Pagelle serie A

Le pagelle della 18^ giornata Serie A: Inter e Napoli super, ok Roma

La penultima giornata di questo girone d’andata 2021/2022 ha regalato grande spettacolo, con un numero di goal generale, superiore alle scorse gare.

Le pagelle della 18^ giornata Serie A: Inter e Napoli super, ok Roma

Siamo alla chiusura la prima parte di stagione, con un girone di andata che ha saputo regalare grandi emozioni. Il diciannovesimo turno di Serie A 2021/2022, tra due giorni, aprirà le danze al tanto atteso calciomercato invernale, diventando  il protagonista assoluto del prossimo mese. Intanto però, in questa penultima giornata  nuovi risultati hanno delineato le gerarchie nel nostro campionato, con le varie squadre che possono analizzare con maggiore precisione il percorso futuro in questa stagione e non solo. Il Napoli si aggiudica il big match con il Milan, grazie ad Elmas.

L'Inter di Inzaghi ne fa ancora cinque, mentre la Roma rifila il poker in casa di Gasperini. Vlahovic salva la Fiorentina, Pobega è il nuovo asso della Torino Granata. Udinese rinata con la nuova, inaspettata, gestione, mentre il Cagliari va sempre più giù. Pari tra Venezia e Sampdoria. 

 

Le pagelle della 18^ giornata Serie A: le Bocciate

Atalanta voto 4: Contro ogni pronostico la Dea ne prende quattro dalla Roma, ferita di Mourinho, che schiaccia il Gasp sotto ogni punto di vista tattica e tecnico. È vero, il goal annullato a Zapata rimarrà il grande rimpianto, visto che il dubbio sull’irregolarità rimane, però affrontare con questo atteggiamento certe sfide non fa parte del loro DNA: manca concentrazione, voglia di dominare e freddezza sotto porta. È un campionato con mille concorrenti e un passo falso talvolta risulta decisivo. 

 

Cagliari voto 4: Come i goal subiti in una sfida che doveva andare sicuramente in modo diverso. I tifosi avevano già avvertito che la piazza si stava innervosendo e questo risultato è una presa in giro per l’intero ambiente. Le “scuse” messe in luce sui social dei rossoblu sono la dimostrazione che l'ambiente è in collisione, e probabilmente non sanno neanche come uscirne. Il cambio in panchina non aiuterebbe, poiché le difficoltà derivano da molto più alto nelle gerarchie societarie. 

 

Genoa voto 4,5: La differenza con la prestazione dell’Atalanta sta nel livello dell'avversario, indubbiamente maggiore, ma sotto il punto di vista del gioco, si sono mossi nello stesso identico modo: dei fantasmi che camminano sul prato dell'Olimpico. Per distacco la squadra con maggiori difficoltà di questo campionato, senza un'identità di gioco e privi di spirito nel lottare. I tifosi non meritavano tutto ciò e la nuova gestione sta mandando in fumo il progetto salvezza.         

                                               

Verona voto 5: Dopo tanto tempo da imbattuti, torna alla sconfitta la corazzata di Tudor, che va a sbattere contro il maestro del passato, Juric. Una gara decisa dall’espulsione, ingenua, di Magnani, che condanna la squadra ad una partita difensiva e sofferta. Nel finale si svegliano, ma è troppo tardi e per di più l'imprecisione dei palloni giocati in mezzo, sprecati malamente, non aiutano. Uno stop che ci può stare, soprattutto dopo una cavalcata del genere in questa prima parte di stagione. La loro prospettiva rimane luminosa. 

 

Salernitana voto 5: Che valutazione si può dare ad una squadra che ha subito tredici reti nelle ultime quattro gare di campionato, senza metterne a segno neanche una? Solo sconfitte, solo delusioni: una rosa non adatta pienamente a questi tipi di livello. Indubbiamente un peccato visto che certi elementi rimangono interessanti per il futuro, però il distacco con le altre concorrenti, attualmente, è vasto. Forse troppo. 

