I voti alle squadre

Pagelle della ventiseiesima giornata di Serie A: deludono tutte le big

Il nuovo turno di gara si apre con il pareggio della Juventus nel derby della Mole. Male le romane, così come l’Inter, che perde contro il Sassuolo

Pagelle della ventiseiesima giornata di Serie A: deludono tutte le big

La ventiseiesima giornata è la più sorprendente di questa stagione, visto che tutte le big sono state fermate da avversari assolutamente alla portata.Pareggio nel derby della Mole, così come tra Milan e Salernitana. Un punto solo anche per Roma e Lazio, che recuperano due gare problematiche. Incredibile Sassuolo a San Siro, dove si porta a casa i tre punti contro un’Inter ferita. Sampdoria rinata, Genoa e Venezia delusi. Atalanta fermata a Firenze da Piatek, che sogna la Champions League.

 

Le pagelle della ventiseiesima giornata:

Le bocciate:

Empoli voto 5: Il percorso dei toscani sembra molto simile a quello del Benevento di Inzaghi, lo scorso anno. Con le migliori speranze che termini nello stesso modo, considerando l’ottima classifica e la rosa di grande qualità. A livello di prestazioni però sembrano simili: nessuna vittoria nelle ultime sei gare e una grossa difficoltà nell’impostare il gioco veloce basato sui palloni in avanti. Sono timidi e sprecano una moltitudine di occasioni sotto porta, tornando a casa con l’ennesima sconfitta in tasca. Devono ritrovare la giusta serenità.

 

Inter voto 5: Una crisi è in corso? Il rischio esiste, anche se la prestazione ci dice che sono ancora dominatori del campo. Non basta però, se poi alla fine si esce dal campo con zero punti. Si divorano una ventina di occasioni, in modo anche assurdo e subiscono un doppio goal senza fare copertura nessuna difensiva. Handanovic di nuovo insicuro, De Vrij confusionario. Davanti Dzeko e Lautaro ci provano in ogni modo, senza però ragionare abbastanza sotto porta. Una batosta che rilancia nuovamente il campionato.

 

Atalanta voto 5: Che ci sia stata un’ingiustizia nei loro confronti, quando l’arbitro ha annullato il goal del pareggio, non ci piove. Certo però che se giocano così non assomiglieranno mai allo squadrone che ha cavalcato la Serie A negli scorsi anni. Sembrano impauriti e senza punte il loro gioco non ha lo stesso impatto: si fanno schiacciare, puntando tutto sulla velocità degli esterni. Se non avessero dei centrocampisti dalla qualità così alta, soffrirebbero in tutti reparti. Di questo passo la Champions è a rischio.

Le sufficienti:

Roma voto 6: Mourinho salvato nuovamente in extremis, sotto gli occhi del proprio pubblico. Questa volta ci pensano due giovani ragazzi, che hanno appena diciotto anni, a recuperare la solita gara mediocre, dove difensivamente sono molto distratti e quando si tratta di recuperare, sbagliano diverse scelte tecniche. Questa stagione è troppo altalenante rispetto agli obiettivi prefissati la scorsa estate: la scossa deve arrivare in primis a livello mentale.

 

Verona voto 6: Si rivede nuovamente la squadra offensiva e dal gioco fluido, che veniva però da un periodo buio. Mettono a punto diversi schemi, molto funzionali, annullando i giallorossi in tutte le zone del campo. Formidabile Barak, uno dei migliori centrocampisti di questa stagione. È importante la sua presenza non solo a livello fisico, ma anche realizzativo, visti i numeri sorprendenti. Solito dente avvelenato di Caprari contro i suoi ex capitolini: gioca una partita da vero leader. Peccato per gli ultimi venti minuti di calo.

 

Juventus voto 6: Fanno un passo indietro rispetto alle ultime uscite e la sostituzione di Vlahovic dopo appena un’ora di gioco ne è stata la prova. Hanno sofferto molto gli attacchi avversari, rimanendo bassi e facendosi schiacciare.

Aprono bene la gara, ma il calo è troppo evidente e si perdono in errori banali. Allegri lo vede come un punto positivo, ma non si può nascondere di fronte alle occasioni perse. 

 

Torino voto 6: Se avessero portato a casa i tre punti non avrebbero rubato nulla a nessuno. Una gara incredibile, dove attacco in mossa alla ricerca del pari prima e del vantaggio poi. Non soffrono gli attacchi avversari, portando addirittura i due centrali sino all’area avversaria. Torna al goal Belotti, forse nel suo ultimo derby, facendo comunque scaldare i cuori granata, che aspettavano con ansia il suo ritorno. Bremer sontuoso, annichilisce Vlahovic, obbligandolo alla sostituzione. Sono sulla giusta strada.

