Scenari politici

Salvini e Meloni al Colle. Intanto la nuova fase di Conte non decolla

Cesa (Udc) indagato, Di Battista: “Non si parla con chi è sotto indagine”. Stop a trattative con i centristi. Domani sindacati a Palazzo Chigi su Recovery.

Salvini e Meloni al Colle. Intanto la nuova fase di Conte non decolla

Giorgia Meloni auspica che il presidente Mattarella sciolga le Camere e Matteo Salvini chiede espressamente che “la parola passi agli italiani”. I due leader del centrodestra insieme ad Antonio Tajani di Forza Italia saliranno oggi al Colle per un incontro chiesto due giorni, a ridosso delle votazioni sulla fiducia al governo Conte. Ieri era stato il presidente del Consiglio a recarsi dal capo dello Stato per un colloquio durato quasi un’ora. Lo scenario politico non è dei migliori. Tra smentite e toto-nomi continua la caccia ai ‘volenterosi’ per la formazione di un nuovo soggetto con ‘identità politica’ che consenta all’esecutivo di proseguire il cammino. Il premier intende evitare ad ogni costo un Conte ter o, meglio, le dimissioni dall’incarico attuale. Una volta varcata la soglia del Quirinale per rimettere il mandato teme sgambetti e trappole e non si fida. Un terzo incarico a quel punto non sarebbe scontato: il quadro è talmente magmatico che potrebbe accadere di tutto.

 

Toto-nomi e smentite sui senatori in arrivo nella maggioranza

Tra i forzisti smentiscono l’ingresso nelle truppe pro-Conte i senatori Luigi Vitali e Maria Virginia Tiraboschi. Mentre Anna Carmela Minuto in futuro non esclude di confluire in “un gruppo centrista” ma lo vede solo “all’interno del centrodestra”. Da Mariarosaria Rossi e Andrea Causin, i due senatori azzurri che martedì hanno votato per il governo, non è ancora arrivata nessuna richiesta per entrare nel Maie-Italia 23, la componente del gruppo Misto creata apposta per essere il contenitore dei centrisiti contiani. Intanto nelle trattative per inglobare moderati e popolari irrompe oggi il caso di Lorenzo Cesa dell’Udc, accusato di associazione a delinquere aggravata dalle modalità mafiose e indagato nell'inchiesta della Dda di Catanzaro sulle cosche del crotonese. La bomba giudiziaria che ha travolto l’ex scudo crociato, che si è dimesso da presidente dell’Unione di centro, impone uno stop a possibili mediazioni, avviate da giorni seppur senza portare a nulla di definito. Alessandro Di Battista dei cinquestelle avverte: “Con chi è sotto indagine per associazione a delinquere nell'ambito di un'inchiesta di 'ndrangheta non si parla. Punto. Tutti sono innocenti fino a sentenza definitiva ma non tutti possono essere interlocutori in questa fase. Si cerchino legittimamente i numeri in Parlamento tra chi non ha gravi indagini o condanne sulle spalle”. 

 

Iv cerca il dialogo, Pd e 5S non si fidano. Base riformista lavora per ricucire

I vertici di Italia Viva assicurano che i gruppi parlamentari che fanno capo a Matteo Renzi rimarranno compatti. La senatrice Daniela Sbrollini smentisce i rumors che la davano in uscita: “Un errore cercare di dividerci”. Mentre Eugenio Comincini e Leonardo Grimani potrebbero essere tentati di rientrare nelle file dem. Intanto Pd, Leu e 5S lavorano per l’allargamento della maggioranza. Al Nazareno la corrente Base riformista tratta per non chiudere definitivamente la porta in faccia a Renzi. Maria Elena Boschi in un’intervista manda il suo messaggio a Conte e agli ex compagni di viaggio: “noi volevamo e vogliamo fare accordi. Quando avranno finito con il mercato delle poltrone, se vorranno, potranno parlare con noi”. Ma nonostante l’ottimismo nell’esecutivo l’operazione ‘volenterosi’ stenta a decollare. E i dossier più importanti non aspettano. A partire dal Recovery Plan.

 

Recovery Plan: Bruxelles ci guarda

Domani alle 11 Palazzo Chigi ha convocato Cgil, Cisl e Uil per riaprire il confronto sul Piano italiano e i progetti per l’accesso ai fondi europei del Next Generation Eu. E’ notizia di oggi che la Commissione europea sta aggiornando le linee guida del Recovery fund dopo l'accordo per alcune modifiche al regolamento trovato tra Consiglio e Parlamento europeo. Si tratta di modifiche sui criteri di valutazione dei piani. Gli aggiornamenti verranno pubblicati a giorni. Paolo Gentiloni, commissario europeo all’Economia, lancia un monito a Roma: “Penso che le autorità italiane siano consapevoli della necessità di rafforzare la proposta presentata finora. Servono specialmente due cose: un messaggio chiaro sulle riforme legate alle raccomandazioni Ue del 2019, e i dettagli sui tempi e gli obiettivi dei progetti”. Insomma, bisogna fare presto: “il successo del Recovery italiano è importante per quello generale visto che l'Italia è la maggiore beneficiaria". Bruxelles tiene sott’occhio l’operato del governo Conte sulla gestione di investimenti e proposte da presentare alle autorità Ue. Nel frattempo, all’indomani dell’approvazione del nuovo scostamento di bilancio anche con i voti dell’opposizione e di Italia Viva, il ministero dell’Economia lavora al nuovo decreto Ristori. Il titolare di via XX Settembre, Roberto Gualtieri, non esclude una proroga del blocco dei licenziamenti e di prolungare “lo schema di integrazione salariale fino all'autunno”. 

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