: chi sono, come fare

Sono noti come i figli dei cosiddetti Key workers, i lavoratori impegnati in settori chiave, come la sanità (medici e infermieri), la sicurezza (forze di polizia o dell’ordine in genere), ma anche insegnanti. A loro è data la possibilità di continuare ad andare a scuola, nonostante le chiusure dettate da motivi di emergenza sanitaria e aumento dei contagi.

Per poter usufruire di questa possibilità, però, occorre fare un’apposita domanda. Una nota del ministero dell’Istruzione non ha contribuito a risolvere il caos sui requisiti e le modalità per presentare richiesta.

Chi sono i Key workers

Si tratta di lavoratori impegnati nelle categorie cosiddette “essenziali”, ossia gli operatori sanitari, per i cui figli anche nella prima ondata pandemica erano state previste alcune agevolazioni, come il bonus baby sitter maggiorato per potersi avvalere di un supporto nella gestione di bambini e ragazzi durante la chiusura delle scuole e nel periodo estivo. In quel caso era stato previsto un voucher più consistente per infermieri, sanitari e operatori nel settore della protezione e sicurezza, come agenti delle forze dell’ordine o militari impegnati nella gestione della pandemia.

Da lunedì 8 marzo, però, oltre 6 milioni di studenti italiani resteranno a casa in seguito ai provvedimenti dettati dall’aumento dei contagi un po’ ovunque nella Penisola. Che fare con i figli, nel caso in cui non si possa usufruire di permessi, ferie o agevolazioni? In una nota, il Ministero dell’Istruzione ha scritto che la didattica in presenza è possibile per i figli di personale sanitario e altre categorie di lavoratori, "le cui prestazioni siano ritenute indispensabili per la garanzia dei bisogni essenziali della popolazione". Ma come presentare domanda?

Domande e codici Ateco

Il Dpcm del 22 marzo 2020 prevedeva un elenco molto lungo di categorie indicate con codici Ateco. Per esempio, rientravano nella lista insegnanti, addetti alla filiera dell’alimentazione, forze dell’ordine, autisti, agricoltori, operatori della comunicazione e operai di settori no-stop. Ora che lo stop alla scuola riguarda anche le elementari e medie fino alla 2°, sono già numerose le domande inviate per chiedere l’esenzione dalla Dad. La nota del Ministero dell’Istruzione parla di richieste specifiche e motivate, che vanno valutate dai dirigenti scolastici: sarebbe quindi esclusi coloro che possono fruire dello smart working. Secondo le prime indicazioni dei presidi, inoltre, occorre che entrambi i genitori siano key workers, altrimenti gli studenti ad avere diritto alla didattica in presenza sarebbero ben oltre il % ammesso nelle scuole dalla normativa. Per chiarire i criteri che dovranno utilizzare gli istituti, dunque, è atteso un ulteriore “atto dispositivo” a breve.