La tragedia nell’Egeo

Migranti, il naufragio in Grecia tra i più gravi nel Mediterraneo

Il bilancio delle vittime a causa del rovesciamento del peschereccio Adriana potrebbe arrivare “fino a 600 morti”. Nella stiva c’erano “almeno 100 bambini”

Migranti, il naufragio in Grecia tra i più gravi nel Mediterraneo

Il naufragio di migranti al largo del Mar Egeo, in Grecia, dove un peschereccio con a bordo forse fino a 750 persone si è capovolto a 47 miglia nautiche da Pylos, è destinata a diventare una delle più gravi tragedie del mare nel Mediterraneo. Nella stiva del peschereccio, secondo la testimonianza dei superstiti, ci sarebbero stati "almeno 100 bambini". Al momento 108 sarebbero i superstiti mentre il bilancio delle vittime rischia di registrare "fino a 600 morti", molti dei quali non saranno mai ritrovati.

 

Il peschereccio, le polemiche per l’SOS e l'attivista

Il peschereccio Adriana naufragato nel Mar Egeo sarebbe partito vuoto dall'Egitto, si sarebbe fermato nel porto libico di Tobruk per caricare i migranti, per proseguire poi verso l'Italia.

 

Le accuse:

Le autorità greche sono al centro delle polemiche circa la mancata risposta agli Soslanciati dal peschereccio Adriana. L'attivista Nawal Soufi, tra le prime ad aver ricevuto la richiesta di aiuto, ha raccontato di aver segnalato l'imbarcazione alle "autorità greche nelle prime ore del 13 giugno. I migranti viaggiavano da cinque giorni ormai senza acqua e con a bordo sei cadaveri". 

La situazione si sarebbe complicata quando "una nave si è avvicinata all'imbarcazione, legandola con delle corde su due punti della barca e iniziando a gettare bottiglie d'acqua", mettendo così in pericolo i migranti che temevano "che le risse a bordo per accaparrarsi l'acqua potessero causare il naufragio" e per questo si sono allontanati. 

Per l'attivista, non c'era poi la volontà di continuare il percorso verso l'Italia a tutti i costi, come riferito invece dalla Guardia costiera ellenica che sostiene che i migranti avevano "rifiutato qualsiasi assistenza dichiarando di voler proseguire il viaggio" verso le coste italiane. Versione poi smentita anche da Alarm Phone, secondo cui i greci "erano ben consapevoli di questa imbarcazione sovraffollata e inadeguata" ma "non è stata avviata un'operazione di salvataggio". 

"Tre superstiti ci hanno raccontato che l'incidente è avvenuto quando la Guardia Costiera greca ha agganciato il peschereccio con una corda e stava provando a trainarlo. Allora, senza un apparente motivo, il peschereccio si è ribaltato", ha dichiarato Kriton Arseni, rappresentante di Mera25. 

 

La spiegazione della Guardia Costiera greca:

Le autorità marittime di Atene, hanno dichiarato che il motore dell'imbarcazione ha ceduto poco prima delle 23 di martedì e che questa si è poi rovesciata, affondando in circa 10-15 minuti. 

L'ammiraglio Nikos Spanos ha accusato gli stessi trafficanti che avrebbero provocato "deliberatamente l'inclinazione che ha portato all'affondamento della nave. Il peschereccio avrebbe potuto rovesciarsi anche se la guardia costiera avesse tentato di fermarla con la forza, ribadisce il comandante e portavoce della Guardia costiera greca Nikolaos Alexiou, che spiega come "non si può deviare con la forza un'imbarcazione con così tante persone a bordo, a meno che non ci sia cooperazione".

 

"Possibili fino a 600 morti" 

"E' possibile ci siano fino a 600 morti", è la tragica previsione fatta da Manolis Makaris, il medico responsabile dell'ospedale di Kalamata che che ha soccorso e parlato con i sopravvissuti. "Tutti mi hanno confermato che a bordo c'erano 750 persone, tutti hanno fatto questo numero", prosegue ricordando che finora 78 sono stati i corpi recuperati e solo 104 le persone tratte in salvo, tutti uomini tra i 16 e i 40 anni - eccetto una donna - provenienti da Egitto, Pakistan e Siria. 

 

Arrestati gli scafisti 

Le autorità greche hanno arrestato 11-12 persone accusate di essere gli scafisti dell'imbarcazione di migranti naufragata. Lo riporta la Bbc citando la tv pubblica greca Ert. Secondo i media greci si tratterebbe di persone di origine egiziana, identificate dai migranti soccorsi che hanno pagato tra i 4mila ed i 6mila dollari ciascuno per il viaggio in cui molti di loro hanno trovato la morte. 

 

Tre giorni di lutto in Grecia

La Grecia ha dichiarato tre giorni di lutto per le vittime del naufragio del peschereccio Adriana, affondato a circa 80 chilometri a sud-ovest di Pylos, mercoledì mattina secondo la guardia costiera greca. 

 

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