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Al via il governo Draghi dopo la fiducia al Senato e alla Camera
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Dopo aver ascoltato ieri i Presidenti delle Camere Casellati e Fico, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, passa alle consultazioni con i partiti per trovare la chiave di volta di questa crisi di governo.
Mentre Pd e M5s si stringono attorno a Conte, in Senato si insedia il gruppo di "responsabili" Europeisti che potrebbe fungere da base per la quarta gamba del Conte ter.
Crisi di governo: al via le consultazioni al Quirinale con i partiti
Al via le consultazioni con i partiti, dopo che ieri pomeriggio il Capo dello Stato Mattarella ha ricevuto al Colle il Presidente del Senato della Repubblica Maria Elisabetta Alberti Casellati prima e il Presidente della Camera dei deputati Roberto Fico poi.
La giornata di oggi, invece, inizia con le rappresentanze dei partiti: in ordine il Gruppo Parlamentare "Per le Autonomie (SVP-PATT, UV)" del Senato della Repubblica, le Rappresentanti dei gruppi Misti del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati, il Gruppo Parlamentare "Liberi e Uguali" della Camera dei deputati e nell’ultima parte della giornata Italia Viva e Partito Democratico (Pd).
Zingaretti riceve dalla direzione del Pd mandato per proporre reincarico a Conte
Proprio ieri il segretario dem, Nicola Zingaretti, ha chiesto e ottenuto dalla direzione del Pd il mandato per proporre il reincarico a Conte, sostenendo che “negli attuali equilibri parlamentari figli della sconfitta del 2018, Conte rappresenta un punto di equilibrio credibile”.
I pentastellati dichiarano che senza Conte non voteranno la fiducia e che Renzi deve restare fuori dalla maggioranza di governo mentre Luigi Di Maio conferma la sua lealtà all’avvocato degli italiani, sostenendo che Italia Viva vuole metterlo contro l’ex premier quando propone il suo nome per la presidenza del Consiglio.
Mentre Pd e M5s si stringono attorno a Conte in Senato nasce il gruppo di “responsabili” Europeisti-Maie-Centro democratico per sostenere il terzo esecutivo di Conte, il Conte ter, anche se al momento sono solo 10 i senatori del gruppo ma la speranza è che strada facendo si aggiungano altri “costruttori”.
Nel frattempo, il senatore Luigi Vitali di Forza Italia ha ritirato il suo sostegno a Conte, dichiarando che non aderirà più al gruppo degli europeisti dopo la telefonata di Berlusconi e Salvini che sembra essere stata molto convincente.