Misure per il lavoro

Pensioni 5 anni prima, come funziona e limiti contratto di espansione

Il Decreto Sostegni bis ha esteso il contratto di espansione a imprese con almeno 100 dipendenti in vista fine blocco licenziamenti. Come funziona, limiti

Pensioni 5 anni prima, come funziona e limiti contratto di espansione

Il Decreto Sostegni bis ha messo in campo una serie di misure volte a sostenere il lavoro e le politiche sociali grazie ad uno stanziamento di 4,2 miliardi di euro a fronte dei 40 totali del provvedimento.

 

In particolare, il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale la settimana scorsa prevede l’introduzione di nuove misure volte ad accompagnare il mercato del lavoro nella fase di uscita dalla crisi pandemica, in vista della fine del blocco dei licenziamenti.

 

Il decreto in questione punta su due importanti misure:

  • l’estensione al 2021 del contratto di espansione per le imprese con almeno 100 dipendenti e nuove risorse per i contratti di solidarietà;

  • l’introduzione del contratto di rioccupazione, volto a incentivare l’inserimento dei lavoratori disoccupati nel mercato del lavoro.

 

Decreto Sostegni bis, misure per lavoro in vista stop blocco licenziamenti

Le disposizioni introdotte con il Decreto Sostegni bis per arginare i licenziamenti dopo la fine del blocco imposto dal governo non sembrano soddisfare appieno la Fondazione studi consulenti del lavoro: le misure del Sostegni bis tutelano solo il lavoro dipendente e non comprendono disposizioni di ampio respiro in materia di politiche attive che “permettano di limitare l’impatto della crisi attraverso l’investimento in competenze rinnovate per i lavoratori”.

 

Ricordiamo che all’ultimo istante è stato tolta la proroga del blocco dei licenziamenti fino ad agosto per le aziende che nel mese di giugno chiedevano la cassa integrazione. Draghi ha poi mediato confermando lo stop dei licenziamenti solo per quelle aziende che dal 1 luglio chiederanno la cassa integrazione ordinaria diventata gratuita.

 

Contratto espansione, limiti: costoso per le aziende, riduce assegno lavoratore

Spostando l’attenzione sul contratto di espansione e di rioccupazione la Fondazione studi consulenti del lavoro osserva che entrambe le misure presentano dei limiti.

 

Cos’è e come funziona il contratto di espansione? Introdotto nel 2019 dal decreto Crescita per le aziende con più di 1000 dipendenti, la misura è stata estesa lo scorso anno alle imprese con oltre 250 dipendenti ed infine con il Decreto Sostegni bis a quelle con almeno 100 dipendenti, permettendo un prepensionamento di 5 anni.

 

La misura in questione agevola l’esodo anticipato dei lavoratori prossimi alla pensione con la concessione della cassa integrazione straordinaria a fronte dell’impegno dell’azienda di assunzioni di giovani per garantire la staffetta generazionale.  

 

Le aziende con più di 1000 dipendenti che decidono di applicare il contratto di espansione potranno ottenere un beneficio pari all’indennità di disoccupazione Naspi maturata dai dipendenti esodati per un massimo di 36 mesi e non 24 come nel caso delle imprese con almeno 100 lavoratori. Di contro dovranno assumere un lavoratore ogni tre pensionati.

 

La misura giudicata comunque costosa per le imprese va ad impattare negativamente anche sul lavoratore, visto che il prepensionamento non permette la maturazione del Tfr alleggerendo l’assegno previdenziale.

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