la top ten

La classifica delle città dove si vive meglio: trionfa ancora Bologna

La lista vede confermato il capoluogo emiliano, bene anche Bolzano e Firenze, mentre fanalino di coda è Napoli. Colpa di inquinamento e crimini, ma non solo

La classifica delle città dove si vive meglio: trionfa ancora Bologna

Se si potesse indicare un luogo ideale dove trasferirsi, la scelta dovrebbe ricadere su Bologna e l’Emilia Romagna in generale. Almeno stando ai dati emersi dalla tradizionale classifica stilata da Il Sole 24 Ore, che valuta la qualità della vita nelle città italiane.

Giunta alla 33esima edizione, la lista prende in considerazione parametri come la qualità dell’aria e il tasso di criminalità. Penalizzate le grandi città, come Roma e Torino, cresce invece Firenze.

Brutte notizie per Napoli e Palermo, rispettivamente al 98esimo e 88esimo posto.

 

La classifica: chi cresce

La lista del quotidiano economico non lascia molti dubbi: la miglior qualità di vita in Italia si ritrova a Bologna, che così si conferma saldamente in vetta, per la quinta volta.

In passato aveva ottenuto il primo posto anche nel 2000, 2004, 2011 e 2020: insomma, non si tratta di un risultato isolato.

Alle sue spalle c’è poi Bolzano, seguita da una “new entry” come Firenze, che quest’anno ha scalato ben otto posizioni.

Al quarto posto si trova un’altra città toscana, Siena, seguita da Trento, Aosta e Trieste.

Milano nella Top ten

A completare la Top ten c’è poi la prima grande città: Milano. Si tratta anche dell’unica metropoli nei primi 10 posti, dal momento che alle sue spalle ci sono Parma e Pisa, rispettivamente al nono e ottavo posto.

 

Roma e Torino peggiorano

Proseguendo nell’elenco ecco poi Cremona, Udine, Reggio Emilia, Bergamo, Sondrio, Verona, Modena, Cagliari (unica città del centro Italia che si trova in posizioni elevate), Gorizia e Venezia. Tra le altre città in classifica ecco anche Latina (80esima) e Frosinone (79esima). Rovigo, prima provincia del nord, è 77esima.

Roma peggiora la loro posizione, dal momento che lo scorso anno si trovava ben 18 posti più in alto. Secondo i curatori dell’indagine sarebbe colpa soprattutto della giustizia, con troppe cause civili iscritte al Tribunale.

Non va meglio per Torino, che è al 40esimo posto.

 

I fanalini di coda: le 10 peggior città italiane

Se poi si va a vedere la parte bassa della classifica, si trovano molte città del centro e del sud. In particole le 10 finali sono: Crotone, Isernia, Caltanissetta, Foggia, Vibo Valentia, Reggio Calabria, Taranto, Enna, Caserta, Napoli. Seguite da: Salerno, Catanzaro, Cosenza, Potenza, Trapani, Brindisi, Catania, Siracusa, Messina e Palermo.

A pesare, però, non sono sempre criminalità e inquinamento, ma anche i prezzi elevati, per esempio per gli affitti di casa.

 

Le altre classifiche “tematiche”

Se, però, si prendono in considerazioni altri parametri, come per esempio “Ricchezza e Consumi”, sul gradino più alto del podio secondo Il Sole 24 Ore va Belluno, seguita comunque da Bologna e Bolzano.

Per “Affari e Lavoro” vince Milano, con alle spalle Trieste e Roma.

Per “Demografia, Salute e Società” ecco nuovamente trionfare Bologna, seguita da Modena e questa volta ancora Roma.

Cambiano le condizioni se si prende in esame il settore “Ambiente e Servizi”, in cui primeggia Pisa, seguita da Siena e Aosta.

Per “Giustizia e Sicurezza”, invece, a sorpresa si trova una città sarda come Oristano, con al secondo posto Pordenone e infine Sondrio.

Nel campo della “Cultura e Tempo libero” al primo posto c’è Firenze, poi seguono Trieste e Gorizia.

Altra classifica speciale è quella relativa alla miglior città per le donne, in cui vince la provincia di Monza e Brianza, seguita da Treviso (vincitrice della prima edizione, nel 2021) e Cagliari: il motivo sta nel fatto che qui si registra il gap occupazione di genere più basso in Italia (pari al 7,1% contro una media nazionale del 19,4%), uno dei tassi di occupazione femminile più alti del Paese (69%) e il record di giornate retribuite a dipendenti donne (il 75,3% del massimo teorico).

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