Le pagelle del campionato

Il Napoli pareggia col Verona, l’Inter spreca, il Milan resta in vetta

Vittoria meritata per la Lazio, la Roma affoga a Venezia. Scivola il Torino. L’Atalanta è l’unica ad approfittare della frenata al vertice. Le pagelle

Il Napoli pareggia col Verona, l’Inter spreca, il Milan resta in vetta

Le pagelle della dodicesima giornata di Serie A 2021/2022 regalano risultati inattesi e bocciature pesanti. Molte big si fermano, rallentando il percorso per mantenersi in cima alla classifica. Il Napoli non va oltre il pari contro il Verona, così come il derby di Milano, che dopo mille emozioni termina con una rete a testa. La Lazio contro il passato di Lotito, Roma annichilita a Venezia. Scivoloni del Torino e del Sassuolo, conferma invece della Dea che vince ancora. Genova è pronta al doppio cambio in panchina.

 

Le pagelle della dodicesima giornata: Le bocciate

Torino voto 5: Dopo tanto tempo i granata deludono le aspettative di tutti, giocando una gara non in stile Juric. La squadra ha creato tanto, ma senza mai metterci quella convinzione in più, che alla fine fa la differenza. Male Milinkovic-Savic sul goal. Azzardato il cambio di Belotti da parte del tecnico dopo appena dieci minuti di ripresa, la sua presenza avrebbe garantito maggiore pressione offensiva. Uno scivolone negativo prima della sosta, che dovrà permettere di far assimilare di nuovo le idee.

 

Salernitana voto 5: Scendono in campo senza idee né coraggio per affrontare una big del campionato. Si fanno surclassare in ogni zona del campo, giocando con undici uomini dietro la palla. Non forzano mai la giocata, rimanendo sterili nel possesso palla da dietro. Gli errori sulla trequarti delle punte, che faticano a trattenere l’uomo dietro sono decisivi, poiché permettono alla Lazio di rimanere sempre con il baricentro alto quando ripartono. Uno stop improvviso, ma non sono queste le gare da vincere.

 

Cagliari voto 5,5: Una reazione in confronto all’ultima gara vi è stata e le prestazione sono in continuo crescendo. Il problema principale sta nel riprendere un risultato quando si va sotto, al di fuori della difficoltà della gara. Vanno sotto pressione e faticano a giocare con lucidità, che è un po’ da sempre il problema delle squadre di Mazzarri. L’equilibrio mentale è l’unico fattore che può dare speranza ad una squadra al bivio. Tra tutte, con la Salernitana, è quella più indietro nella corsa alla salvezza. Difficile capire da dove possa partire la reazione decisiva, lo scatto per i punti.

 

Roma voto 5: La situazione sta iniziando a degenerare e a Trigoria si devono guardare tutti in faccia per capire realmente cosa stia accadendo. Fino ad un mese fa si parlava di Champions League sicura, di vittorie di varie coppe e di attaccanti da Scarpa d’Oro. Invece si sono persi nelle loro paure. E con il Venezia l'ossessione di portarsela a casa ha accecato i giocatori su ogni situazione tattica. Troppo disordinati, poco credibili. La scossa deve essere immediata perché sta iniziando una retromarcia che rischia di spezzare l'ambiente e l’entusiasmo.

 

Sassuolo voto 5,5: Un'altra gara ben giocata, ma con zero punti portati a casa. Quello che manca principalmente a questo team è la concretezza quando si tratta di mantenere stabile un risultato positivo durante la partita. Si perdono nelle piccolezze, che alla fine dei conti sono il risultato di una classifica non veritiera. Il gioco è interessante, ma non basta: meno belli da vedere, ma più guerrieri nel mantenere la vittoria. A partire dalle punte, ancora sotto le aspettative, viste le enormi qualità.

