Esonero contributivo

Anno bianco Partite Iva 2021: che fine ha fatto l’esonero contributivo

A pochi giorni dalla data di scadenza del saldo e acconto imposte sui redditi e contributi Partite Iva, si attende decreto attuativo anno bianco. Cosa fare

Anno bianco Partite Iva 2021: che fine ha fatto l’esonero contributivo

Che fine ha fatto l’esonero dei contributi per le Partite Iva colpite dalla crisi economica Covid? Esiste, ma solo sulla carta visto che manca il decreto attuativo.

 

Entro il 30 giugno 2021 gli iscritti alla gestione separata Inps dovranno versare il saldo 2020 e l'acconto 2021 delle imposte sui redditi e dei contributi, pagando una cifra più salata rispetto al passato vista l’aliquota aggiuntiva per finanziare la nuova cassa integrazione per gli autonomi Iscro.

 

Dell’anno bianco contributivo, invece, non si più nulla. Cosa fare? Bisogna pagare?

 

Partite Iva, esonero contributivo sparito nel nulla. Che fine ha fatto anno bianco

Lavoratori autonomi e professionisti indignati per la mancata promessa sull’esonero dei contributi previdenziali, il cosiddetto anno bianco per le Partite Iva.

 

Entro il 30 giugno 2021 queste categorie di lavoratori sono chiamate a onorare le scadenze fiscali relative al saldo 2020 e all’acconto 2021 delle imposte sui redditi e dei contributi, con molte Partite Iva in estrema difficoltà a causa della crisi economica Covid.    

 

Che fine hanno fatto gli aiuti promessi, l’anno bianco 2020 per le Partite Iva inserito nella legge di Bilancio 2021? Manca il decreto attuativo firmato dal Ministro del Lavoro Andra Orlando: in Gazzetta Ufficiale non è stato pubblicato ancora nulla, costringendo autonomi e professionisti a pagare.

 

Esonero contributi Partite Iva: cosa fare in vista della scadenza del 30 giugno

Secondo quando stabilito nella Manovra finanziaria l’esonero parziale dei contributi spetterebbe a tutti coloro che nel 2019 hanno avuto un reddito sotto i 50mila euro, con un calo del fatturato di almeno il 33% imputabile alla pandemia Covid.

 

In tutto, sarebbero circa 50 mila i beneficiari, oltre ai 390mila tra artigiani e commercianti e 330mila professionisti iscritti a casse di previdenza private (medici, architetti, avvocati, giornalisti, etc).

Il Decreto Sostegni aveva previsto anche un aumento dello stanziamento di 1,5 miliardi di euro per la misura.

 

Cosa fare, pagare o non pagare, questo il dilemma delle Partite Iva.

 

“Nonostante le nostre richieste e le aperture che erano arrivate dal sottosegretario Durigon, non è mai stato approvato l’emendamento sulla contribuzione figurativa. Ma senza contributi figurativi ci ritroveremo, alla fine della vita lavorativa, con un anno di buco ai fini della pensione”, dichiara la presidente del Coordinamento libere associazioni professionali (Colap), Emiliana Alessandrucci invitando chi può a pagare.

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