Tra sport e diplomazia

Olimpiadi, oggi l’inaugurazione dei “Giochi della geopolitica”

Alle 13 la cerimonia a Pechino, dove c’è anche il presidente russo Putin che incontra l’omologo cinese, Xi Jinping. Riflettori anche sulla crisi in Ucraina

Olimpiadi, oggi l’inaugurazione dei “Giochi della geopolitica”

Le prime gare sono già iniziate due giorni fa, il 2 febbraio, ma è da oggi che i riflettori si accendono realmente su Pechino, che ospita le Olimpiadi invernali.

 

Oggi è il giorno della cerimonia di inaugurazione, alla quale assisterà anche il presidente russo, Vladimir Putin. Si tratta di un’occasione diplomatica importante, dal momento che permetterà al capo del Cremlino di parlare della crisi in Ucraina, con il presidente cinese, Xi Jinping.

L’evento assume una valenza strategica molto maggiore rispetto al passato, perché permetterà l’incontro anche con il presidente egiziano, Abdel Fattah Al Sisi, e con Mohammad bin Salman, figlio dell'attuale re saudita Salman, principe ereditario, Primo Vice Primo ministro e ministro della Difesa dell'Arabia Saudita.

 

I Giochi della geopolitica

L’occasione dei Giochi olimpici è diventata un evento strategico ai fini della geopolitica, soprattutto dopo l’innalzarsi della tensione per la questione ucraina. Una strana coincidenza, inoltre, richiama a un’altra Olimpiade, quella di Sochi del 2014, quando la Russia la competizione. All’epoca i manifestanti a Kiev avevano portato il presidente filo-russo, Viktor Yanukovich, a lasciare l’incarico. Il mese successivo Mosca aveva annesso la penisola di Crimea. Questa volta, invece, il capo del Cremlino si trova a Pechino proprio mentre 130mila suoi militari sono ammassati da settimane ai confini con l’Ucraina, con la minaccia di un’invasione.

Dopo l’annuncio dell’invio in Europa di truppe e mezzi americani da parte del presidente Usa, Joe Biden, la presenza in Cina assume un significato diverso, perché offre l’occasione per affrontare il tema della crisi ucraina con il presidente cinese, Xi Jinping, per rinsaldare un’alleanza sul versante asiatico.

 

I grandi assenti: dagli Usa al Canada

Se saranno presenti anche i leader di Egitto e Arabia Saudita, a boicottare la cerimonia sono invece molti big occidentali in segno di protesta contro la violazione dei diritti umani da parte proprio della Cina. Il fronte di coloro che hanno deciso di “boicottare” la cerimonia comprende Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Australia e Danimarca. Il Giappone, invece, ha optato per non inviare funzionari, esprimendo preoccupazione, ma senza arrivare a posizioni estreme. Qualche altro Paese, come il Belgio, ha invece motivato l’assenza per motivi legati ai rischi Covid.

 

La cerimonia: protagonisti, orari e dove vederla

L’Italia è pronta e sfila con gli atleti vestiti da Giorgio Armani, official outfitter della squadra Olimpica. La cerimonia prende il via alle 13 ora italiana, dopo le ultime prove che si sono susseguite nelle scorse ore presso lo stadio soprannominato Bird Nest (“Nido d’uccello”) e illuminato per l'occasione.

La portabandiera sarà la snowborder Michela Moioli, dopo l’infortunio a Sofia Goggia, che avrebbe dovuto rappresentare l’Italia. Ogni atleta della squadra azzurra sfilerà indossando una mantella tricolore, sovrapposta alla classica divisa da podio. La mantella, realizzata in tessuto tecnico lucido, bianca nella parte centrale, rossa e verde sui lati, è stata creata per l’occasione per rappresentare un ulteriore tributo alla bandiera.

 

Le prime gare

I primi azzurri sono già impegnati nelle competizioni, come nella disciplina del curling. L’Italia ha infatti già ottenuto il terzo successo in altrettante partite nel misto doppio. La coppia composta da Amos Mosaner e Stefania Constantini, dopo le vittorie su Usa e Svizzera, si è imposta anche sulla Norvegia con il punteggio di 11-8. Il duo azzurro deve ora tornare sul ghiaccio per affrontare la Repubblica Ceca.

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