Promosse e bocciate

Le pagelle 20^ giornata di Serie A: Milan, crisi nera! Napoli al top

Il Monza fa sei punti con la Juventus, il Milan invece ne incassa cinque dal Sassuolo. Il Verona pareggia di nuovo e la Dea vince con la Sampdoria.

Le pagelle 20^ giornata di Serie A: Milan, crisi nera! Napoli al top

La ventesima giornata ha regalato diversi risultati rocamboleschi, che hanno nuovamente messo in discussione la classifica. Il Napoli vince anche con la Roma e si porta a più tredici dalla seconda, mentre Milan e Juventus cadono clamorosamente. Pari tra Lazio e Fiorentina, così come a Empoli, dove il Torino ha rimontato la partita. Sassuolo show, Monza in grande forma. La Salernitana ha ritrovato finalmente i tre punti, mentre Gasp non si ferma più.

 

Le pagelle 20^ giornata di Serie A: le bocciate

Juventus voto 4: La peggior prestazione degli ultimi mesi. Una squadra identica a quella di inizio stagione, senza voglia né cuore. Le idee mancano, Allegri ha perso il controllo della squadra, schierando una formazione completamente inadatta. La presenza di De Sciglio a centrocampo è stata la goccia finale, che ha illuminato i dubbi tattici del tecnico livornese. La difesa è in continua caduta e l’atteggiamento del reparto arretrato sta pesantemente condizionando i risultati. Davanti poi, hanno trovato un portiere insuperabile.

 

Milan voto 4: Nove goal in cinque giorni. Questa squadra è completamente in confusione, i giocatori di rilievo sono sottotono e i giovani non stanno rispondendo presente. La difesa fa acqua da tutte le parti, a cominciare dal portiere, che non si sta meritando il posto da titolare. I centrali lanciati da Pioli hanno sbagliato ogni tipo di copertura e sulle fasce si sono fatti surclassare. Davanti, a parte Giroud, nessuno fa mai la scelta giusta, giocando con egoismo e poca lucidità. I fischi di San Siro sono sicuramente il momento più doloroso. 

 

Lecce voto 5: Seconda sconfitta di fila, nuovamente in uno scontro diretto. Un brutto momento per i ragazzi pugliesi, che non riescono a gestire le gare con la stessa calma che hanno avuto nel girone d’andata. Troppo precipitosi nelle scelte e poco attenti quando vengono colpiti. Falcone limita i danni, ma i pericoli arrivano con troppa facilità. Devono riprendere subito la situazione in mano, seppur non siano fortunati, non si può di certo rovinare tutto ciò di buono che sono riusciti a costruire sino ad ora. 

 

Roma voto 5,5: Si sarebbero meritati almeno il pari, considerando che hanno messo in luce un prestazione comunque positiva. Nel primo tempo lasciano spazio ai partenopei, subendo un goal meraviglioso dalla punta avversaria. Nella ripresa è uscito il coraggio, con tanti attacchi di massa, messi in piedi in primis dai centrali, alzati sino alla trequarti avversaria. Un pressing funzionante, ma una disattenzione nelle marcature, che alla fine costa caro. Tornare a casa senza punti fa male, anche se hanno nuovamente dimostrato di essere cresciuti nella gestione della gara. 

 

Sampdoria voto 5,5: Che stiano crescendo è indubbio e lo si denota dalle scelte sul campo: cercano maggiori verticalizzazioni, senza schiacciarsi tutti dietro la linea della palla. Ciò che manca però, oltre alla concretezza offensiva, è la costanza nella concentrazione. Si fanno punire su due inserimenti, perdendo colpi minuto dopo minuto. Alla fine, non inseguono neanche più, aspettando solamente il fischio finale. Non può essere questo l’atteggiamento per agguantare la salvezza. 

 

Le sufficienti:

Torino voto 6: Un primo tempo spento, in cui hanno creato poco, rimanendo sterili nel possesso palla. La formazione iniziale non convince, troppi esperimenti rischiosi e poca concretezza nel creare occasioni da goal. Nella ripresa invece, dopo aver subito il secondo goal, si svegliano, giocando mezz’ora ad alti livelli. Gli ingressi in campo hanno mutato la gara a favore dei granata, che dopo averla pareggiata colpiscono un palo pieno. Per poco, non sfiorano il miracolo.

 

Empoli voto 6: Seppur stiano dando continuità ai risultati utili, il bicchiere questa volta è mezzo vuoto. Un punto, dopo aver messo a segno due reti di vantaggio, lascia l’amaro in bocca, visto che la formazione di Zanetti, a mezz’ora dalla fine, stava già pregustando la vittoria. Uno scontro diretto sfuggito nel vento, che i pali, più le solite parate di Vicario, non hanno trasformato in sconfitta. Hanno perso la testa dopo il pari di Sanabria, mettendo in luce alcune fragilità nel mantenere solido il risultato. Hanno comunque messo in mostra un bel gioco per oltre un’ora.

 

Lazio voto 6: All’ultimo secondo di gara hanno rischiato di gettare tutto al vento, per una disattenzione di marcatura in mezzo all’area. Un errore che però, alla fine, non macchia la buona prestazione della squadra. Almeno a livello offensivo, dove hanno prodotto diverse palle goal con facilità, senza però inquadrare la porta. Sulla retroguardia invece vi sono state maggiori errori, specie quando la Viola ha attaccato dalle fasce. Buona gara di Anderson e Zaccagni, meno positivo Pedro.

