Nuovo allarme Covid

Variante sudafricana Omicron, primo caso in Europa: cosa sappiamo

Stato di emergenza anche a New York. L’Oms classifica la mutazione come “preoccupante”. Case farmaceutiche pronte a rivedere i vaccini, anche in 100 giorni

Variante sudafricana Omicron, primo caso in Europa: cosa sappiamo

La nuova variante sudafricana è stata chiamata Omicron ed è arrivata in queste ore anche in Europa.

Il primo caso nel Vecchio Continente riguarda una donna non vaccinata, sbarcata in Belgio e positiva. Si moltiplicano i Paesi che hanno deciso per il blocco dei voli con il Sudafrica, come hanno fatto per primi il Regno Unito e Israele, seguiti anche dall’Italia.

Ora anche gli Usa hanno sospeso i collegamenti con 8 stati dell’Africa, mentre secondo il Centro europeo per il controllo delle malattie il livello di rischio è "alto o molto alto" e occorre intervenire sui vaccini a disposizione.

Le case farmaceutiche Pfizer e Moderna hanno fatto sapere di essere al lavoro per un adeguamento che, secondo quanto riferito dal virologo Fabrizio Pregliasco, potrebbe essere disponibile in 100 giorni.

 

Cos’è e quanto è pericolosa

L’invito degli esperti è a evitare allarmismo. Al momento non si hanno ancora dati sufficienti per stabilire un’eventuale maggiore contagiosità o aggressività, o una minore risposta dei vaccini in termini di protezione dalla nuova variante Omicron. Il nome scientifico è B.1.1.529. Il Centro Nazionale delle malattie infettive del Sudafrica, dove si registra il maggior focolaio, stanno analizzando i dati e al momento hanno trovato 32 mutazioni sulla proteina Spike, il doppio rispetto a quelle delle altre mutazioni conosciute finora. Questo potrebbe inficiare o ridurre l’efficacia dei vaccini, che sono stati messi a punto proprio per bloccare la replicazione del virus attraverso la proteina Spike, ma sembra troppo presto per giungere a conclusioni.

 

Il primo caso in Europa

Si tratta di una donna non vaccinata proveniente dall'Egitto che, dopo aver fatto scalo in Turchia, era atterrata in Belgio e, risultata positiva e con una carica alta, ha sviluppato sintomi a 11 giorni di distanza dal viaggio in Egitto. La paziente, però, non sembra aver avuto recentemente legami con il Botswana, dove è stata individuata, e il Sudafrica, dove si è passati in poche settimane da un’incidenza dell’1% a un tasso del 30%. Va tenuto conto, però, che le vaccinazioni sono al 23% e in media nel continente africano non si supera il 15%.

 

Blocco dei voli

Dopo il Regni Unito e Israele, anche l’Italia ha deciso il blocco dei voli vietando gli ingressi di chi, negli ultimi 14 giorni, è stato in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatini e Malawi. "Sarebbe da irresponsabili non essere preoccupati" ha spiegato il ministro della Salute, Roberto Speranza, ospite di Zapping su Rai Radio 1. La nuova variante “va presa con grandissima attenzione anche se non abbiamo elementi di certezza tali da poter arrivare a un esito di analisi, ma è evidente che si è scelta una linea di grande prudenza", ha aggiunto.

 

Oms: “Variante preoccupante”

Intanto l’Organizzazione mondiale della sanità ha classificato la Omicron come “variante di preoccupazione”, spiegando: "Ha un ampio numero di mutazioni, alcune delle quali preoccupanti. Gli elementi preliminari suggeriscono un aumentato rischio di reinfezione con questa variante in confronto ad altre varianti di preccupazione". Da qui l’appello anche della presidente della Commissione Ue, Ursula von Der Leyen: “Per favore, vaccinatevi in fretta se non lo avete già fatto e seguite le regole per proteggervi"."Non è escluso che possano servire versioni aggiornate dei vaccini attualmente disponibili – ha aggiunto - I contratti dell'Unione Europea con i produttori prevedono che il vaccino debba essere immediatamente aggiornato alle nuove varianti che emergono. L'Europa ha preso precauzioni".

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