I calcoli di Assoutenti

Caro-benzina, controlli ed esposti non fermano gli aumenti alle pompe

L’operazione cartelloni prezzi medi dei carburanti del ministro Urso non sembra funzionare. In due settimane rincari 4cent per la benzina e 7 per il gasolio

Caro-benzina, controlli ed esposti non fermano gli aumenti alle pompe

L’esposizione dei famosi cartelli indicanti i prezzi di benzina e diesel medi regionali, se si tratta di strade di regioni o province autonoma, e nazionali se ci trova in autostrada, non ha raggiunto l’obiettivo che si era prefissato il governo con il ministro Urso: quello di evitare speculazioni e di abbassare il prezzo dei carburanti. 

Dal quel il 1° agosto, giorno in cui sono compararsi i primi cartelli alle pompe di benzina, un obbligo per i gestori istituito per decreto legge, si sono registrati aumenti continui specie in concomitanza con le partenze estive degli italiani

 

Rincari d'agosto

Secondo le rilevazioni fatte dal ministero e pubblicate sul sito del ministero delle Imprese e del made in Italy, i prezzi al 1° agosto nella modalità self, indicavano in autostrada un prezzo medio di 1,984 euro al litro per la benzina e di 1,854 euro al litro per il diesel.

Dopo due settimane, alla vigilia del Ferragosto e dunque il giorno clou delle vacanze per milioni di italiani i prezzi sono aumentati: 2,015 euro al litro il 14 agosto e di 2,019 il 16 agosto

Dal primo agosto il rincaro calcolato è stato di circa +4 centesimi per la benzina e di +7 per il gasolio.

 

Caro-benzina, allo Stato 2,2 miliardi da esodo e controesodo

A causa del caro-benzina e l’effetto esodo e contro esodo estivo, nelle casse dello Stato tra le accise e l’Iva entrerebbero 2,27 miliardi. Questa è la stima dell’incasso fatto da Assoutenti ipotizzando 15 milioni di autovetture benzina-gasolio in circolazione sulle autostrade e una media di 3 pieni solo per gli spostamenti e successivo ritorno.

Secondo l’Associazione, che chiede al governo anche un intervento immediato sul caro-carburanti, l’incasso sarebbe  pari a 2.275.875.000 euro grazie alla tassazione sui carburanti (media tra tasse benzina/gasolio: 1.513.125.000 a titolo di accise, 762.750.000 a titolo di Iva). La stima è di Assoutenti  Molti i dubbi sulla validità dei nuovi cartelloni con i prezzi medi.

 

Urso: l’Italia ha fatto meglio di altri Paesi europei

Il titolare del ministero delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in una nota ufficiale ha voluto però precisare che «il prezzo industriale della benzina depurato dalle accise è inferiore rispetto ad altri Paesi europei come Francia, Spagna e Germania».

E spiegando che sia «falso quanto affermano alcuni esponenti politici che il prezzo di benzina e gasolio sia fuori controllo, anzi è vero il contrario: l’Italia ha fatto meglio di altri Paesi europei».

 

GdF, intensificati i controlli sui prezzi dei carburanti

Intanto sulle strade ed autostrade, la Guardia di Finanza comunque intensificato le verifiche sui prezzi dei carburanti applicati alle pompe. «In relazione all’evolversi dello scenario di alta volatilità che condiziona l’andamento del prezzo del carburante per autotrazione - spiegano dal Comando generale - a Ferragosto, in concomitanza con l’incremento dell’utenza stradale connesso all’esodo estivo” i militari delle Fiamme Gialle hanno intensificato i controlli a tutela dei cittadini in materia di trasparenza dei prezzi».

 

Codacons: a breve esposto a 104 procure

Sui rincari dei carburanti interviene anche il Codacons annunciando per i prossimi giorni un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia e ai comandi regionali della Guardia di Finanza. «Chiediamo alla magistratura di intervenire sui rincari che si registrano in occasione delle partenze degli italiani, aprendo una indagine tesa a verificare la possibile fattispecie di aggiotaggio - ha chiesto il presidente Carlo Rienzi -. Vogliamo capire quale sia la causa dei repentini aumenti dei listini alla pompa e se vi siano possibili manovre speculative finalizzate ad alzare i prezzi in occasione degli spostamenti dei cittadini».

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