E’ stato convalidato il fermo nei confronti dei tre indagati per la strage di Stresa. Per la procura di Verbania, titolare dell’inchiesta sull’incidente del Mottarone, "sussiste il pericolo concreto e prevedibilmente prossimo della volontà degli indagati di sottrarsi alle conseguenze processuali e giudiziarie delle condotte contestate, allontanandosi dai rispettivi domicili e rendendosi irreperibili".
Potrebbe, dunque, esserci un pericolo di fuga, per questo restano in carcere Luigi Nerini, Enrico Perocchio e Gabriele Tadini, rispettivamente amministratore unico, direttore di esercizio e capo servizio della funivia crollata domenica scorsa causando la morte di quattordici persone.
Domani gli interrogatori
Son stati fissati per domani mattina, sabato 29 maggio, alle 9 gli interrogatori di convalida, che inizieranno da Tadini. Ai tre arrestati sono contestati fatti di "straordinaria gravità" per la loro "deliberata volontà" di bloccare i freni di emergenza "per ragione di carattere economico e in assoluto spregio delle più basilari regole di sicurezza". A scriverlo è la Procura di Verbania nel decreto di fermo, spiegando che il capo servizio della funivia "ha ammesso di avere deliberatamente e ripetutamente inserito i dispositivi blocca freni (forchettoni), disattivando il sistema frenante di emergenza", mentre il direttore di esercizio e l'amministratore locale non hanno agito "per consentire i necessari interventi di manutenzione".
Controlli e processo
La Leitner SpA ha fatto sapere si avere “sempre risposto con tempestività a ogni richiesta di invervento da parte del gestore”. L’ultimo controllo, da parte di una società incaricata dalla stessa Leitner, era stato effettuato “il 30 aprile 2021 (con comunicazione degli esiti datata 3 maggio 2021)” con “controlli ai freni vettura, con verifiche di funzionalità, senza riscontrare problemi e procedendo alla ricarica degli accumulatori delle centraline idrauliche che azionano i freni sulla fune portante. Da quel giorno a Leitner non sono arrivate altre richieste d'intervento e segnalazioni in merito a malfunzionamenti dell'impianto frenante". Leitner si costituirà parte civile nel procedimento giudiziario.
Eitan non ancora cosciente
Intanto, il piccolo Eitan respira in modo autonomo, ma non è ancora del tutto cosciente. E’ ricoverato all’ospedale Regina Margherita di Torino e accanto a lui c’è la zia paterna, Aya. "Il bambino è adesso sveglio e cosciente nel reparto di Rianimazione" si legge nel bollettino giornaliero sulle sue condizioni di salute. "Dal punto di vista clinico è sempre in prognosi riservata, dovuta al trauma toracico e addominale oltre che alle fratture agli arti. Nei prossimi giorni uscirà dalla Rianimazione e verrà trasferito in un reparto di degenza". Ad assistere l’unico sopravvissuto e la zia c’è anche la psicologa Marina Bertolotti. Il Sindaco ha fatto sapere che sono giunte tre richieste di adozione del bambino, una dalla Sicilia.
Funerali e giornata di lutto a Pavia
Intanto si sono svolti in Israele i funerali dei familiari di Eitan, presente anche l'ambasciatore italiano in Israele, Gianluigi Benedetti. Oggi, invece, le esequie dei bisnonni. Sempre per oggi Il Comune di Pavia ha proclamato una giornata di lutto cittadino con un minuto di silenzio alle 12invitando gli esercenti "ad abbassare le serrande, in segno di cordoglio, dalle 12 alle 12.10". Le chiese eseguiranno “quattordici rintocchi di campana per lutto".