Covid nel mondo

Covid: l’America apre ai voli, l’Austria chiude ai non vaccinati

Locatelli: “Da noi il Lockdown per non immunizzati non praticabile”. Con il siero ai bambini 5-11 entro dicembre, vicino l’obiettivo del 90% di copertura

Covid: l’America apre ai voli, l’Austria chiude ai non vaccinati

Se la pandemia ha coinvolto tutto il mondo e tuttora condiziona la vita dei cittadini a ogni latitudine, le decisioni prese dai Governi cambiano a seconda di contagi, scelte sanitarie e politiche. L’esempio più evidente è la giornata di oggi, giorno in cui gli Stati Uniti riaprono le frontiere aeree e i collegamenti, che erano stati chiusi dopo 18 mesi fa sulla sia dell’emergenza, su decisione dell’allora presidente, Donald Trump.

Al contrario, in Austria scatta il mini-lockdown riservato ai non vaccinati: per loro è ora possibile solo effettuare acquisti di prima necessità. Interdetto, invece, l’accesso a bar, ristoranti, cinema e qualsiasi altra forma di vita sociale. Anche per poter lavorare non si basterà più solo il tampone.

In Italia, invece, una forma di restrizione del genere, pur caldeggiata da diversi amministratori (come il Governatore ligure, Giovanni Toti) e rappresentanti delle autorità, potrebbe non essere praticabile. Ne è convinto il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Franco Locatelli.

 

Mini-lockdown: “Non praticabile in Italia”

Intervenendo a Mezz'ora in più su Rai3 Locatelli scarta l'ipotesi di misure specifiche per i cittadini non vaccinati, definendo “la praticabilità sia in termini concreti e operativi, sia per quel che riguarda la compatibilità con i diritti costituzionali” “alquanto problematica”. Per il coordinatore del Cts “quindi non credo che sia una soluzione in questo momento proponibile nel nostro Paese. Ha magari un suo razionale medico, ma la misura non è considerabile".

“La situazione in Europa è critica, ma l'Italia si distingue in maniera netta: non dobbiamo sottovalutare nessun segnale di allerta ma nemmeno abbandonarci all'allarmismo, perché l'Italia, insieme a Spagna e Portogallo, è la migliore in Europa – ha proseguito Locatelli - A Natale mancano ancora tanti giorni, ma sarà un Natale sicuramente connotato da maggiore socialità" ha aggiunto.

 

Da dicembre il vaccino ai bambini

Molto più vicina, invece, la data di arrivo del via libera per il vaccino ai bambini nella fascia di età 5-11 anni. “Il mio auspicio è dicembre, non appena l'Ema avrà approvato il vaccino e l'Aifa avrà dato il via libera per l'Italia. Gli scienziati stanno dicendo che la dose di un terzo di Pfizer è efficace e sicura. Lavoreremo con i pediatri per tranquillizzare le famiglie”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un colloquio con il Corriere della Sera aveva indicato domenica una data e un obiettivo: “Se tra i 12 e i 19 anni siamo arrivati al 70%, per i più piccoli dobbiamo arrivare almeno al 50%”.

 

Usa, ripartono i voli con 33 Paesi (Italia compresa)

Come previsto, intanto, da oggi sono riaperti i confini Usa per chi proviene da Europa, Cina, India, Brasile e Sudafrica, sia per turismo che per motivi di studio o di lavoro. Bisognerà avere completato il ciclo vaccinale e aver fatto un tampone entro tre giorni dalla partenza. Secondo il decreto firmato dal presidente, Joe Biden, sono però esentati i minori sotto i 18 anni, le persone con problemi medici oppure provenienti da Paesi dove i vaccini non sono ampiamente disponibili. A tutti sarà comunque richiesta la prova di un test negativo. Spetterà quindi alle compagnie aeree attuare le nuove procedure, pena di sanzioni sino a 35 mila dollari per violazione.

 

Austria, scatta il mini-lockdown. La Germania ci pensa

Se da oggi è scattato il mini-lockdown in Austria per chi non è vaccinato e che non potrà accedere ai luoghi pubblici (se per gli acquisti essenziali), anche la Germania valuta misure analoghe di fronte a un’impennata di contagi. Nelle ultime 24 ore si sono registrati oltre 23.500 casi.

Non va meglio in Russia, dove si sfiorano i 40mila contagi in un giorno e 1.178 vittime. Preoccupate le autorità anche nel Regno Unito: i responsabili del servizio sanitario NHS temono che il sistema sanitario sarà sottoposto a forti pressioni nei mesi a venire. Lo ha riferito The Guardian, citando Chris Hopson, amministratore delegato di NHS Providers: la situazione è senza precedenti e “molto preoccupante” poiché il personale ospedaliero esausto si prepara a livelli più elevati di Covid-19 e altre infezioni respiratorie come l’influenza, mentre si occupa dell’arretrato di cure ai pazienti.

 

Parlamento Ue, via il Green Pass obbligatorio

Intanto il presidente del Tribunale Ue ha “sospeso temporaneamente l’obbligo di presentare il certificato Covid da parte dei cinque eurodeputati che hanno impugnato tale provvedimento”. Lo si apprende a Bruxelles. Jaume Duch, portavoce del Parlamento Ue, precisa che “la decisione di presentare il certificato resta in vigore per tutti, con eccezione delle persone che hanno presentato ricorso”, che devono presentare un autotest negativo (fatto in presenza) o un test Pcr e “fino a ulteriore decisione del Tribunale”.

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