La cig autonomi

Cassa integrazione autonomi 2021 Partite Iva Iscro cos’è come funziona

Cos'è Iscro e come funziona, a chi spetta, quali requisiti devono avere i beneficiari, importo dell’assegno Cassa Integrazione autonomi e partite IVA

Cassa integrazione autonomi 2021 Partite Iva Iscro cos’è come funziona

Via libera alla cassa integrazione per gli autonomi, professionisti e Partite Iva, il nuovo ammortizzatore sociale nato per riequilibrare le disparità esistenti tra lavori garantiti e non garantiti, tra lavoratori dipendenti ed autonomi.

 

La cig autonomi o Iscro, Indennità straordinaria di continuità reddituale ed operativa, è nata grazie ad un emendamento alla Legge di Bilancio 2021 che sembra aver trovato il favore di maggioranza e opposizione.  

 

Vediamo cos’è, come funziona, a chi spetta, quali requisiti devono avere i beneficiari, quando parte e a quanto ammonta l’importo dell’assegno Iscro, la cassa integrazione per gli autonomi, i professionisti e le Partite Iva.  

 

Cassa integrazione autonomi 2021: cos’è l’Iscro, la cig autonomi, professionisti e Partita Iva

La pandemia da Coronavirus ha messo in luce il divario assistenziale esistente tra lavoratori dipendenti ed autonomi, reclamando nuove misure a vantaggio dei lavoratori non garantiti.

Coloro che avevano un lavoro fisso, a tempo indeterminato pubblico o privato, contrattualizzato hanno potuto beneficiare, e lo stanno facendo ancora, della cassa integrazione Covid, vera ancora di salvezza durante l’emergenza sanitaria per le famiglie italiane.

 

I lavoratori autonomi, i professionisti, le Partite Iva si sono dovuti accontentare di bonus Covid una tantum da 600 o da 1.000 euro, creati al momento in quanto non esisteva nessun ammortizzatore sociale per queste categorie di lavoratori. Una disparità inaccettabile che ha reso necessarie delle modifiche.

 

È nata così la cassa integrazione per gli autonomi, grazie ad un emendamento alla Legge di Bilancio 2021 a firma Chiara Gribaudo (Pd) che ha trovato il favore di maggioranza e opposizione e le dovute coperture.  Questa misura, introdotta in via sperimentale fino al 2023, sarebbe del tutto simile alla cig per i lavoratori dipendenti pubblici e privati ma rivolta a quelle categorie sinora escluse dagli ammortizzatori sociali, ossia gli autonomi, i liberi professionisti e le Partite Iva.

 

Iscro, così è stata chiamata la cig autonomi, dalla sigla di Indennità straordinaria di continuità reddituale ed operativa.

 

Cassa integrazione autonomi Iscro 2021: chi potrà richiederla, requisiti beneficiari, quando parte

Non tutte le Partite Iva potranno richiedere la cassa integrazione per gli autonomi, bisognerà possedere determinati requisiti. Vediamo chi sono i beneficiari dell’Iscro.

 

La cig autonomi spetta ai professionisti e agli iscritti alla gestione separata Inps in difficoltà economica, per un totale di circa 300 mila soggetti tra cui comunicatori, pubblicitari, web manager, consulenti pubblicitari, traduttori e venditori porta a porta. Esclusi dunque tutti gli altri liberi professionisti iscritti a casse di previdenza private, come medici, architetti, avvocati, giornalisti, etc. Una grande mancanza ma dobbiamo considerare che siamo solo all’inizio di una grande rivoluzione e che Roma non è stata costruita in un giorno.

 

Questi i principali requisiti per poter richiedere l’Iscro:

  • iscrizione alla Gestione separata Inps;

  • aver aperto la Partita Iva da almeno quattro anni;

  • essere in regola con il versamento dei contributi;

  • reddito complessivo dichiarato non superiore a 8.145 euro l’anno;

  • perdita di fatturato di almeno il 50% nel periodo di emergenza sanitaria rispetto ai tre anni precedenti la presentazione della richiesta del beneficio.

 

La cig autonomi entrerà in vigore con la Manovra finanziaria 2021 e per tre anni, quindi a partire dal 2021 in contemporanea con l’anno bianco contributivo che prevede l’esonero dal pagamento dei contributi per un anno intero per le Partite Iva fino a 50 mila euro e con una perdita di fatturato di almeno il 50% sul 2019 causa Covid-19. Si tratta di misure volte a indennizzare le categorie che nel 2020 hanno ricevuto meno aiuti dallo Stato.

 

Cassa integrazione autonomi: importo assegno Iscro da 250 a 800 euro al mese per massimo 6 mesi

A quanto ammonta l’indennizzo Iscro? I beneficiari della cassa integrazione autonomi riceveranno un assegno tra un minimo di 250 e un massimo di 800 euro al mese per un periodo massimo di sei mesi e per un ammontare massimo non superiore ai 6.516 euro.

 

I beneficiari della cig autonomi potrebbero essere chiamati a svolgere un corso di aggiornamento professionale e non potranno cumulare il beneficio con il Reddito di Cittadinanza. Inoltre, potranno chiedere l’indennizzo una sola volta nel triennio. L’assegno ricevuto non concorrerà alla formazione del reddito.

 

L’Iscro, ossia la cassa integrazione per gli autonomi, professionisti e Partite Iva, è una misura davvero importante per il mondo del lavoro, in quanto tenta di riequilibrare il divario di benefici esistente tra lavoratori dipendenti ed autonomi.

La cig autonomi sarà svincolata dall’emergenza sanitaria Covid-19 e diventerà presto una misura strutturale, questo l’auspicio.

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