“Iniezione” alla Ricerca

Ue, Ricerca: 507 milioni a progetti innovativi, di cui 8 sono italiani

Chi sono gli 8 ricercatori degli Atenei d’Italia (sui 209 totali europei) che si sono aggiudicati il premio finanziato dal Consiglio europeo della Ricerca.

Ue, Ricerca: 507 milioni a progetti innovativi, di cui 8 sono italiani

Sono molteplici i campi di applicazione dei progetti innovativi che si sono aggiudicati un totale di 507 milioni di euro assegnati dal Consiglio europeo della Ricerca (ERC). Sono stati presentati da 209 ricercatori, di cui 45 donne, e spaziano dallo studio e la sperimentazione sulla circolazione dei nuovi virus, ai dispositivi di nanotecnologia per il monitoraggio dell’attività cerebrale.

Tra i destinatari di questa tipologia di programmi europei - noti come advanced grants  nell'ambito della seconda call 2020 del programma Horizon2020 - ci sono anche 8 ricercatori provenienti da alcuni Atenei italiani. Con questa importante assegnazione, l’Italia si attesta in quarta posizione in Europa per numero di progetti “vinti”, come si usa dire nel gergo dell’europrogettazione. Al primo posto c’è la Gran Bretagna, seguita da Germania e Francia.

I ricercatori selezionati lavoreranno in tre settori chiave della ricerca: scienze fisiche ed ingegneria, scienze della vita e scienze sociali-umanistiche.

 

Le 8 eccellenze d’Italia nella ricerca europea

Ecco l’elenco dei ricercatori che hanno svolgono l’attività del progetto premiato presso centri universitari e di ricerca in Italia:

Alan Sule (presso l’Istituto universitario europeo, l’EUI di Fiesole), Alberto Bardelli (Università degli Studi di Torino, oggetto della ricerca: riparazione del DNA ed immunità al cancro), Anthony Bertelli (Università Bocconi), Michele De Luca (Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, con oggetto un gene progettato su misura editing dell’epidermide indotta da cellule staminali per la terapia genica di malattie genetiche di epiteli squamosi), Alfonso Gambardella (Università Bocconi, per un progetto di gestione dell'innovazione), Paola Romagnani (Università degli Studi di Firenze, sul dimorfismo sessuale del rene), Silvia Selvatici (Università degli Studi di Milano, su materie umanistiche e storia) e Carlo Tedeschi (Università degli Studi Gabriele D'Annunzio di Chieti-Pescara).

 

Horizon2020 premia più donne

L’annuncio e la lista dei vincitori sono usciti oggi al consueto briefing per la stampa della Commissione europea. Trattansodi di risorse previste dalla dotazione del maxi-fondo per la Ricerca e l’Innovazione, Horizon2020, anche questi progetti mirano a fornire nuove informazioni su vari argomenti. Spiccano quelli di maggiore attualità, come i collegamenti tra obesità e cancro del pancreas, le minacce da virus della fauna selvatica, i chip di computer di reti neurali ispirate al cervello ed i nuovi metodi con cui gli architetti disegnano le strutture degli edifici del futuro. Oltre a rafforzare il patrimonio delle conoscenze tecnico-scientifiche europee, questi progetti porteranno alla creazione di circa 1.900 nuovi posti di lavoro per borsisti post-dottorato, dottorandi e altro personale di ricerca. Più di 2.600 candidati hanno presentato le loro proposte a questo invito, mentre le ricercatrici hanno presentato il 22% delle proposte e il 23% delle borse di studio sono state assegnate a donne. La percentuale di donne tra i ricercatori a cui sono state assegnate sovvenzioni avanzate è aumentata costantemente da circa il 10% nel 2014 a oltre il 22% nel 2020.

Continueremo a rafforzare gli investimenti con i prossimi programmi di lavoro dell’ERC e grazie ad Horizon2020. (...) Sempre più donne fanno domanda per queste prestigiose sovvenzioni e le vincono”, ha commentato Mariya Gabriel, Commissaria per l’Innovazione e Ricerca.

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