 

Milan voto 6: Incredibilmente si fermano contro l’ultima in classifica, rischiando di perderla in diverse occasioni della gara. Un calo importante a livello di approccio, dopo essersi portati in vantaggio subiscono gli attacchi degli avversari, commettendo degli errori mai visti in questa stagione. Maignan fa delle scelte estremamente rischiose, Giroud invece sbaglia dei goal decisivi. Alla fine il silenzioso Rebic salva Pioli da una pesante disfatta. 

 

Venezia voto 6: Questa volta il bicchiere è mezzo vuoto, visto che l’occasione è stata troppo ghiotta. E sono riusciti a buttarla al vento. Si portano subito in vantaggio, aggredendo il Genoa senza dare margine di ripartenza. Dal pareggio di Ekuban si spengono, preferendo la gestione della palla, piuttosto che andare alla ricerca dei tre punti. Rischiano di perderla, rimanendo alla fine attaccati alla zona calda. Certe gare non si possono fallire. 

 

Genoa voto 6: L’amaro in bocca rimane, viste le ultime occasioni nel finale fallite in modo clamoroso. Sicuramente però l’approccio alla gara non è stato dei migliori e nella loro situazione, contro una diretta concorrente, non se lo possono permettere. Sono a grosso rischio e per rimontare devono sperare soprattutto negli errori delle altre. Manca qualità in mezzo al campo: troppi giocatori fisici, che non cercano però, mai la verticalizzazioni in avanti. 

 

Lazio voto 6: Alla fine è un punto che va anche bene per come si è messa la gara. Bisogna però pensare che per gli obiettivi prefissati dalla società con Sarri, certe gare, anche con le tante assenze, non dovrebbero rappresentare un problema così grosso. E invece fanno molta fatica, specie ad attaccare, dove trovano le migliori occasioni sui calci piazzati. Torna a giocare una grande gara Felipe Anderson, che salva il risultato. Positivo Zaccagni, così come Cabral che si mette in luce. 

 

Udinese voto 6: Lo scocco di una traversa rappresenta la delusione di non aver portato a casa il risultato pieno. Molina sfiora il sogno. Beto invece sbaglia molte occasioni che avrebbero facilitato le cose. Schiacciano la Lazio, puntando sulla velocità di Success e Deulofeu, forse sostituito troppo velocemente. Ci mettono il giusto spirito, spinti anche da Becao e un sorprendente Mari, che con la loro esperienza alzano più volte la voce. Giocando così la salvezza non può rappresentare un problema.

 

Salernitana voto 6,5: Meritano mezzo punto in più per aver messo in luce la miglior prestazione di questa stagione, contro la prima della classe. Sono andati molto vicino ad un miracolo e il gioco proposto da Nicola ha assolutamente convinto. Sugli scudi Djuric, con una serata da assist e gol. Magari può non bastare, ma da qui alla fine mostreranno sicuramente cose diverse, rispetto al campionato disastroso giocato fino ad ora.

Le promosse:

Fiorentina voto 8,5: A sorpresa ci sono anche loro per il quarto posto, visti i soli quattro punti di distanza dalla zona Champions. Vincono uno scontro diretto con la Dea, che non è mai un avversario semplice. Soprattutto in fase offensiva. Invece i toscani limitano molto le offensive avversarie, subendo il giusto e sfiorando più volte la rete. A portare a casa i tre punti ci pensa l’ennesimo goal di Piatek, tornato al meglio dalla Bundesliga. 

 

Sampdoria voto 8,5: Stava mancando a tutti Quagliarella, che non si sarebbe meritato di terminare questo campionato senza soddisfazioni personali. Si inventa due goal meravigliosi, trascinando i suoi alla seconda vittoria nelle ultime tre gare. Soffrono molto nel finale, forse troppo, ma un fantastico Falcone mette a posto le cose, salvando più volte il risultato. Il ritorno di Giampaolo è stato essenziale, visto che la squadra ha cambiato totalmente volto. 

 

Sassuolo voto 9: Vivono su una montagna russa, ma quando ci sono le big, fuori casa, diventano insuperabili. Due giovani talenti, come Scamacca e Raspadori, mettono in cassa tre punti d’oro, sotto gli occhi delusi di San Siro. Un Consigli stratosferico ci mette diverse pezze, ma meritano degli applausi sotto il punto di vista del gioco, dove più volte si impongono divorando il centrocampo nerazzurro. Una rosa dalle grandi potenzialità. 

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