 

Fiorentina voto 6: Italiano si sta ancora mangiando le mani per la traversa di Milenkovic al 94esimo, che avrebbe regalato tre punti d’oro. Hanno rischiato di prendere goal diverse volte, ma bisogna comunque sottolineare il coraggio di essersi portati spesso in avanti, sfiorando più volte il raddoppio. Hanno dei giocatori capaci di fare la differenza, che però non stanno sfruttando al massimo le proprie qualità. Jovic deve muoversi di più dentro l’area. 

 

Hellas Verona voto 6: Continua la striscia di risultati utili per i veneti, che hanno cambiato completamente volto in questo nuovo anno. La mentalità è mutata, poiché non si punta più ad attaccare, senza badare ai posizionamenti, ma vi è invece una maggiore attenzione alla fase difensiva. Tutti gli elementi in campo tentano di coprire il più possibile l’area, affidandosi ovviamente anche alle parate di Montipò. Hanno sofferto l’Udinese nella ripresa, tenendo però sempre alta la concentrazione in campo. La salvezza è lontana, ma l’atteggiamento c’è.

 

Udinese voto 6: Salvate il soldato Sottil. Seppur non arrivino sconfitte, questi numerosi pareggi stanno rallentando una stagione che potrebbe ancora essere spettacolare sulla carta. Il settimo posto deve essere un sogno e non un timore che aumenta le responsabilità nello spogliatoio. Stanno continuando a gettare al vento ghiotte occasioni di staccare le concorrenti, rischiando così di non dare frutti all’ottimo lavoro svolto sino ad ora. La fortuna non è dalla loro parte, ma i giocatori di qualità devono assolutamente riaccendere la luce.

 

Le promosse:

Inter voto 8,5: Sporca e concreta. Nonostante i problemi nello spogliatoio, con la situazione Skriniar che non aiuta di certo l’ambiente, sono rimasti concentrati, non sbagliando l’ennesima gara alla portata. Hanno sicuramente faticato più del dovuto, ma grazie alle giocate e i goal di Lautaro, sono riusciti ad agguantare i tre punti. Il “Toro” è in forma smagliante e si sta prendendo completamente la squadra sulle spalle. Con i falsi passi di alcune concorrenti, sono tornati in pole per aggiudicarsi un posto tra le top four.

 

Salernitana voto 8,5: Nicola lo ha promesso: questa squadra tornerà ai livelli di inizio stagione, quando ha regalato calcio e spettacolo. Sono tornati in auge Vilhena, dominatore del centrocampo e Dia, giocatore sempre pronto a fare la differenza. Si sono presi i tre punti con una grande rabbia, dopo aver vissuto un periodo molto complesso, in cui gli equilibri sono stati rimessi in discussione. La continuità però, soprattutto nella lotta salvezza è il fattore decisivo.

 

Atalanta voto 8,5: La Juventus è crollata e si è liberato di conseguenza un posto per la Champions League. Da quel giorno i ragazzi di Gasperini hanno alzato ulteriormente il livello, diventando devastanti settimana dopo settimana. L’uomo copertina è Lookman, che nonostante nasca esterno si sta rivelando una punta di alto livello. Un finalizzatore moderno. Bene anche Maehle, che dopo un anno grigio, sta ritrovando fiducia in zona goal. Peccato solamente per l’ombra Muriel, ormai un pesce fuor d’acqua.

 

Monza voto 9: Qualche mese fa, nessuno si sarebbe mai immaginato che la squadra lombarda sarebbe passata dall’ultimo posto con Stroppa, a sei punti pieni contro la Vecchia Signora. Una prima frazione quasi perfetta, in cui hanno giocato a testa alta, chiudendo addirittura la Juve indietro. Nella ripresa invece, hanno spesso sbagliato l’uscita palla al piede, regalando alcune occasioni ai bianconeri. Per loro fortuna, De Gregorio è in giornata di grazia e prende qualsiasi cosa. Un portiere che fa la differenza. In rete Ciurria e Mota.

 

Sassuolo voto 9: Dopo un mese disastroso, in cui si sono avvicinati inaspettatamente alla zona retrocessione, hanno riscattato tutto a San Siro. Cinque goal che hanno dell’incredibile, specie per la semplicità con cui sono stati costruiti. Giocate di prima, scambi a triangolo e ripartenze letali. Un Diavolo domato. Protagonista il solito Berardi, un incubo per i rossoneri, così come Frattesi, finalmente spensierato dopo un periodo buio. Non può essere però un’eccezione: devono ricominciare da qui la scalata per la salvezza.

 

Napoli voto 9: Un record che certifica la grandezza di questo gruppo: tredici punti di vantaggio dalla seconda, alla ventesima giornata, non si sono visti quasi mai nella storia. Un risultato dettato dalle giocate dei singoli, come Osimhen, che si inventa letteralmente la quattordicesima perla del suo campionato. Simeone poi, dalla panchina, come con il Milan decide la gara, su un'azione tutta in verticale. Un gruppo che gareggia per conto proprio e che potrebbe continuare ad abbattere record. Ora, possono solamente farsi del male da soli. 

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