 

Milan voto 5,5: Nel giro di pochi secondi, dopo quasi novanta minuti spenti, sono passati dalla gioia infrenabile di chi sogna in grande, alla delusione di chi viene ingiustamente punito. Probabilmente sul goal di Kessié se ne dovrà parlare ancora, però la prova messa in campo dai rossoneri non sarebbe lo stesso positiva. Il salto di qualità doveva arrivare proprio contro i partenopei. Devono fare tutti di più, perché queste sfide determinano in campionato intero. L'Inter ringrazia, Pioli ha bisogno di una pausa in vista delle prossime giornate. 

 

Bologna voto 5,5: Ci sta prendendo gusto a perdere le partite senza lottare, la squadra di Mihajlovic. Lui che ha sempre trasmesso cattiveria agonistica ovunque sia andato si sta facendo scivolare dalle mani dei ragazzi alle prese con le loro fragilità e i loro limiti. Si fatica a raggiungere quella connessione di gioco che vi era fino ad un mese fa, quando il gruppo sembrava realmente unito. Mancano i riferimenti su cui appoggiarsi per cambiare le cose. Come ogni anno, in cui le basi sono buone, ma il contorno rimane acerbo. 

 

Le pagelle della 18^ giornata Serie A: le Sufficienti

Sassuolo voto 6: Come si suol dire, dalle stelle alle stalle: un primo tempo perfetto, dove puniscono ogni volta che ne hanno la possibilità, grazie ai giovanissimi attaccanti azzurri, veri protagonisti della squadra. Poi cadono, facendosi trasportare nel burrone dalla Viola. Portarla a casa, con due goal di vantaggio, sarebbe stato un risultato rivoluzionario per la classifica. Invece vengono rallentati ancora, con l'ennesimo secondo tempo buttato al vento.

 

Fiorentina voto 6: Partono da horror, finiscono da principi. Un punto d’oro, che da continuità al team, sia a livello di gioco, che in classifica. Rimontare i neroverdi non è una missione semplice, ma se un certo Vlahovic non ha mai intenzione di arrendersi, prendendo sulle spalle l'intero gruppo. La prima frazione è da dimenticare, la reazione è un punto d'inizio verso il grande salto. Giocare a due tocchi, muovendosi con velocità in verticale, sta facendo l'assoluta differenza. E con un Torreira così, anche la mediana è in grande mani.

 

Spezia voto 6: Per una volta possono considerarsi tutto sommato soddisfatti, soprattutto per la “non gara” giocata. Infatti si limitano a difendere, senza mai affondare neanche una volta l’area avversaria, il goal fortuito arrivato da inizio ripresa. Probabilmente non hanno perso per un miracolo, ma rinunciando alla loro manovra di gioco sono rimasti maggiormente compatti, chiudendo tanti spazio al’Empoli. Ogni punto è oro e la loro situazione non permette lamentele.

 

Empoli voto 6: Per i ragazzi di Andreazzoli invece il bicchiere è decisamente mezzo vuoto questa settimana. Troppe le occasioni al vento, create per la maggior parte delle volte da Henderson, che è il cervello della squadra. Male gli attaccanti, che si dimostrano disattenti sotto porta. L'autogol è ingenuo, forse eccessivamente, e diventa un assist per lo Spezia nel potersi chiudere ulteriormente. Attenzione ai dettagli, che nelle piccole favole, fanno la differenza. 

 

Venezia voto 6: Portano a casa un punto senza nessun senso, che alla fine però pesa come un macigno. L'azione del pari, che si concluderà con un goal meraviglioso di Henry, nasce da un rimpallo errato di Adrien Silva, che di fatto regalerà il pari ai ragazzi di Zanetti. I risultati bene o male ci sono, e saper soffrire, anche tanto, non sembra più essere un problema: si rilanciano come rosa fastidiosa per tutti, soprattutto per chi pensa di averla già vinta. 

 

Sampdoria voto 6-: Meritano una nota negativa per aver giocato la miglior gara della loro stagione e non essersela, incredibilmente, portata a casa. Creano di tutto, buttando al vento occasioni clamorose. Gabbiadini è rinato, diventando il perno principale dell'attacco. Impreciso Candreva, ancora un fantasma Caputo. Prendere goal al 90’, per l’errore di Silva, fa ancora più male. Le intenzioni ci sono pure, però sul piano della concentrazione e della freddezza vi è molto lavoro da fare.

