verso una nuova sfida

Euro digitale dal 2026: cos’è, come funzionano i wallet e cosa cambia

La nuova moneta elettronica della Bce, che mira a rendere i pagamenti più veloci e sicuri nella zona euro, potrebbe affiancare il contante tra due anni

Euro digitale dal 2026: cos’è, come funzionano i wallet e cosa cambia

L’euro digitale è una forma di moneta elettronica emessa dalla Banca centrale europea (Bce) che potrebbe affiancare il contante a partire dal 2025. Si tratta di un progetto che mira a rendere i pagamenti più veloci, sicuri e innovativi nell’area dell’euro.

 

Cos’è l’euro digitale

L’euro digitale è una valuta digitale della banca centrale (CBDC), cioè una moneta virtuale garantita dall’autorità monetaria. A differenza delle criptovalute, come il Bitcoin, l’euro digitale avrà corso legale e sarà alla pari con il contante. Inoltre, sarà emesso e gestito dalla Bce, che ne garantirà la stabilità e la sicurezza.

L’euro digitale non sostituirà il contante, ma lo completerà. L’obiettivo è di offrire ai cittadini e alle imprese un’alternativa digitale per effettuare pagamenti in modo semplice, conveniente e inclusivo. L’euro digitale sarà accessibile a tutti, anche a chi non ha un conto bancario o una carta di credito.

 

Come funzionerà l’euro digitale

L’euro digitale sarà conservato in portafogli digitali (wallet), che potranno essere forniti da banche o altri intermediari autorizzati dalla Bce. I wallet saranno collegati a una piattaforma comune gestita dalla Bce, che consentirà di trasferire gli euro digitali da un wallet all’altro in tempo reale.

L’euro digitale potrà essere usato per pagare sia online che offline, anche senza connessione internet. Per esempio, si potrà pagare con il cellulare avvicinandolo al terminale di pagamento (pos) del negozio o scambiando gli euro digitali tra due smartphone tramite tecnologia NFC (Near Field Communication).

L’euro digitale sarà gratuito o a basso costo per i consumatori, mentre per gli operatori economici potrebbe prevedere delle commissioni per coprire i costi operativi. La Bce ha indicato come limite provvisorio quello di 3 mila euro digitali per utente, che potranno essere trasferiti da altre forme di deposito o pagamento.

 

Cosa cambia dal 2026

La Bce ha avviato la fase di preparazione del progetto dell’euro digitale nell’ottobre 2021, dopo aver concluso una fase istruttoria durata due anni. La fase di preparazione prevede approfondimenti analisi, test e sperimentazioni esaustivi e consultazioni con tutte le parti interessate.

La decisione finale sull’emissione dell’euro digitale sarà presa dal consiglio direttivo della Bce nell’ottobre 2025, dopo aver valutato il quadro normativo e tecnico. Se la decisione sarà positiva, l’euro digitale potrebbe vedere la luce entro il 2026.

L’introduzione dell’euro digitale comporterà dei cambiamenti nel sistema dei pagamenti nell’area dell’euro. Da un lato, offrirà nuove opportunità di innovazione e concorrenza nel settore finanziario. Dall’altro, richiederà una maggiore vigilanza e regolamentazione da parte delle autorità competenti.

L’euro digitale sarà anche una risposta alla sfida delle criptovalute private, come Diem di Facebook, che potrebbero minacciare la sovranità monetaria e la stabilità finanziaria dell’Europa. Con l’euro digitale, la Bce intende rafforzare il ruolo internazionale dell’euro e preparare la moneta comune al futuro.

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