Promosse e bocciate

Pagelle della 16^ giornata Serie A: Inter eroica contro il Napoli

I nerazzurri sono riusciti a fermare per la prima volta la squadra di Spalletti. Pioli trascinato da Leao mentre Pellegrini si prende la Roma. Male la Lazio

Pagelle della 16^ giornata Serie A: Inter eroica contro il Napoli

A distanza di cinquanta giorni torna la Serie A, pronta sin da subito ad illuminare la scena calcistica con un turno infrasettimanale di fuoco. Il big match tra Inter e Napoli va alla corazzata di Inzaghi, capace quindi di riaprire la corsa scudetto. Ripartono al meglio anche Milan e Roma, mentre la Lazio si è brutalmente scontrata contro il muro pugliese. Juventus da corto muso, Torino e Verona invece sul pari. Atalanta salvata da Pasalic in extremis, Sampdoria nuovamente vittoriosa.

 

Le pagelle della Serie A:

Le bocciate:

Lazio voto 4,5: Peggior gara della stagione per i ragazzi di Sarri, che dopo essere andati subito in vantaggio, hanno regalato il campo agli avversari per oltre settanta minuti di gioco. Dai cambi errati del tecnico toscano, alle leggerezze tecniche, come quelle sul goal del pari, letteralmente concesso per disattenzioni imperdonabili. Davanti sono leziosi, probabilmente troppo sicuri dei propri mezzi. Come ha dichiarato lo stesso mister a fine gara, senza una manualità di ferro è veramente complesso giungere al salto di qualità definitivo. 

 

Napoli voto 5: La striscia di risultati utili si interrompe e seppur rimanga un percorso notevole, non possono permettersi cali adesso. Tanti giorni di stop, con diverse amichevoli negative, non possono spegnere un sogno immenso, già ben impostato, visti i tanti punti di vantaggio. Tirano pochissimo, mettendo Onana in difficoltà solamente a cinque minuti dalla fine. Difensivamente ballano, faticando ad impostare. La prima vera serata negativa.

 

Sassuolo voto 5: Allerta neroverde, qualcuno aiuti capitan Dionisi! Ennesima sconfitta e classifica sempre più negativa: nulla che rispecchi con la filosofia degli emiliani, abituati non solo a brillare in campo, ma anche nei risultati. La stagione della svolta, si sta pian piano trasformando in incubo, dove potrebbero rimanere ingabbiati in una clamorosa corsa salvezza. Nessuno lo avrebbe immaginato, ma stanno mancando i riferimenti su cui appoggiarsi. Il ritorno degli infortunati deve per forza di cose rappresentare una svolta.

 

Cremonese voto 5,5: Perdere così fa male, specie perché continuano a viaggiare sulla solita strada: gare giocate bene, gettate al vento poi, a pochi minuti dalla fine. Il goal nasce per un errore ottuso di Carnesecchi, che piazza male la barriera, scegliendo anche il tempo sbagliato per il tuffo. Un peccato, visto le notevoli parate messe a segno fino a quel momento. In avanti poi, sono clamorosamente spreconi: Dessers e Felix colpiscono anche un palo. Un peccato, visti anche i risultati delle concorrenti alla salvezza.

 

Bologna voto 5,5: Dal centrocampo in giù, sembra una squadra compatta, coesa ed equilibrata. Quando si tratta di attaccare però, si complicano la vita da soli, esagerando con i palloni in verticale e servendo poco le punte nel cuore dell’area. Non creano abbastanza, seppur ci sia un certo Arnautovic come punto di riferimento avanzato. Gli errori dell’arbitro non hanno aiutato, anzi, sicuramente le parole di Motta a fine partita possono essere giustificate, ma talvolta bisognerebbe anche farsi un’autovalutazione dei propri limiti. 

 

Salernitana voto 5,5: Se non avessero gettato al vento i primi quindici minuti, avrebbero potuto anche ambire ad un risultato diverso. La doppia disattenzione sui goal rossoneri ha tagliato le gambe ai ragazzi di Nicola fino al quarantacinquesimo minuto. Dopo la pausa, si sono ripresi, riuscendo anche a riaprire la gara con il partente Bonazzoli. Gli attaccanti si sono dimostrati fiacchi, poco agguerriti nei pressi dell’area. Male anche l’impostazione a metà campo, dove sono stati eccessivi i palloni errati. Ochoa invece, ha esordito bene, salvando spesso i suoi.

Le sufficienti:

Empoli voto 6: Un po’ di amaro in bocca rimane, anche se alla fine hanno rischiato addirittura di perdere: una prima frazione da sogno, in cui non solo si portano in vantaggio, ma dominano il campo con geometrie nella manovra e occasioni a piovere. Impatto immediato da parte di Caputo, che con un assist ha favorito l’ennesima rete di Baldanzi, giovane che sta spendendo sotto alla cura Zanetti. Le basi per una salvezza tranquilla ci sono, seppur serva ancora un po’ di convinzione in più. Soprattutto quando si parla di gestione del risultato.

 

Udinese voto 6: Che si sia persa un po’ di brillantezza rispetto alle prime illuminanti giornate, non è più un mistero, ma stavolta probabilmente hanno compiuto un ulteriore passo indietro. Beto avrebbe potuto insaccare ben due volte, ma la poca concentrazione nei pressi dell’area lo ha portato a divorarsi le palle nitide arrivate dalle fasce. Difensivamente invece, sono sembrati spaesati, specie nelle marcature a uomo. Si è sbloccato il Tucu, che ha bisogno di riprendere a segnare per aumentare il peso offensivo.

