Guerra IN UCRAINA: giorno 804

Armi tattiche nucleari: l’Europa in allerta per le mosse di Mosca

Mentre Putin giura per altri 6 anni ed annuncia esercitazioni nucleari al confine ucraino, i leader mondiali e NATO rispondono con preoccupazione.

Armi tattiche nucleari: l’Europa in allerta per le mosse di Mosca

In un mondo già scosso da conflitti e incertezze, l’annuncio di esercitazioni nucleari da parte della Russia al confine ucraino ha innescato un’ondata di preoccupazione globale. La risposta dell’Occidente non si è fatta attendere, con dichiarazioni che oscillano tra la cautela e l’allarme. In questo scenario teso, la diplomazia e il dialogo internazionale si rivelano strumenti indispensabili per navigare la crisi e prevenire un’escalation potenzialmente catastrofica.

 

La risposta occidentale alle mosse di Mosca 

La notizia delle esercitazioni nucleari russe, annunciate dal presidente Vladimir Putin, ha sollevato un coro di preoccupazioni tra i leader occidentali. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha ribadito l’importanza di escludere l’uso di armi nucleari nel conflitto ucraino, un sentimento condiviso dall’Olanda che, nel frattempo, promette l’invio di F-16 a Kiev in autunno, come dichiarato dalla ministra della difesa Kajsa Ollongren durante un briefing a Vilnius. La Danimarca, anticiperà invece i tempi, prevedendo di effettuare le prime consegne già durante l’estate. 

Il presidente francese Emmanuel Macron, durante l’incontro con il leader cinese Xi Jinping all’Eliseo, ha sottolineato il ruolo cruciale della cooperazione con la Cina nelle crisi internazionali. In parallelo, il presidente italiano Sergio Mattarella ha incontrato il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, enfatizzando la necessità di interrompere la spirale di azioni e reazioni che aggravano i problemi senza risolverli.

 

La NATO e l'ISW: analisi e avvertimenti 

La NATO, attraverso la portavoce Farah Dakhlallah, ha definito la retorica nucleare russa come “pericolosa e irresponsabile”, assicurando che la deterrenza collettiva e la posizione di difesa dell’Alleanza continueranno a proteggere ogni centimetro del territorio alleato. L’Istituto per lo Studio della Guerra (ISW) ha analizzato la situazione, affermando che il Cremlino sta intensificando una campagna di controllo riflessivo per influenzare l’Occidente con minacce nucleari e manipolazioni diplomatiche. Questa tattica, secondo l’ISW, mira a modellare le decisioni dell’avversario in modo che agisca in favore degli interessi russi, utilizzando le armi nucleari come strumento di pressione e controllo.

 

Putin giura per il quinto mandato

Vladimir Putin ha prestato giuramento per il suo quinto mandato presidenziale e che segna altri sei anni di governo alla guida della Federazione Russa. La cerimonia, che si è tenuta al Cremlino, ha delineato un panorama di reazioni contrastanti tra i paesi occidentali, in particolare in Europa. Mentre alcuni hanno scelto di non partecipare, segnalando una distanza politica, altri hanno deciso di inviare rappresentanti, mantenendo aperte le porte del dialogo con Mosca. La Francia, nonostante le recenti tensioni con Parigi, era presente con un delegato, sottolineando la continuità dei rapporti bilaterali. Al contrario, l’Unione Europea, il Regno Unito, il Canada e gli Stati Uniti hanno optato per l’assenza, pur riconoscendo la legittimità della presidenza di Putin. La cerimonia ha visto anche la partecipazione di Ungheria e Slovacchia.

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