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Le nuove stelle Serie A 2022/23: 11 scommesse pronte a far sognare

Dal nuovo portiere della Lazio alla scelta sul sostituto di Koulibaly. L’Udinese pesca in Svizzera, così come il Lecce. L’attacco del Torino parla serbo

Le nuove stelle Serie A 2022/23: 11 scommesse pronte a far sognare

In questa sorprendente finestra di mercato, in cui ci possiamo aspettarci di tutto, arrivano anche delle nuove stelle dai campionati esteri. O almeno, questa è la speranza dei club italiani. Puntare su giovani scommesse, perlopiù sconosciute, cercando di raggiungere in maniera diversa l’evoluzione o il cosiddetto, salto di qualità. Scopriamo dunque alcuni dei volti nuovi che potrebbero brillare alla prima stagione di Serie A.

 

Le nuove scommesse:

Luis Maximiano (Lazio): Dopo una lunghissima telenovela legata al nuovo numero uno dei bianco celesti, Tare ha deciso di puntare fortemente sul giovane portoghese, in forza al Granada nella passata annata. Una scommessa interessante, che dovrebbe comunque essere affiancata da un secondo esperto, come Provedel, portiere che conosce bene il nostro campionato. Nonostante sia appena un classe ‘99, ha già dimostrato di saper essere un affidabile titolare, con un’ottima dote nel parare i rigori. Che sia l’anno di svolta per i pali della Lazio?

 

Dodô (Fiorentina): Sostituire Odriozola non sarebbe stato facile per nessuno, specie dopo la stagione superlativa dello spagnolo, ma il nuovo brasiliano della Viola sembrerebbe poter incarnare alla perfezione la figura del “terzino moderno”, richiesto a gran voce da Italiano. Giunto in Serie A a cifre importanti, ma pronto a rispondere a dovere, di fronte alle tante ambizioni del pubblico fiorentino. Ha come dote principale la spinta sulla fascia, dove spesso e volentieri si rende partecipe nel sostenere la fase offensiva. Perdipiù, al contrario di tanti connazionali, dispone anche di una grande attenzione difensiva. Uno sicuramente da tenere d’occhio. 

 

Kim Min-jae(Napoli): Tra tutti i nuovi arrivati, lui è sicuramente quello che ha il compito più arduo: sostituire un campione come Koulibaly, che per anni è stato l’idolo indiscusso di tutta la terra partenopea. Trovare il giusto feeling d’amore con i tifosi è essenziale per poter giocare con fiducia, soprattutto perché la piazza azzurra, attualmente, vive di diversi sentimenti negativi contro la propria società. Aggiungere alla rosa un atleta robusto, attento e anche duttile in fase offensiva, può risultare il colpo adatto per la rinascita azzurra, pronto a decretare una nuova era per i napoletani. 

 

Domogoj Bradaric (Salernitana):In pochi avrebbero pensato che dopo l’addio di Sabatini, la società si sarebbe mossa con così tanta precisione sul mercato. Il nuovo direttore sportivo De Sanctis ha invece dimostrato di voler alzare il livello generale della rosa, puntando ad una salvezza tranquilla, che dia inizio ad un strada stabile in Serie A. Il terzino classe ‘99 arriva direttamente dal Lille, dove i giovani, come è risaputo, crescono in fretta, dimostrando talento e costanza. Ha giocato tante gare da titolare, anche nelle coppe europee ed è pronto ad illuminare l’Arechi a suon di assist geometrici. Deve migliorare nella finalizzazione, visto che si inserisce spesso nella difesa avversaria, sbagliando però l’ultimo tocco. 

 

Sandi Lovric (Udinese): L’ennesima scommessa estera dei friulani, che ogni anno caricano la rosa di nuove pedine, tutte da scoprire. Un centrocampista centrale, propenso alla difesa, che ama impostare con la retroguardia, per poi iniziare la manovra d’attacco. Ottimo tiratore da fuori, dove spesso si inventa reti da capogiro. All’occorrenza è stato provato anche da trequartista, ma non essendo velocissimo ha fatto maggiore fatica ad imporsi. In queste prime amichevoli, dove la squadra è sembrata spesso in difficoltà, si è sempre messo in luce per la sua duttilità nel cambiare con costanza, zona del campo. Un giocatore che può diventare facilmente una certezza, senza avere il peso di dover inventare chissà che giocata.

