99esimo giorno di guerra

Aja, al via seconda udienza del processo per genocidio contro Israele

Il Sudafrica denuncia Israele per i suoi attacchi nella Striscia di Gaza, dove continua la guerra con Hamas. Israele respinge le accuse e si difende

Aja, al via seconda udienza del processo per genocidio contro Israele

La guerra nella Striscia di Gaza, che dura da quasi cento giorni, si sposta anche sul piano giudiziario. Il Sudafrica (sostenuto ora anche dal Cile) ha presentato una denuncia contro Israele alla Corte di giustizia dell’Aja, accusandolo di aver commesso un “genocidio” contro la popolazione palestinese. Israele ha respinto le accuse, definendole “senza fondamento” e attribuendole alla propaganda di Hamas, il movimento islamista che controlla la Striscia. Israele sostiene di agire in legittima difesa contro i razzi lanciati da Hamas e di mirare solo agli obiettivi militari, non ai civili. La Corte dell’Aja dovrà esaminare le prove e decidere se aprire un’indagine. Intanto, gli Stati Uniti, insieme ad altri Paesi alleati, hanno condotto degli attacchi nello Yemen contro gli Houthi, i ribelli sciiti sostenuti dall’Iran, che minacciano la libertà di navigazione nel Mar Rosso, una delle rotte commerciali più importanti del mondo.

 

Il Sudafrica e il Cile contro Israele

Il Sudafrica e il Cile sono due dei Paesi che hanno preso una posizione più critica nei confronti di Israele, in seguito alla sua offensiva nella Striscia di Gaza, iniziata subito dopo il massacro di Hamas dello scorso 7 ottobre. Il Sudafrica ha presentato una denuncia alla Corte di giustizia dell’Aja, il principale organo giuridico delle Nazioni Unite, chiedendo di imporre “misure di emergenza” per fermare l’azione militare israeliana, che avrebbe causato oltre 23.000 morti tra i palestinesi, secondo le fonti sanitarie di Gaza. Il Sudafrica ha accusato Israele di aver commesso un “tentativo di genocidio” e di aver violato il diritto internazionale umanitario e i diritti umani. Il Cile ha annunciato di volersi unire alla denuncia del Sudafrica, confermando che i suoi servizi giuridici e diplomatici stanno già preparando i documenti necessari. La rappresentante del Cile alle Nazioni Unite, Paula Narváez, ha dichiarato che il Cile “non resterà indifferente di fronte all’attuale situazione e al dolore del popolo palestinese”. Il Cile ha la più grande comunità palestinese al di fuori del Medio Oriente, con circa 500.000 persone.

 

Israele si difende e accusa Hamas

Israele ha respinto le accuse del Sudafrica e del Cile, definendole “senza fondamento” e “politiche”. Il portavoce del ministero degli Esteri israeliano, Lior Haiat, ha dichiarato che Israele risponderà oggi durante la seconda udienza alla Corte dell’Aja, sostenendo di agire in conformità al diritto internazionale e di rispettare i principi di proporzionalità e distinzione tra obiettivi militari e civili. Haiat ha denunciato il Sudafrica come “il braccio giudiziario” di Hamas, il movimento islamista che controlla la Striscia di Gaza e che è considerato un’organizzazione terroristica da Israele, dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea. Haiat ha accusato Hamas di usare la popolazione civile come “scudi umani” e di sfruttare la situazione umanitaria per ottenere vantaggi politici. Israele ha anche affermato di aver fatto di tutto per evitare le vittime civili, avvertendo in anticipo i residenti di Gaza delle zone da evacuare e interrompendo gli attacchi quando c’erano dei rischi.

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