Indennizzi a Partite Iva

Fondo perduto Partite Iva 2021: come cambia con il decreto Ristori 5

I nuovi indennizzi 2021 arriveranno con il decreto Ristori 5 ma saranno diversi da quelli del 2020: tra i beneficiari anche le Partite Iva sinora trascurate

Fondo perduto Partite Iva 2021: come cambia con il decreto Ristori 5

Dall’inizio della pandemia sono stati stanziati dal governo circa 10 miliardi di euro di contributi a fondo perduto, con altri ancora in arrivo a fronte della recrudescenza della pandemia Covid che ha costretto l’esecutivo a nuove chiusure e limitazioni sempre sulla base del lockdown a colori.

 

I nuovi indennizzi 2021 arriveranno con il decreto Ristori 5 ma saranno diversi da quelli del 2020, in quanto amplieranno la platea dei beneficiari anche alle Partite Iva, senza limiti legati ai codici Ateco e al colore della regione di appartenenza, ma con il solo requisito del calo di fatturato.

 

Nuovi indennizzi a fondo perduto nel decreto Ristori 5, anche per Partite Iva

Riflettori puntati sulla crisi di governo mentre le categorie maggiormente penalizzate dalla pandemia da Covid-19 attendono con ansia i ristori.

 

Come si temeva la crisi politica ha fatto slittare l’approvazione del decreto Ristori 5 alla fine del mese, lasciando in ansia milioni di italiani alle prese con la crisi economica, in attesa di nuovi contributi a fondo perduto per le limitazioni imposte dal lockdown.

 

I ristori del 2021 potrebbero essere diversi da quelli del 2020: previsti contributi a fondo perduto generalizzati, estesi anche alle Partite Iva, categoria “sacrificata” rispetto ai criteri stabiliti in precedenza.

 

Previsto un nuovo metodo per l’erogazione degli aiuti a fondo perduto 2021, che non contempla più codici Ateco e colori delle regioni.

 

Ristori 5: indennizzi generalizzati per chi ha registrato consistente calo di fatturato

I nuovi contributi a fondo perduto 2021 previsti dal decreto Ristori 5 potrebbero veder ampliata la platea dei beneficiari a moltissime categorie economiche sinora trascurate, comprese le Partite Iva.

 

Gli indennizzi, infatti, sarebbero erogati non più sulla base dei codici Ateco e quindi del settore economico di appartenenza e del colore delle regioni, ma con il solo requisito del consistente calo di fatturato causa Covid, probabilmente del 33% in tutto il 2020 o in una parte significativa dell’anno.

 

Da considerare anche i costi fissi e il sostegno già ricevuto con i diversi decreti emergenziali.

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