 

Le pagelle della 18^ giornata Serie A: le Promosse

Torino voto 8: Non gioca una gara favolosa, questo è vero, ma si portano una vittoria a casa contro un'avversaria che in pochissimi sono riusciti a fermare. Quasi nessuno, visto che oltre l’Atlanta solo i granata hanno vinto con la corazzata di Tudor. Ancora in buca Pobega, vero protagonista di questa stagione granata: un prospetto dal futuro cristallino. Male Sanabria, sbaglia troppo, stavolta in maniera goffa. Mandragora rientrato sarà il vero acquisto di gennaio. Attenzione, ci sono anche loro nelle lotta per la parte sinistra della classifica.

 

Juventus voto 8: Arrivano tre punti che sulla carta rimettono tutto in discussione a livello di Champions League, viste anche le sconfitte di Atalanta e Milan. Sul piano del gioco rimane deludente vedere una Vecchia Signora che accontenta del “corto muso”, senza mai voler guardare oltre (anche se stavolta sono arrivati due goal). Non torneranno in breve tempo ad essere i campioni di ogni campo della Serie A, ma raggiungere certe posizioni in classifica, renderebbe meno amaro un ambiente, attualmente devastato fuori dal campo. 

 

Lazio voto 8,5: Era difficile non fare risultato in una partita del genere, però di questi tempi, con i bianco celesti, non si può mai dire. Dominano in lungo e in largo, affidandosi principalmente alle giocate dei singoli e non ad una manovra predefinita da Sarri. Molto bene Zaccagni, finalmente al centro del gioco e Pedro, acquisto che ha alzato il livello della rosa. Felipe pecca ancora, Luis Alberto invece cambia la gara dalla panchina. Si avvicinano alle posizione calde, passo dopo passo.

 

Napoli voto 8,5: Spalletti si commuove a vedere una sfida di tale livello vinta dal suo Napoli, noi da fuori possiamo invece lamentarci della lentezza del gioco, facendo però i complimenti ai partenopei. Gli infortuni ormai arrivano uno dopo l'altro, ma non perdono quella lucidità nel gestire le partite. Fortunati nell'occasione del goal di Kessié, che proietta l’intero gruppo in testa dopo un intero girone. Sognare non costa nulla, ma servono ulteriori elementi per gestire le forze.

 

Udinese voto 8,5: Si poteva pensare che l'addio di Gotti sarebbe stato il taglio fatale per i bianconeri. Invece con Cioffi sono rinati e dopo il buon punto con il Milan, sotterrano il Cagliari in trasferta, grazie ad un Deulofeu che giganteggia. Un gioco basato sui movimenti in massa dei friulani, che attaccano e difendono tutti insieme. Dal nulla potrebbe cominciare un nuovo ciclo, con un giovane allenatore pronto a rimettere totalmente in discussione la vecchia gestione. Solo Beto ha bisogno di attaccarsi di più alle nuove idee: zero goal in due partite e poche occasioni create.

 

Inter voto 9: La domanda è: dove possono arrivare? Probabilmente lontano. Molto. La loro facilità nel controllare le partite, condendo il tutto con svariate reti è un’organismo ormai acquisito, che rende la loro candidatura allo scudetto la più credibile. Esterni strepitosi, sia Perisic che Dumfries, così come i due attaccanti, che vantano di un feeling molto stretto. Dietro i difensori cercano sempre la palla in verticale, senza mai voler temporeggiare dietro. Possono mettere in campo due formazioni diverse, entrambe di livello tra titolari e panchina. Questo è l'elemento in più.

 

Roma voto 9: Finalmente si rivede la vera squadra di Mourinho. Quella portata all'attacco, che non guarda negli occhi l'avversario, divorandolo da qualsiasi punto del campo. Abraham dimentica i legni e mette a segno una doppietta. Zaniolo ritrova il goal lasciando un ulteriore timbro alla sua grande stagione. Smalling di nuovo in goal: la rinascita da buio anche per lui? Senza paure, sono irrefrenabili e senza barriere per i sogni. 

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