Covid e restrizioni

Quarta ondata, Ricciardi: “Stop al Green Pass con solo il tampone”

Le 4 Regioni e 10 città a rischio focolai in Italia. Intanto negli Usa stop all’obbligo vaccinale nelle aziende: lo ha appena deciso un giudice federale

Quarta ondata, Ricciardi: “Stop al Green Pass con solo il tampone”

“Finora i Green pass hanno funzionato, ma sono convinto che, per la stagione invernale che ci costringe più al chiuso e a contatto con gli altri, bisognerebbe rivederne la concessione limitando la libertà solo ai vaccinati e ai guariti dal Covid”.

È netta la posizione del consulente del ministero della Salute, Walter Ricciardi, mentre la curva epidemica segna un rialzo.

“Chi non è vaccinato può accedere ad alcuni luoghi o usare alcuni servizi come i trasporti a lunga percorrenza anche mostrando il tampone effettuato 48 ore prima. Sono dell’idea, invece, che il tampone sia il punto debole del sistema. Non assicura la protezione e la non trasmissione del virus, se non al 30% - spiega Ricciardi in un colloquio con Il Messaggero - Ecco perché gli accessi ai luoghi pubblici o a quelli di lavoro andrebbero limitati solo ai vaccinati con Green pass, escludendo la possibilità a chi ha un tampone valido”.

 

Rischio “fiammata” tra gennaio e febbraio

Non solo. Secondo Walter Ricciardi è prevedibile una “nuova fiammata” “presumibilmente tra gennaio e febbraio. Di sicuro però la mortalità sarà più ridotta di quella delle prime grandi ondate proprio grazie ai vaccini, che comunque un po’ proteggeranno”.

Si tratta di parole che arrivano mentre non si fermano le manifestazioni dei “No Green Pass”, come quella di ieri a Trieste, così come a Milano e Torino. Cresce, poi, il rischio di passare in zona gialla in alcune città.

 

Città e Regioni più a rischio

Sono 4 le Regioni (o province autonome) in cui l’epidemia sta crescendo maggiormente: Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Calabria e Bolzano. In realtà la soglia per passare in zona gialla è già stata superata in 13 Regioni su 20, ma il cambio di colore non avviene perché restano al di sotto dei limiti le ospedalizzazioni e l’occupazione delle terapie intensive.

Il Corriere della Sera riporta, però, che da questo punto di vista la situazione sta peggiorando: in Friuli-Venezia Giulia, ad esempio, i reparti ordinari sono al 7,7% e le rianimazioni al 9,1%, mentre i valori massimi sono rispettivamente del 15% e del 10%. A Bolzano la soglia delle ospedalizzazioni è all’11,6%, ma è bassa l’occupazione delle terapie intensive (3,8%).

Tra le città con la situazione più sotto osservazione ci sono Trieste, Catania, Padova, Siena, Gorizia, Siracusa, Forlì-Cesena e La Spezia.

Al contrario, le tre regioni con più alti tassi di vaccinazione (Molise, Piemonte e Umbria) sono anche quelle con ricoveri inferiori alla media rispetto al dato nazionale.

 

Natale, Speranza: “Sarà come gli quelli pre-Covid”

A questo punto il pensiero è rivolto a Natale, ma il ministro della Salute, Roberto Speranza, rassicura: “Se i reparti ospedalieri tengono non scatteranno misure e sarà un Natale come gli altri prima di Covid-19. Se invece i ricoveri salgono scatteranno le misure nei territori, in base al sistema dei colori. Non abbiamo mica sospeso la legge che prevede le fasce di rischio”.

“Con il giallo tornano le mascherine all’aperto e al ristorante c’è il limite di 4 a tavola. L’inverno è la stagione più insidiosa perché si sta più al chiuso, quindi il mio invito è alla prudenza totale, a indossare le mascherine e rispettare il distanziamento” ha aggiunto il Ministro.

 

Usa, niente obbligo vaccinale in azienda

Intanto negli Stati Uniti arriva un freno all’obbligo vaccinale per le aziende con più di 100 dipendenti, varato del presidente americano, Joe Biden. Un giudice federale lo ha temporaneamente sospeso Contro la misura si sono appellati alcuni Stati americani, tra i quali il Texas. L’inquilino della Casa Bianca lo aveva annunciato ufficialmente il 4 novembre scorso. Interesserebbe 84 milioni di lavoratori statunitensi.

Al momento tutti i dipendenti federali devono vaccinarsi o, in alternativa, possono sottoporsi a tampone settimanale.

Dal 4 gennaio prossimo la stessa misura dovrebbe essere estesa a tutti i lavoratori.

 

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