 

Sampdoria voto 5,5: A questo punto alla barca di D'Aversa rischia di essere definitivamente affondato. Il risultato negativo condizionerà in tutti i modi le scelte della società, che sta assistendo ad un tracollo tecnico, tattico e mentale molto pericoloso. Dopo un inizio positivo sono mancati i punti di riferimento. Ci sono dei limiti, come le palle alte, che non possono essere risolti senza un'idea di gioco geometricamente parallela e vi è uno squilibrio nella gestione di entrambe le fasi. Il vento deve drasticamente cambiare.

 

Fiorentina voto 5,5: Meriterebbero almeno la sufficienza per le tante occasioni create e per aver schiacciato la Juventus, in diversi frazioni della gara. Perdono per una giocata incredibile dell’ex Cuadrado, che probabilmente ha tagliato le gambe ai ragazzi di Italiano in inferiorità numerica per gran parte del secondo tempo. Quello che viene maggiormente l’occhio è la sicurezza acquisita da questo gruppo, che ha effettuato un salto di qualità importante e una mentalità più forte di fronte a certe gare. Il gioco è fluido e la sconfitta è solamente in classifica. Per il resto la strada è quella giusta.

 

Le sufficienti:

Genoa voto 6: Alla fine, per l'ennesima stagione, Ballardini non riesce a terminare sino in fondo l'intero programma. L’esonero è la conseguenza di una squadra a cui manca sempre qualcosa per portare il risultato massimo a casa. Racimolare risultati positivi è necessario di fronte ad una grande competizione per la salvezza. La cosa più positiva della gara di Empoli è senza dubbio il goal di Bianchi, che salva il risultato, nonostante la giovanissima età. Un ex fenomeno del milan è pronto a giungere sotto l'ombra del grifone.

 

Empoli voto 6: La vittoria non arriva e probabilmente l'amaro in bocca rimane, dopo la super rimonta, ma bisogna entrare nell'ottica che il percorso si delinea punto per punto e i toscani certe gare non le perdono mai. Si stanno allontanando dalla lotta salvezza, puntando ad un campionato tranquillo e con l'ambizione di crescere nell’idea di gioco: tanta velocità, un numero importante di uomini in area e ripartenze con pochi tocchi. Una formula che sta fruttando in casa Empoli.

 

Milan voto 6: Il bicchiere è indubbiamente mezzo pieno, visto che i cugini rimangono distanti e il primato si mantiene, però il primo tempo ha mostrato una squadra meno offensiva del solito, che ha preferito subire gli attacchi, optando poi per le ripartenze. Tanti gli errori, anche sui goal presi, ma una gestione importante della seconda frazione, in cui attaccano per cercare la vittoria sino alla fine. Un po’ isolato Ibrahimovic, bene Rebic da subentrato. L'eroe è Tatarusanu che para il secondo rigore dell'Inter, tenendo in galla i suoi e risultando decisivo ai fini della partita.

 

Inter voto 6: Tra le due milanesi la squadra più delusa deve essere quella di inzaghi. Gestiscono meglio il primo tempo, mettendo alle strette il Milan e fallendo il rigore del raddoppio. Si affidano molto alle palle alte, appoggiandosi su Dzeko e alzando anche i difensori sino alla trequarti avversaria. Rimanere a meno sette dalla cima è un distacco che impedisce passi falsi. Manca caparbietà con le grandi, con cui dovrebbero imporre la loro superiorità tecnica. Maggiore coraggio e la scalata sarà alla portata. Napoli voto 6: Un piccolo passo falso che però, visto il livello della squadra avversaria, ci può anche stare. Faticano a trattenere gli inserimenti avversari, probabilmente anche a causa dell’assenza di Koulibaly, che riempie maggiormente l'area sui traversoni. Davanti sono fiacchi, non tentano mai la giocata personale, cercando fino all'ultimo la palla sulla punta. Una gara di grande fisico, da cui non escono troppo danneggiati. La pausa caricherà le batterie di tutti.

