
Di possibili riaperture non se ne riparlerà almeno fino al 20 aprile 2021. Fino ad allora piscine e palestre, cinema e teatri, ma anche parrucchieri e centri estetici in zona rossa e bar e ristoranti potrebbero restare chiusi: tutto dipende dalla curva dei contagi e dall’andamento della campagna vaccinale.
Nel frattempo l’Italia è divisa in due colori, arancione e rosso (il giallo è stato per il momento eliminato) con gli italiani e gli imprenditori che sperano in un allentamento delle misure restrittive anti-Covid per tornare a vivere.
Possibili riaperture dopo il 20 aprile per bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici
La porta a possibili riaperture è stata aperta dal nuovo decreto Covid, in vigore dal 7 aprile 2021, quello che ha eliminato la zona gialla lasciando attive solo quelle più restrittive arancione e rossa ma che ha anche previsto possibile deroghe.
“In ragione dell’andamento dell’epidemia, nonché dello stato di attuazione del Piano strategico nazionale dei vaccini con particolare riferimento alle persone anziane e alle persone fragili, con deliberazione del Consiglio dei ministri, sono possibili determinazioni in deroga al primo periodo e possono essere modificate le misure stabilite dal provvedimento”, si legge nel decreto Covid.
Per il momento e fino al 30 aprile 2021, dunque, l’Italia sarà divisa in zone arancioni e rosse, con parrucchieri e centri estetici chiusi in zona rossa, bar e ristoranti costretti all’asporto e alla chiusura anticipata alle 18 in zona arancione. Se i dati lo permetteranno con una semplice deliberazione del CdM le misure anti-Covid di aprile potrebbero essere presto allentate.
Riaperture in vista a fine aprile forse anche per cinema e teatri, piscine e palestre
Il meccanismo automatico sognato dal leader della Lega, Matteo Salvini, non è passato ma qualche spiraglio di luce per le attività commerciali potrebbe arrivare a fine mese, in caso di discesa della curva dei contagi e di numeri soddisfacenti sulle persone vaccinate.
Palazzo Chigi fa sapere che la cabina di regia non è stata al momento convocata per la valutazione di possibili aperture né sono state definite date, ricordando che il quadro epidemiologico è costantemente monitorato.
Le primissime riaperture potrebbero riguardare parrucchieri e centri estetici, bar e ristoranti, per passare poi a cinema e teatri ed infine a piscine e palestre.