Afghanistan, i Talebani non sono cambiati: sono i tagliagole di sempre

Chi ha sperato almeno per un secondo che i nuovi talebani, i talebani 2.0 del 2021, fossero davvero cambiati ha finito per schiantarsi sulla più crudele e vigliacca delle realtà: gli spari a sangue freddo sui manifestanti che ieri sono scesi in strada per protestare contro l’occupazione talebana sventolando la bandiera tricolore afgana. 

Il conto amaro di questo atto che di moderato non ha assolutamente nulla, sono stati: 35 morti, donne oscurate sui manifesti e la dichiarazione che non vi sarà alcuna democrazia.

I Talebani 2021 non sono cambiati

Le notizie e le immagini che arrivano da Kabul non promettono niente di buono per il futuro: spari sulla folla, rivolte e vendette sui vecchi “nemici” dei talebani. Tutto questo a meno di ventiquattr'ore dalle dichiarazioni di pseudo tolleranza di Zabihullah Mujahid, con le quali i conquistatori hanno tentato di presentarsi agli occhi del mondo.

I Talebani 2021 non sono cambiati e ciò è dimostrato da come hanno reagito alla prima reazione degli afgani alla loro invasione. In tanti ieri hanno deciso di passare dai social alle strade, per protestare contro la decisione dei talebani di ammainare la bandiera del Paese dagli edifici pubblici - in primis il palazzo presidenziale - e di sostituirla con quella bianca dei taleban. E così l’onda patriottica che è prima corsa sui social ha deciso di agire e di invadere le piazze. 

Ed è proprio nella capitale della provincia di Nangarhar, nell'est del Paese, che migliaia di persone, sono scese in strada con la bandiera nazionale afgana chiedendo di rimuovere quelle bianche dell'Emirato islamico e di rimettere il tricolore. A queste proteste sono seguiti degli scontri culminati con la violenta risposta talebana che ha provocato diversi morti, secondo alcune fonti locali si parla di 35 vittime.