Quanti vaccini servono

Covid, Ema: “Verso l’endemia”. Allo studio stop bollettino giornaliero

L’infettivologo Bassetti: “Il report quotidiano mette ansia”. Sei Regioni verso l’arancione da lunedì. Cavaleri (Ema): “Dubbi sulle due dosi booster”

Covid, Ema: “Verso l’endemia”. Allo studio stop bollettino giornaliero

Da pandemia a endemia: la diffusione del virus prosegue, ma si arriverà a una “convivenza”. Ne sono convinti gli esperti mondiali, tanto che in molti Paesi – come Regno Unito, Australia, ma persino Spagna, Francia e Israele – iniziano a parlare di “convivenza” e fine della “guerra al virus”. Ma il traguardo sarebbe ancora lontano, tanto che l’Organizzazione mondiale della Sanità avverte che “entro due mesi il 50% degli europei sarà contagiato”. Il riferimento è soprattutto ai Paesi dove i tassi di vaccinazione sono inferiori, come negli Stati dell’est del Continente.

Intanto da Ema arriva un doppio monito.

 

Cavaleri (Ema): “No a vaccini ripetuti a breve distanza”

Il responsabile della strategia vaccinale dell’Ema, Marco Cavaleri, è intervenuto nel dibattito sull’eventualità di una seconda dose booster contro Omicron, ossia una quarta somministrazione, esprimendo dubbi: "Sta emergendo una discussione sulla possibilità di somministrare una seconda dose booster con gli stessi vaccini attualmente in uso: non sono ancora stati generati dati a sostegno di questo approccio", ha chiarito, aggiungendo: "Se l'uso dei richiami potrebbe essere considerato parte di un piano di emergenza, vaccinazioni ripetute a brevi intervalli non rappresenterebbero una strategia sostenibile a lungo termine", ha evidenziato.

Cavaleri ha rassicurato, invece, sui vaccini somministrati in gravidanza, come protezione per la madre e il nascituro: “Sono molto rassicuranti e mostrano che essi riducono il rischio di ospedalizzazione e morte durante la gravidanza senza causare complicazioni o danneggiare il nascituro". Quanto alla possibilità di convivere con il virus, l’esperto dell’Ema ha chiarito: "Non sappiamo quando usciremo dal tunnel ma ci arriveremo. Con l'aumento dell'immunizzazione della popolazione e con Omicron, che darà un'immunizzazione naturale oltre la vaccinazione, ci avvicineremo velocemente verso uno scenario che sarà più vicino all'endemicità" ma "non dobbiamo dimenticare che siamo tuttora in pandemia", ha sottolineato.

 

Verso lo stop al bollettino quotidiano

Intanto a sollevare dubbi sull’utilità del report giornaliero è stato l’infettivologo del San Martino di Genova, Matteo Bassetti: "Siamo rimasti gli unici a farlo e non ha alcun senso, ci fa solo fare brutta figura agli occhi del mondo". D’accordo il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa e l’epidemiologo Pierluigi Lopalco: "Abbiamo un aumento dei tamponi positivi che dice poco dal punto di vista epidemiologico e ha come unico effetto quello di avere un effetto ansiogeno sulla popolazione". Favorevole a mantenere il bollettino, invece, Cesare Cislaghi, già presidente della Società italiana di epidemiologia, secondo cui toglierlo equivarrebbe a una censura.

 

Oms: “Vaccini contro le infezioni”

Dall’Oms, intanto, arriva il monito alle case farmaceutiche a sviluppare nuovi vaccini "che abbiano un alto impatto sulla prevenzione delle infezioni, oltre a quello sulle malattie gravi e la morte". Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità combattere la pandemia con richiami continui degli attuali vaccini "non è una strategia praticabile".

 

Regioni, chi rischia l’arancione

In tutto questo i contagi aumentano e così anche l’occupazione ospedaliera, che rischia di far passare in arancione 6 Regioni: Lombardia e Friuli Venezia Giulia, che potrebbero cambiare colore già lunedì, ma sono in bilico anche Campania, Liguria, Valle d’Aosta e Veneto.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA