Nuova ondata Covid

Omicron 5, cosa sappiamo: sintomi, protezione da vaccini, effetti

Per il presidente dell’Aifa la variante “Potrebbe essere un problema per prossimi vaccini aggiornati su Omicron 1”. Perché c’è il picco questa estate

Omicron 5, cosa sappiamo: sintomi, protezione da vaccini, effetti

Un po’ l’allentamento delle misure di restrizione, come l’obbligo della mascherina, un po’ – soprattutto – la maggiore contagiosità e diffusività della variante in circolazione in questo periodo: il risultato è l’aumento dei casi di Covid in un periodo dell’anno nel quale in passato non si sarebbe previsto.

Ma gli esperti non sono poi così stupiti, proprio perché la sottovariante Omicron Ba.5 o Omicron 5 ha la capacità di trasmettersi con maggiore facilità rispetto alle precedenti.

Quanto all’aggressività, non sarebbe in grado di causare effetti più gravi anche se l’invito è alla prudenza, specie per i soggetti più fragili o non vaccinati.

Proprio riguardo i vaccini è intervenuto anche il presidente dell’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, Giorgio Palù: " È molto più immunoevasiva. Lo dimostra il tasso di reinfezione giornaliero che si aggira intorno al 7% perché ha delle mutazioni che consentono di evadere la risposta degli anticorpi indotti dall'infezione naturale e anche dalla tripla vaccinazione o addirittura dal secondo booster", ha spiegato il virologo a Rai Radio1.

Per questo si pensa ai prossimi vaccini: “Potrebbe rappresentare un problema per i prossimi vaccini che sappiamo le aziende farmaceutiche stanno disegnando su Ba.1", ha risposto ancora Palù.

 

Quanto si sta diffondendo e quanto è aggressiva Omicron 5

Se sul fronte vaccini c’è qualche perplessità, rassicurazioni sono giunte per quanto riguarda l’aggressività della sottovariante: “I dati sono molto tranquillizzanti. Praticamente non si vedono più le polmoniti tranne che nei soggetti che hanno altre patologie concomitanti. E questo è dovuto ad una serie di altre mutazioni che impediscono al virus di fondersi con le cellule polmonari. Sembra essere un percorso evolutivo che caratterizza il virus per maggior contagiosità, ma minor virulenza", ha conferma Palù.

 

I sintomi del contagio con Omicron 5

I sintomi dei nuovi contagi, dunque, non destano particolare preoccupazione. Si tratta in genere di naso che cola, mal di gola, a volte febbre per qualche giorno, tosse e affaticamento, ma generalmente l’infezione si ferma alle vie respiratorie. Secondo un documento della Santé Publique France di poche settimane fa, i sintomi della variante BA.1 che si è diffusa a cavallo tra 2021 e 2022 in Francia e quelli di BA.4 e BA.5 attualmente in circolazione sono pressoché identici. La durata media sarebbe di circa quattro giorni, con differenze tra soggetto e soggetto.

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