Vaccinazione anti-Covid

Piano vaccini, ritardi nelle somministrazioni anche da AstraZeneca

Anche il gruppo di Oxford annuncia un taglio del 60%. Attesa per il via libera dell’Ema e Boris Johnson: lancia l’allarme: “Variante inglese più mortale”

Piano vaccini, ritardi nelle somministrazioni anche da AstraZeneca

Nuovi ritardi nelle forniture preoccupano l’Europa e anche l’Italia, perché il piano vaccinazioni potrebbe subire nuove modifiche. Colpa del taglio nelle consegne delle dosi annunciato da AstraZeneca, che si aggiunge a quelli di Pfizer, del 29% per la settimana appena conclusa e del 20% per la prossima. Colpa di un problema alle linee produttive, che ha costretto a ridurre le produzioni di fiale per le quali intanto si attende il via libera dell’Ema, l’Agenzia europea del Farmaco, per il 29 gennaio.

A preoccupare, poi, è anche la variante inglese del virus. Secondo il premier britannico, Boris Johnson sarebbe “più mortale”.

 

AstraZeneca annuncia ritardi nelle forniture

La riduzione delle consegne, secondo quanto riferito da Reuters che cita un alto funzionario dell’Unione europea, riguarderebbe il 60% a 31 milioni di dosi previste nel primo trimestre dell’anno. I paesi europei ne hanno ordinate per ora 400 milioni. L’Italia da sola prevedeva la consegna per 40 milioni di dosi, 16 delle quali entro marzo. Un ritardo comprometterebbe il piano nazionale di vaccinazione. La notizia arriva quando non c’è ancora il via libera dell’Ema, l’Agenzia europea del Farmaco, alla distribuzione, atteso per il 29 gennaio. A questo dovrà poi seguire l’autorizzazione da parte degli enti nazionali, come l’Aifa nel caso dell’Italia. Il vaccino Astrazeneca, messo a punto dall’Università di Oxford insieme ai laboratori di Pomezia, richiederebbe una sola dose e costa molto meno rispetto ai vaccini Pfizer e Moderna. Ad oggi ha ottenuto poco meno di 2 miliardi di euro di finanziamenti, per lo più governativi

 

Variante inglese, l’allarme di Johnson: “Più mortale”

A preoccupare sono le parole del premier britannico: la variante inglese del virus “Sembra causare un innalzamento della mortalità”. Il primo ministro del Regno Unito, parlando in una conferenza stampa a Downing Street, ha spiegato: “Il numero dei decessi continuerà a essere alto per un po’”. Da qui l’invito a rimanere a casa, mentre si studia se la mutazione possa rendere meno efficaci i vaccini. Secondo il consigliere scientifico del Governo, Sir Patrick Vallance, non si dovrebbe correre questo rischio: “Siamo adesso più fiduciosi che i vaccini saranno efficaci sia contro la nuova variante inglese che contro quella vecchia”. Preoccupano, invece, quella sudafricana e quella brasiliana.

 

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