 

Hellas Verona voto 6: Un punto d’oro, considerando la prestazione offensiva inesistente. Si difendono con coraggio, gettando il cuore oltre le possibilità, ma senza riuscire mai a fare due passaggi di fila. Questo è probabilmente l’aspetto più amaro della squadra, che sino allo scorso anno si sarebbe potuta definire una “macchina indistruttibile di qualità e tecnica”. Adesso invece, si punta sulle spizzate di Djuricic, che ha ritrovato finalmente il goal da calcio d’angolo. Un giocatore che è mancato molto nella prima parte di stagione.

 

Torino voto 6: Ennesima occasione persa. Il problema di questo gruppo non è la rosa in sé, come continua a sostenere Juric, ma la mancanza di cattiveria agonistica nel riuscire a fare i punti pesanti, quelli che possono regalare una classifica da sogni. Invece si fanno del male da soli, regalando una sola palla goal al Verona, che però si è rivelata letale. Miranchuk si è inventato la rete del pari, che però non cancella la delusione: se non sfruttano meglio le occasioni, rimarranno vaganti in mezzo ad un mare ignoto.

 

Atalanta voto 6: Non sono più capaci di vincere, ma almeno non hanno rovinato tutto ancora una volta. Dopo essere andati sono di due goal, giocando uno dei peggiori primi tempi dell’epoca Gasperini si sono rialzati, trovando il pari sul gong, con Pasalic. L’atteggiamento è lontano anni luce da quello di inizio campionato: peccano di inventiva e subiscono innumerevoli imbucate. Manca un equilibrio in mezzo al campo, dove ognuno si muove come vuole, senza seguire uno schema tattico. La situazione non è proprio delle migliori.

 

Spezia voto 6,5: Nonostante si siano fatti rimontare a due secondi dalla fine, hanno messo in luce una gara ottima, in cui avrebbero stra meritato la vittoria. Troppe le reti sbagliate, specie nei pressi dell’area, dove spesso tendono a ritardare la conclusione. Nzola sugli scudi, tanto per cambiare, con goal e assist nel giro di un tempo. Nella ripresa poi, continuano a spingersi, perdendo di fatto sul goal di Hojlund. Sono in palla e adesso hanno la possibilità di continuare positivamente anche nelle prossime gare. 

Le promosse:

Juventus voto 8: Tre punti vitali. Ennesima vittoria senza aver subito gol, anche se stavolta la fortuna è stata dalla loro parte. Prima con i pali della Cremonese, che avrebbero mutato completamente la gara in caso di goal e poi, la rete di Milik, direttamente da calcio di punizione ad un minuto dalla fine. Sono episodi che hanno aiutato i ragazzi di Allegri nella scalata in classifica, confermando la mentalità del “corto muso”. Ci si aspetta comunque di più da parte dei giocatori chiave, anche quelli in difesa, solitamente impeccabili.

 

Roma voto 8: Nuovo anno, vecchie abitudini. Almeno però, stavolta, i tre punti pieni sono arrivati. Dobbiamo accettare il fatto che questa squadra possa giocare unicamente in questo modo: fisicità, palle sporche e poca qualità nelle scelte finali. Potrebbero fare decisamente di più, specie a livello di manovra, visti i giocatori presenti in rosa. Fortunati nel non subire un rigore dubbio, bravi a trasformare invece, sempre dagli undici metri, con il capitano Pellegrini. Acciuffare punti in questo modo è l’unica maniera per fare risultati soddisfacenti.

 

Sampdoria voto 8,5: Una piacevole sorpresa! I blucerchiati sono finalmente riusciti a ritrovare la vittoria, schiacciando in maniera secca e concreta la corazzata di Dionisi. Il doppio vantaggio ha aiutato a livello mentale, però bisogna lodare anche la cura con cui si sono difesi. In goal Gabbiadini, che ha messo in rete con una rovesciata brillante e Augello, audace a calciare da lontano, con estrema precisione. La dedica al cielo di Stankovic è sicuramente l’immagine della gara, per un nuovo inizio che potrebbe ancora riscrivere tutto. 

 

Lecce voto 8,5: Volevano mandare un messaggio alle concorrenti per la corsa salvezza e ci sono riusciti pienamente. Una vittoria non semplice da ottenere, specie per la caratura dell’avversario: nonostante il divario tecnico, hanno gestito con intelligenza lo svantaggio nel primo tempo, senza scoprirsi troppo. Nella ripresa poi, si sono presi la gara in mano, ribaltando il risultato e sfiorando anche più volte il tris. Colombo si sta prendendo l’attacco pugliese, mentre Strefezza è una continua conferma. Falcone tra i pali è da lode.  

 

Milan voto 8,5: Pronti via, i rossoneri di Pioli sono ripartiti a mille, dopo aver recuperato gli assenti, causa Mondiale. Dopo appena quindici minuti infatti, sono andati avanti di due gol, grazie ad un Tonali ispirato: prima assist geometrico per Leao, che si è inventato l’ennesimo goal da fenomeno e poi rete per il raddoppio, con un tiro dal limite ben piazzato. Difensivamente non sono impeccabili, visto che dopo il goal subito, hanno lasciato incredibilmente alcuni spazi. In ogni caso, questa è la giusta mentalità per ricominciare al meglio la corsa al Napoli.

 

Inter voto 9: Battere il Napoli è sembrata un’impresa per tutta l’Europa, ma poi ci ha pensato Inzaghi a riaprire il campionato. Vincere è necessario per tenere viva la corsa, senza permettere ai partenopei di poter scappare. Difensivamente perfetti, con solamente una distrazione finale su cui Onana è intervenuto perfettamente e offensivamente letali, con Dzeko che ha deciso la gara. Uno stacco imperioso, nato dalla solita palla geometrica di Di Marco. Un risultato che ha scaldato San Siro, riportando fiducia ad un ambiente che deve ripartire a mille.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA