lo scambio di accuse

Strage ospedale di Gaza, Biden in Israele: tensione in Medio Oriente

Il presidente Usa cerca di mediare tra le parti, ma salta il vertice con la Giordania e l’Anp dopo l’esplosione dell’ospedale di Gaza. Proteste e scontri

Strage ospedale di Gaza, Biden in Israele: tensione in Medio Oriente

La guerra tra Israele e Hamas entra nel dodicesimo giorno con un bilancio drammatico: oltre 3.200 morti e 11.000 feriti palestinesi, 1.400 i morti israeliani e 199 gli ostaggi. Il punto più critico è stato il bombardamento dell'ospedale al-Ahli a Gaza City, che ha causato centinaia di vittime tra i civili rifugiati nella struttura. Un'azione che ha scatenato la condanna e la rabbia del mondo arabo e che ha messo in crisi la missione del presidente Usa Joe Biden, arrivato in Medio Oriente per cercare di fermare l'escalation.

 

 

Biden in Israele, ma salta il vertice con la Giordania e l'Anp

Il presidente americano oggi a Tel Aviv incontrerà il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, al quale ha espresso la sua solidarietà e il suo sostegno alla difesa di Israele dagli attacchi di Hamas. Biden ha però anche chiesto a Netanyahu di fare uno sforzo per ridurre le ostilità e avviare un dialogo con i palestinesi. Il leader israeliano ha ringraziato Biden per il suo impegno, ma ha ribadito la sua determinazione a continuare l'operazione militare fino a eliminare la minaccia terroristica.

Il piano di Biden prevedeva anche un vertice a quattro ad Amman con il re Abdullah II di Giordania, il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen e il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi. Ma il summit è saltato dopo la strage dell'ospedale di Gaza, che ha scosso l'opinione pubblica araba. Sia la Giordania e sia l'Anp hanno annullato l'incontro con Biden, accusando Israele di aver compiuto un crimine di guerra e chiedendo al Consiglio di sicurezza dell'Onu di intervenire per fermare l'aggressione.

 

Video esplosione all'ospedale: razzo israeliano o palestinese?

Sul bombardamento dell'ospedale al-Ahli a Gaza City c'è uno scambio di accuse tra Israele e Hamas. Secondo il ministero della Sanità di Gaza, l'esplosione è stata causata da un raid aereo israeliano, che avrebbe colpito la struttura con bombe intelligenti. 

 Il portavoce del ministero ha aggiunto che Israele ha continuato ad attaccare Gaza «anche dopo il criminale attacco all’ospedale». 

Un video diffuso da Al Jazeera mostra il momento dell'impatto e la devastazione all'interno e all'esterno dell'ospedale, dove si vedono macchie di sangue, auto incendiate e corpi trasportati su sacchi e coperte.

Israele nega la responsabilità e sostiene che l'esplosione sia stata provocata da un razzo lanciato dalla Jihad islamica, un'altra organizzazione armata palestinese alleata di Hamas, che avrebbe sbagliato il bersaglio e colpito l'ospedale invece che obiettivi israeliani. Un video pubblicato dall'esercito israeliano su X mostra il razzo in volo e l'esplosione nell'ospedale. Israele accusa Hamas di usare i civili come scudi umani e di sfruttare la tragedia per fini propagandistici.

Il video prova che il missile sull’ospedale era palestinese» così il portavoce dell’esercito israeliano Daniel Hagari che ha pubblicato su X un video che proverebbe che il missile lanciato sull’ospedale di Gaza era palestinese. Le immagini satellitari hanno catturato «l’area intorno all’ospedale prima e dopo il fallito lancio del razzo da parte dell'organizzazione terroristica della Jihad islamica» scrive Hagari. 

 

Proteste nel mondo arabo per bombardamento ospedale a Gaza

La strage dell'ospedale di Gaza ha infiammato il mondo arabo, dove si sono registrate proteste e scontri in diverse città. A Istanbul, migliaia di persone hanno manifestato davanti al consolato di Israele, gridando slogan contro il governo di Netanyahu e chiedendo la fine dell'occupazione. A Teheran, una manifestazione già programmata si è trasformata in una condanna del raid israeliano e in un sostegno a Hamas. A Tunisi, i manifestanti pro Palestina hanno tentato di marciare verso la sede dell'ambasciata di Francia, ma sono stati bloccati dalla polizia. Ad Amman, una folla inferocita ha cercato di fare irruzione nell'ambasciata israeliana, ma è stata respinta dalle forze di sicurezza. A Ramallah, in Cisgiordania, migliaia di persone sono scese in strada, protestando contro Israele e contro il presidente Abu Mazen, accusato di essere troppo debole e di collaborare con gli occupanti.

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