 

Santiago Ascacibar (Cremonese): In generale rimane la rosa più “fragile”, fino ad ora, considerando che non sono ancora arrivati colpi di livello per la categoria appena conquistata. Il nuovo mediano argentino però potrebbe essere la carta della svolta per Alvini, che ha una grande passione per i mediani che iniziano l’azione abbassandosi verso la retroguardia. Ha come idolo Mascherano, a cui assomiglia abbastanza a livello tattico, seppur fisicamente non sia ancora particolarmente formato. Può vantare alcune presenze con la Nazionale, che lo hanno aiutato a  crescere molto, soprattutto nella lettura della gara. Il nuovo cervello del centrocampo, su cui tutta Cremona si appoggia per ottenere una salvezza molto complicata. 

 

Lewis Ferguson (Bologna): In mezzo a tanti elementi tecnici, si aggiunge il giovane scozzese, amante dei calci piazzati. Un giocatore importante a livello tecnico, che ha voluto salutare l’Aberdeen per poter vivere un campionato più competitivo, con maggiori stimoli. Nasce come centrale di centrocampo, evolvendosi con il tempo sempre di più verso il ruolo di trequartista. Ha un ottimo feeling con il goal, visto che si inserisce spesso, sfruttando la sua ottima dote di testa. Permette di far girare i moduli, adattandosi sia da centrale, che da esterno. Un colpo da cullare, che se viene sfruttato al meglio può sprigionare caratteristiche poco presenti nella attuale rosa di Mihajlovic.

 

Yacine Adli (Milan): Ha aspettato un anno intero con ansia, prima di poter vestire la maglia rossonera. Intanto, ha già imparato la lingua e questo lo sta aiutando notevolmente in questo precampionato. Un trequartista moderno, che nasce come mezzala di inserimento, prima di essere avanzato definitivamente dietro alla linea degli attaccanti. Dotato di una buona corsa e di tocchi con la palla da giocoliere, ma necessita probabilmente di una struttura fisica più equilibrata, che lo aiuti a confrontarsi con le rocciose difese italiane. I rossoneri lo coccolano, nella speranza di far nascere una nuova stella dentro ai cancelli di Milanello. 

 

Nemanja Radonjic (Torino):Un mercato che fatica a decollare in quel di Torino, dove l’ambiente generale, tra tifosi e spogliatoio è sempre più teso. Vagnati nonostante tutto, è riuscito comunque a garantire il sostituito di Brekalo, puntando su un nuovo serbo (visti i tanti presenti in rosa) direttamente da Marsiglia. Un giocatore che sin da subito si è dimostrato leader, mettendo in luce prestazioni importanti e giocate nell’uno contro uno, di ottimo livello.Il suo curriculum lo etichetta come il classico elemento che rischia la discontinuità, ma dopo aver raggiunto da poco l’età della maturità, potrebbe finalmente aver cambiato testa. Un nuovo riferimento su cui puntare, specie dopo i tanti addii nel pacchetto offensivo, che hanno scosso la piazza granata.

 

Agustin Alvarez (Sassuolo): Una scommessa costosa, ma che in terra neroverde definiscono già come un futuro “crack”.  Sulla carta dovrebbe essere lui il sostituito di Scamacca, anche se le caratteristiche tecniche non sono propriamente simili: capace di giocare in diversi ruoli dell’attacco, sia da nove puro, che da esterno o addirittura da trequartista. Dalla stazza abbastanza importante, si è inventato spesso goal molto belli, trovando però maggiori difficoltà nei pressi dell’area piccola. Il primo anno da professionista è stato da favola, lo scorso invece, molto deludente: necessità di maggiore equilibrio mentale durante le gare, per poter esplodere definitivamente in Europa. 

 

Assan Ceesay (Lecce): Quando si ritorna in Serie A, non è mai facile imporsi sin da subito. Le neopromosse di questa stagione però, vogliono lanciare un messaggio diverso, giocando con chiunque fino all’ultima giornata. I pugliesi si sono rinforzati con alcune scommesse interessanti, tra cui la punta ex Zurigo. Un giocatore esperto e pronto, che lo scorso anno ha raggiunto anche il proprio record di goal in Svizzera, con ben 20 reti e 10 assist. Seppur il livello del campionato sia più basso, lascia ben sperare per il futuro dei giallorossi. Anche le varie presenze in Europa League possono essere un fattore in più: un elemento dalle tante caratteristiche tecniche, duttile, pronto a fare il salto di qualità.

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