 

Verona voto 6,5: Venire a Napoli, nel giorno del ricordo di Maradona e imporsi da grande squadra è l'emblema del percorso delineato da Tudor, che ad oggi avrebbe una media da scudetto. Praticamente imbattibili e in tanti frangenti, cercano di fare la gara. Non aspettano mai di farsi attaccare, limitando gli avversari al tiro dal limite. Una difesa stabile, che sta facendo la differenza nelle idee tattiche del mister. Simeone non si ferma più, Barak ha una qualità oltre la media. Di questo passo rischiano di dare fastidio a chi sta sopra e non a chi dovrebbe salvarsi.

 

Le promosse:

Atalanta voto 8: Stavano per cadere nell'ennesima partita buia, in cui vi sono tantissime occasioni, ma la porta rimane costantemente maledetta. Poi il colpo del campione, il bomber Zapata che ha ritrovato il feeling con il goal, trascinando al quarto posto la Dea. Importanti le parate di Musso, che sulle eccessive distrazioni difensive mette alcune pezze importanti. Muriel ancora fuori forma, Pasalic giocatore completo e generoso, mentre De Roon si sacrifica con eleganza dietro. Squadra comunque stanca, che necessita di questo stop, per riprendere al meglio.

 

Spezia voto 8,5: Le montagne russe di Thiago Motta non hanno mai fine e dopo diversi risultati negativi, i liguri ritrovano la vittoria. Domare il Torino non è roba da tutti e loro lo fanno da squadra, lottando tutti insieme per portarsi a casa il massimo risultato. Provvidenziale la perla di Sala, che si inventa il goal vittoria. Il gioco è interessante, ma il livello generale deve alzarsi per avere anche una continuità nei risultati. Per ora però si godono tre punti vitali.

 

Juventus voto 8,5: La regola del “corto muso” continua a dare risultati soddisfacenti e ad oggi è la tattica più efficace per i ragazzi di Allegri. Vincere con la giocata del campione, Cuadrado, a pochi minuti dal triplice fischio è comunque un'immagine vincente, di una mentalità che non potrà mai sparire fino in fondo. Allegri ha arginato le manovre classifiche della Viola, limitando le verticalizzazioni sulla punta e aggiungendo peso al centrocampo , in modo tale da limitare la visione offensiva avversaria. Un piccolo passo, dopo l'oscurità più totale, è stato fatto.

 

Venezia voto 8,5: Una partita storica, che rimarrà negli annali del club veneto. Una gara paradossalmente gestita bene, senza cali tensione e con un'importante forza mentale. Riescono a rigirare una squadra che punta alla Champions, effettuando quel passo in più sul discorso della consapevolezza di voler rimanere realmente in Serie A. Non arrendersi mai, proponendo un gioco fluido e bello da vedere, soprattutto sui lanci in profondità, è la chiave di svolta, quella che permetterebbe a Zanetti di giocarsela anche contro chi lotta per i suoi stessi obiettivi. Okereke top del momento in casa Venezia.

 

Lazio voto 8,5: Se Sarri cercava risposte più concrete da parte dei suoi dopo le partite europee, le ha decisamente trovate. Una gara ad uno solo senso, che ha visto i bianco celesti mangiarsi il centrocampo amaranto, non lasciando mai un margine di contropiede. Luis Alberto ritrova goal e spensieratezza, Immobile batte ogni record. Importante anche la gara di Pedro, che rimane l'elemento di forza per le vie esterne della squadra. Anderson invece alterna momenti di timidezza a giocate decisive. Un gruppo che può dire la sua.

 

Udinese voto 8,5: Questa vittoria vale tanto, forse troppo per le ingiustizie subite sino ad oggi dai friulani. Si lasciano andare nonostante le qualità dell'avversario e si mettono in proprio senza adattarsi ai vari momenti della partita: lottano continuamente e cercano il goal anche quando sono in vantaggio. Beto sta facendo la differenza e a questa squadra mancava solo un numero nove che avesse esattamente queste caratteristiche.

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