Le pagelle

Champions League: troppi errori, il Milan crolla. Chelsea top

Una sonora sconfitta per i rossoneri, che dopo un weekend abbastanza fortunato, sono inciampati contro il muro londinese. In goal James, Auba e Fofana

Champions League: troppi errori, il Milan crolla. Chelsea top

Il Milan crolla in Champions League, nella terza serata europea. La gara con il Chelsea, a Londra, è terminata 3-0, con goal di Fofana, Aubameyang e James. Una prestazione negativa dei rossoneri, che hanno iniziato con coraggio la gara, lasciandosi completamente andare però, dopo il raddoppio. Tanti, troppi errori di prestazione, che evidenziano alcune lacune dei rossoneri a livello tecnico. Dalle insicurezze del portiere di riserva, ai buchi clamorosi dei due affidabili centrali. Centrocampo poco inventivo, mentre De Ketelaere sparisce nuovamente dal campo. Giroud lotta ma può davvero poco, Leao invece è l’unico ad illuminare la scena. 

 

Champions League, le pagelle Milan-Chelsea

Ciprian Tatarusanu voto 5: La mancanza di Maignan tra i pali sta facendo la differenza in negativo e già ad Empoli tutto lo avevano notato: il secondo portiere rumeno ci mette tanta buona volontà, peccando però in errori banali. Il terzo goal di James è un tiro molto potente, su cui però si arrende troppo facilmente. Anche sul vantaggio londinese non è ben posizionato, dando dunque l’idea di essere fuori serata. Con i piedi poi, pochissime palle azzeccate. Insomma, anche lui ci ha messo del suo. 

 

Sergino Dest voto 5: Anche lui è ben lontano dai tempi d’oro. Sembrerebbe insicuro, poco presente nel seguire il baricentro della difesa, risultando così fuori posizione. Deve dosare meglio l’equilibrio nelle due fasi, non portandosi costantemente in avanti e aspettando il momento giusto per sovrapporsi. Poco concerto nelle scivolate, quasi tutte lievi per contrastare i feroci attacchi degli inglesi. Una scommessa che non sta rispondendo presente e che rischia velocemente di finire fuori dai piani. Serve una risposta d’orgoglio.

 

Fikayo Tomori voto 5: Una brutta caduta nel suo passato. Lo stadio che lo ha visto crescere, lo condanna ad una prestazione molto confusa, insufficiente. Il secondo goal nasce solamente da un suo errore: un buco clamoroso sul cross, che dà il via libera al goal di Aubameyang. Probabilmente ha sentito la pressione della gara, come si è potuto vedere dai diversi errori nel manovrare, ma anche la poca collaborazione da parte del resto della difesa, non è stato sicuramente d’aiuto. Crolla il faro di Pioli, quasi sempre impeccabile contro le grandi avversarie.

 

Pierre Kalulu voto 6: La sufficienza se l’è guadagnata unicamente per un salvataggio alla “Maldini” nel primo tempo. Per il resto, una gara di ombre e luci, dove però gli errori hanno pesato. Sul calcio d’angolo del vantaggio inciampa per terra, cercando di recuperare in maniera goffa. Commette due errori anche di impostazione, rischiando di mandare in porta i Blues. Sicuramente importante a livello di stacco, visto che propone diversi palloni in avanti, quasi mai però sfruttati. 

 

Fode Touré voto 5: Tra i peggiori in campo. L’ammonizione dopo appena un quarto d’ora di gioco ha sicuramente influenzato il resto della gara, giocata con nervosismo e diverse incertezze. Si fa superare spesso con facilità, non comprendo al meglio la propria zona del campo. Deve addirittura tornare Leao a coprire, visto che non equilibra al meglio le due fasi. Un prepotente passo indietro per il terzino, dopo una serata da eroe ad Empoli. Difficile pensare che sia esistito veramente un duello con Théo.

 

Sandro Tonali voto 6: Una gara di sacrificio, che però lo ha messo a dura prova: rinunciare completamente alla partecipazione della manovra, diventando di fatto un pilastro aggiunto della retroguardia. Ha il ruolo di far partire l’impostazione e spesso sceglie la soluzione lunga, per alternare le azioni d’attacco. Stoppa più di una volta i lanci avversari, facendosi sentire a livello fisico. Un capitano vero fino alla fine, che richiama i compagni anche nei momenti di difficoltà.

 

Ismael Bennacer voto 5,5: Forse la prima prestazione negativa della stagione: un giocatore che ha ormai abituati tutti ad una grande intensità e a giocate molto geometriche. In questa gara invece, si trova sin da subito schiacciato, dovendo quindi continuamente giocare all’indietro. Perde anche qualche scontro fisico, rischiando di perdere palloni sanguinosi. Su tutti, un rilancio da ultimo uomo nella propria area. Un disastro sfiorato, in una serata da horror.

 

Rade Krunic voto 5: È difficile poter salvare qualcosa della prestazione messa in luce dall’ex Empoli. La cosa più deludente è sicuramente l’atteggiamento fragile, quasi spaventato, che solitamente non mostra mai. È mancata la cosiddetta “garra” nel voler attaccare gli avversari, cercando magari di sfruttare l’imponente fisicità di cui dispone. Sbaglia clamorosamente il goal del pari, tirando alto a pochi metri dalla porta. Tra l’altro vuota. Una serata da dimenticare, che deve riscattare se non vuole tornare indietro nelle gerarchie di Pioli.

 

Charles De Ketelaere voto 5: È in questo tipo di gare che il tifoso rossonero, si aspetta una prestazione da 35 milioni di euro. Ancora una volta, il belga gioca una partita buia, in cui non è ancora chiara la posizione sul terreno di gioco. Dovrebbe infiammare con le giocate, magari favorendo così le occasioni dei compagni e invece, si nasconde continuamente dietro ai mediani inglesi, senza mai tentare qualcosa fuori dalle righe. Troppo poco per la fiducia che la società ha riposto in lui. Non può vivere sia da esterno, che da trequartista, senza mai dare un reale riferimento.

 

Rafael Leao voto 6,5: Seppur non sia stato decisivo è assolutamente necessario sottolineare la sua qualità. In mezzo ad un incubo rossonero, il portoghese cerca di accendere una luce, con scatti e giocate pericolose. Quando parte è praticamente infermabile e per ben due volte è riuscito a mettere due compagni di squadra davanti al portiere. Viene stretto dai centrocampisti, che lo obbligano ad accentrarsi, ma anche in pochi spazi dimostra di sapersi muovere con velocità. Un giocatore dalla tecnica superiore, che ad oggi è vitale per il gruppo. 

 

Olivier Giroud voto 5,5: Solita lotta e aggressione prepotente, senza però mai riuscire a rendersi pericoloso. Il suo limite è che necessita di palloni precisi, che possano raggiungere la sua zona del campo. Difficilmente tenta una giocata personale, anche a causa della condizione fisica non certo lucida, come un tempo. Appoggia diversi palloni ai compagni, riuscendo ad ottenere anche qualche fallo, ma a livello offensivo davvero poca roba. Non è però, del tutto colpa sua.  

 

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