Promosse e Bocciate

Pagelle della 18^ giornata di Serie A: una settimana ricca di goal

Il Napoli vola spedito verso lo scudetto, Inter e Milan si giocano invece la Champions con la Juve. Male Sassuolo e Salernitana, esonerato invece Alvini

Pagelle della 18^ giornata di Serie A: una settimana ricca di goal

La settimana del gol. Il girone di andata è pronto a salutare, ma le squadre italiane stanno iniziando già da ora ad alzare l’intensità per la seconda parte di stagione. Il Napoli rimane primo calando una cinquina alla Juventus. La Dea ne fa ben otto a Nicola, che adesso rischia la panchina. Male il Torino in casa con lo Spezia e l’Udinese a Bologna, entrambe sconfitte. Bene invece le romane, che ritrovano i tre punti con un doppio 2-0. Cremonese, addio Avini, mentre il Monza vola con Caprari. Inter di misura, Milan invece si salva in rimonta.

 

Pagelle della 18^ giornata di Serie A: le bocciate

Salernitana voto 3,5: Incredibilmente qualcuno è riuscito a prenderne più di cinque. Otto reti incassate per i ragazzi di Nicola, che scrivono una nuova pagina di storia negativa in Serie A. Il tecnico rischia la panchina, i suoi ragazzi non stanno più macinando come ad inizio stagione ed ogni settimana che passa, peggiorano le situazioni. Nonostante le innumerevoli reti subite, Ochoa è stato comunque il migliore dei suoi, evitando finisse in doppia cifra. 

 

Juventus voto 4: La peggior sconfitta dell’ultimo decennio. Un punto bassissimo del percorso bianconero, che nelle ultime gare aveva visto solamente vittoria su vittorie, dimenticate poi da una cinquina letale da parte dei partenopei. Una sfida al vertice che non ha mai avuto storia, indicando così le grandi differenze tra le due compagini, teoricamente in lotta per lo stesso obiettivo. Bremer peggiore in campo, lontano parente del giocatore visto in granata. Di Maria unica nota positiva, il suo talento è superiore al resto del gruppo. 

 

Torino voto 5: Una delle prestazioni peggiore dei granata in stagione. Un primo tempo inesistente, in cui sono sembrati stanchi e distratti, con poche inventive. L’infortunio di Lukic ad inizio ripresa ha peggiorato la situazione, visto che la squadra non è più riuscita a reagire, costruendo unicamente con i lanci lunghi. Involuzione netta di Vojdova e Singo, due elementi che fino ad un anno fa avrebbero potuto vantare numeri importanti in zona goal. Necessitano di nuove pedine dal mercato, in particolar modo nel pacchetto offensivo. 

 

Fiorentina voto 5: Dopo una serie di risultati comunque positivi, la Viola ha ritrovato, per sua sfortuna, le solite abitudini. Troppa foga nelle scelte, che portano a gesti errati, come nel caso dell’espulsione, non solo evitabile, ma anche letale per il seguito della gara. Passaggi imprecisi in avanti, che non hanno minimamente rispecchiato la filosofia di Italiano, basata sulla costruzione di gioco e la manovra pulita. Terracciano poco fortunato nella prima rete, salvatore in due occasioni. 

 

Sassuolo voto 5: Una crisi nera, che ha fatto esplodere di rabbia i tifosi neroverdi, in contestazione a fine partita contro la squadra. Ennesima sconfitta, con annesso una statistica da brividi, inimmaginabile fino a sei mesi fa: tre goal nelle ultime sette partite, solamente uno su azione. L’attacco è sterile, le punte non si trovano e le verticalizzazioni stentano ad arrivare. Di questo passo, il rischio di entrare tra quelle in bilico è alto, specie se Dionisi non ritrova velocemente un equilibrio. 

 

Hellas Verona voto 5,5: La nuova gestione tecnica sta portando qualcosa di nuovo alla squadra, che finalmente potrebbe rialzare l’ambiente. Contro una big come l’Inter è complesso immaginare di potersi portare a casa punti pesanti, ma qualcosa da salvare c’è e l’identità di gioco, seppur a piccoli passi, sta finalmente uscendo dall’ombra. Il mercato deve essere una risorsa concreta per sognare la salvezza, viste anche le diverse imprecisioni in fase d’attacco. Un gruppo che non va ancora condannato del tutto. 

 

Cremonese voto 5,5: Alla fine, con diverso rammarico alle spalle, Alvini saluta la panchina della “Cremo”, lasciando indubbiamente una classifica disastrosa, ma un’importante importante sugli atteggiamenti in campo. La squadra ha oggettivamente perso giocatori chiave rispetto allo scorso anno, ritrovandosi praticamente da zero, in un campionato di livello decisamente più alto. Anche contro il Monza si è vista la voglia di lottare, di rimanere sul pezzo sino al fischio finale. Tocca quindi a Ballardini, storico condottiere delle salvezze, ritentare l’ennesimo miracolo. 

