Quarta giornata

La Premier League continua a stupire: Arteta comanda, Everton in crisi

Arsenal comanda la classifica, City e Liverpool ad inseguire. Lo United vince ancora mentre Everton e Wolves soffrono di “pareggite”. Malissimo il Leicester

La Premier League continua a stupire: Arteta comanda, Everton in crisi

La Premier League corre e arriva velocemente alla quarta giornata stagionale. Le grandi si stanno pian piano riprendendo, rimettendosi così in carreggiata per i veri obiettivi stagionali. Da applausi le due realtà di Manchester, seppur con un calcio completamente opposto. Favoloso l’Arsenal, che rimonta, rimanendo solido in vetta. Male Leicester, Everton e Wolves, sempre più in basso, mentre il Liverpool, dopo due punti in tre gare ne fa nove ad Anfield. Ecco le dieci protagoniste del weekend, tra delusioni e sorprese.

 

Pagelle Premier League quarta giornata, Le delusioni:

Bournemouth voto 3: Prendere nove goal è veramente eccessivo. Per i tifosi, che ci sono sempre stati e per l’onore di squadra, che non è praticamente esistito. Una vera propria umiliazione, impressa oramai nella storia del campionato inglese. Dopo il due a zero hanno smesso di giocare, permettendo ai Reds di vivere un pomeriggio di gioia e divertimento. Praticamente una partita di calcetto, in cui sono arrivate reti a raffica, senza mai cessare. Non è facile riprendersi da un colpo del genere, ma necessario, per non rimanere attaccati al fondo della classifica.

 

Crystal Palace voto 4,5: È normale perdere con il Manchester City di Guardiola, ma dopo essere andati in doppio vantaggio, avrebbero dovuto fare decisamente di più. Non solo si sono fatti ribaltare del tutto, ma hanno completamente smesso di giocare, concedendo ampi spazi. La paura ha preso il sopravvento, facendo così girovagare per il campo, nel nulla, i ragazzi di Vieira. Per fare il salto di qualità, che aspettano ormai da anni, serve anche una forte mente lucida e un’anima coraggiosa: ad oggi non dispongono di tali qualità e i risultati lo dimostrano.

 

Leicester voto 5: Ancora una sconfitta, seppur stavolta l’amarezza sia maggiore rispetto alle altre volte: più di un tempo in superiorità numerica, che però non è stato sufficiente nel raggiungimento dei primi tre punti stagionali. Al di fuori della traversa colpita nel finale, si trovano a fare i conti con un immenso Mendy, che ha parato qualsiasi cosa. Davanti Vardy continua a vivere un momento di buio totale, con almeno quattro/cinque occasioni fallite clamorosamente. Si fanno imbucare con troppa facilità e spesso tocca a Ward metterci una pezza. Vige la confusione.

 

Wolves voto 5,5: La vittoria non arriva neanche questa settimana. Una squadra che sta subendo una discesa inaspettata, senza minimamente imitare la strada, positiva, intrapresa lo scorso anno. I tanti nuovi arrivati non si stanno adattando al meglio, rimanendo di fatto fuori dalle idee del mister. Chi invece dovrebbe sostenere il gruppo, come Jimenez o Moutinho, non sta fornendo le prestazioni attese, giocando con sufficienza. La mancanza di motivazioni è un fattore, ma se non ci provano neanche, rischiano di lottare solamente per una lotta salvezza, inaspettata.

 

Everton voto 5,5: Stanno seguendo perfettamente l’onda dei Wolves, rimanendo incollati alla fine della classifica: ennesimo pari con una squadra alla portata. Non mostrano nessuna traccia di miglioramento, cavandosela sempre con una o due occasioni a partita. Molto, forse troppo, difensivisti, considerando le idee di Lampard, da sempre un amante degli attacchi continui. Un club storico per la Premier League, che però non riesce più a trovare la propria dimensione. Così facendo, stanno deludendo i tanti supporter che ancora credono in loro. Ma il tempo per la pazienza, sta pian piano terminando. 

 

Le promosse:

Manchester United voto 8: Seconda vittoria consecutiva per Ten Hag, che pian piano si sta prendendo il cuore dei tifosi. Rispetto al Liverpool hanno sofferto molto di più, ma senza mai squilibrarsi e rimanendo coesi fino alla fine. Un gruppo che ha cambiato diverse pedine, come ad esempio Maguire o Ronaldo, che difficilmente ritorneranno a fare parte del progetto. È di questo che necessita il club: una mano forte, che iniziasse a creare delle gerarchie. Non vi è più spazio per chi non si impegna o lotta con sufficienza. La storia leggendaria di questa squadra merita ben altro e ora la scalata può avere inizio. Bene il ritorno al goal di Bruno Fernandes. 

 

Chelsea voto 8,5: Dopo la pesante sconfitta rimediata con il Leeds, si riscattano in una gara veramente difficile. A causa di un errore di Gallagher devono affrontare quasi un’ora in inferiorità numerica. Non perdono però la calma, affidandosi alle giocate dei singoli, che stavolta hanno fatto realmente la differenza. Su tutti Mendy, che si è messo in mostra con acrobazie da campione. In mezzo al campo, il protagonista è lo strapagato Cucurella, che mette a disposizione degli attaccanti diversi palloni pericolosi. Palloni che Sterling sfrutta al meglio, insaccando in rete le prime gioie con la nuova maglia. Una vittoria di gruppo, ora devono però continuare. 

 

Manchester City voto 8,5: Sono partiti malissimo, prendendo due reti dopo appena mezz’ora di gioco. Poi, è sceso in cattedra un certo Haaland, che ha voluto siglare la prima tripletta in Premier League, ribaltando il risultato in quarantacinque minuti. Un fenomeno che rischia di abbattere ogni record del campionato inglese e della storia dei Citizens. La vera arma di Guardiola, che ora aspetta i risultati anche in Europa. La squadra è diventata molto più forte e l’evoluzione di alcuni giocatori sta pian piano giungendo al massimo: sarà dura trovare qualcuno che possa ostacolare il loro glorioso percorso.

 

Arsenal voto 8,5: La partita di Gabriel. Prima fa segnare gli avversari con un terrificante errore al limite dell’area, poi però decide la partita su un calcio d’angolo nei minuto finali. Ennesima vittoria, ben quattro su quattro per Arteta, che rimane solido in vetta. Questa stagione stanno finalmente sbocciando le idee del tecnico spagnolo, che propone un calcio veloce e colmo di occasioni. Per l’appunto, dovrebbero magari concretizzare meglio, per non inseguire fino alla fine, ma finché arrivano i tre punti sono difficilmente criticabili. Lo scudetto può diventare l’obiettivo.

 

Liverpool voto 9: Come i goal segnati. Una partita memorabile, che cancella completamente l’inizio buio di stagione. Un Firmino che brilla, trovando il goal (anzi due) e servendo assist a raffica. Un Diaz da capogiro, capace di infilarsi in qualsiasi micro spazio esistente. Una gioia enorme per Elliot, da sempre tifoso dei Reds, che ha finalmente messo a segno il primo sigillo della sua carriera. Insomma, una serata stratosferica per tutta la banda di Klopp. Anzi, quasi tutta: Salah ancora inguardabile, sbaglia almeno tre goal già fatti e gioca con leziosità. Rischia di diventare un caso se prosegue su questa scia negativa.

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