 

Udinese voto 5,5: Un altro gruppo che sta continuando a scendere. Un inizio di campionato strepitoso, in cui hanno dato del filo da torcere a diverse grandi squadre, scrivendo anche qualche nuovo record per il club. Poi, il buio. Una serie di sconfitte iniziate con il Torino qualche mese fa, che ha dato sconforto allo spogliatoio, quasi disunito nell’animo. Beto rimane il pilastro di fiducia, ma intorno a lui vi sono poche certezze. Deulofeu deve tornare il prima possibile per rimettere in piedi la qualità di un gruppo, momentaneamente, statico. 

 

Le sufficienti:

Milan voto 6: La sufficienza può essere data unicamente per non aver perso, recuperando una partita giocata veramente male dai rossoneri. La sconfitta con il Toro ha lasciato degli strascichi negativi nello spogliatoio, con i giocatori che sono smembrati più stanchi e meno concentrati. Subire due reti a freddo dopo appena venti minuti di gioco è un colpo troppo forte per una corazzata da scudetto come quella di Pioli. La reazione è giunta dal solito Leao, che però non può più bastare come salvatore della patria. La finale adesso deve essere interpretata in modo completamente diverso.

 

Lecce voto 6,5: Meritano un elogio. Se ne parla poco di questa squadra, ma stanno conquistando passo dopo passo la vetta della montagna salvezza, che dista adesso di diversi punti. In silenzio si sono compattati, integrandosi al meglio con le idee del nuovo tecnico, mai messo in discussione seppur i risultati iniziali non fossero brillanti. Sono nati dei riferimenti, che hanno permesso la costruzione di una vera e propria colonna vertebrale per il gruppo. Hanno sfiorato il sogno, ma la prestazione rimane comunque di ottimo livello.

 

Le promosse:

Inter voto 8,5: Una vittoria di “corto muso”, che però vale tantissimo, soprattutto a livello mentale. Le prestazioni con Monza e Parma avrebbero potuto far calare l’umore nello spogliatoio, con i giocatori in chiara difficoltà anche nelle sfide alla portata. In goal Lautaro dopo pochi minuti, che dopo l’avventura in Qatar sta finalmente dando seguito alle buone prestazioni, diventando anche maggiormente decisivo. Ci sono dei nodi da sciogliere, soprattutto a livello di corsie esterne, dove è nell’aria una vera e propria rivoluzione. 

 

Lazio voto 8,5: Una vittoria pulita, che ha rialzato la squadra di Sarri dopo tre risultati negativi consecutivi. Il gruppo è sceso in campo con la giusta fame, trattenendo gli attacchi dei neroverdi e facendo girare velocemente il pallone in fase di manovra. Bisogna ammettere che a livello di gioco non splendono, specie se in panchina vi è un tattico esaustivo come l’ex Chelsea, che predilige l’arte del “bel gioco”. Ci si aspetta di più da quel fronte. Questa volta ci hanno pensato Zaccagni e Anderson a blindare i tre punti, riavvicinando così la zona Champions.

 

Spezia voto 8,5: Seconda vittoria in trasferta, che certifica la crescita di questo gruppo. I bianconeri hanno giocato una gara sporca, in cui la fase difensiva si è moltiplicata, creando un vero e proprio muro che limitasse i granata. In goal il solito Nzola, che non stupisce solamente per la sua nona rete in stagione, ma anche per la bravura nel riuscire a fare reparto da solo, aiutando la squadra nella costruzione del gioco. Un faro avanzato capace di muoversi con eleganza, sfruttando al massimo la fisicità. A piccoli sprazzi si inizia a vedere la mano di Gotti.

 

Roma voto 8,5: Giocare con un uomo in più per un gran pezzo di gara ha sicuramente aiutato, soprattutto nel fattore coraggio, che spesso è mancato alla squadra di Mourinho. I risultati decisivi arrivano principalmente dalla fase offensiva, dove l’accoppiata Dybala-Abraham comincia ad essere nettamente di più in sintonia: due assist da parte della punta inglese, che mette così in mostra velocità, fisico e altruismo per la doppietta del compagno di reparto. La “Joya” è il giocatore chiave di questo gruppo, la sua presenza cambia in positivo ogni situazione. Trentesimo clean sheet da quando Mou è in panchina. 

 

Atalanta voto 9: Otto goal è un numero folle, che solo una squadra dotata di una tecnica immensa potrebbe mettere a segno. Un campionato strano, che in questo nuovo anno però sta finalmente iniziando a viaggiare nel verso giusto. Hojlund e Lookman si sono presi l’attacco della Dea, così come Boga, lieta sorpresa, di nuovo tra i titolari. A centrocampo viaggiano a duemila e i tantissimi inserimenti in area avversaria alzano le possibilità di andare in buca. Secondo goal per Scalvini, un talento puro, probabile prodigio della prossima Nazionale. 

 

Napoli voto 9,5: Difficile non parlare di perfezione. Cinque goal alla Vecchia Signora non si vedevano più da anni, indicando così non solo un risultato schiacciante, ma anche indicazioni abbastanza chiare per la lotta scudetto. Spalletti ormai ha tutto il destino sulle proprie spalla, affidandosi ad un gruppo non solo molto affine, ma stra colmo di talento. La coppia Osimhen-Kvara ha letteralmente annientato la retroguardia bianconera, tra goal, assist e giocate da capogiro. In difesa Meret ci mette più di una pezza, mentre Rahmani si inventa un eurogoal. La chiude Elmas, finalmente decisivo con la casacca partenopea.

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