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Scenario Draghi

Fiducia al governo Draghi: i 4 scenari nello studio YouTrend/CZ

Fiducia nuovo governo Draghi Senato e Camera cosa succede se la Lega vota si, no, si astiene e M5s vota contro, analisi YouTrend e di Cattaneo Zanetto & Co.

Fiducia al governo Draghi: i 4 scenari nello studio YouTrend/CZ

Iniziano le consultazioni di governo di Mario Draghi presidente incaricato. In attesa quindi di sapere come si concluderanno i colloqui, forse nella giornata di sabato, uno studio di YouTrend e di Cattaneo Zanetto & Co., ha provato a capire quali sono i possibili numeri della fiducia per l’ex Presidente della BCE.

 

L’analisi sugli scenari parte dunque dal presupposto che il Partito Democratico, Forza Italia, Italia Viva, LeU e altri gruppi minori (Autonomie, Europeisti e gran parte del Misto) probabilmente voteranno sì alla fiducia al nuovo governo Draghi, mentre il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, sembra intenzionato a votare contro.

 

E visto che le intenzioni di Lega e Movimento 5 Stelle, ovvero i due partiti con il maggior numero di parlamentari sono ancora poco chiare sia alla Camera che al Senato, che lo studio YouTrend ha ipotizzato diversi scenari, ottenuti incrociando:

1) la scelta della Lega (voto favorevole, voto contrario oppure astensione) e

2) la compattezza del M5S nel votare sì oppure no.

 

Fiducia al governo Draghi, scenario 1: Lega vota Sì e M5S No

Se la Lega vota sì, secondo YouTrend/CZ, la maggioranza per Draghi è praticamente certa in ogni caso, anche senza l’appoggio del M5S: il nuovo governo avrebbe almeno 199 voti favorevoli (su 315) al Senato e 400 (su 630) alla Camera.

 

Fiducia al governo Draghi, scenario 2: la Lega vota No e M5s Sì

Se la Lega vota no: il governo Draghi potrebbe partire solo se il M5S votasse sì, limitando quanto più possibile le defezioni; viceversa, se anche il M5S fosse contrario, Draghi non avrebbe nemmeno la maggioranza assoluta – men che meno una molto ampia.

 

Fiducia al governo Draghi, scenario 3: la Lega vota si astiene e M5s vota No

Se la Lega si astiene: in questo caso, l’asticella per il voto di fiducia si abbasserebbe a quota 127 al Senato e 249 alla Camera, e diventerebbe così possibile far partire il governo Draghi anche con il voto contrario di tutto il M5S (oltre che di FDI), con 138 sì a Palazzo Madama e 269 a Montecitorio.

 

Fiducia al governo, scenario 4: Draghi dice no

Se Draghi dice no: le elaborazioni di YouTrend e Cattaneo Zanetto & Co prendono in considerazione anche un'altra variabile che potrebbe entrare in gioco e che riguarda una eventuale indisponibilità dello stesso Draghi a guidare un esecutivo che non abbia una maggioranza parlamentare solida. Ecco perché, qualunque cosa decida di fare la Lega, diventa decisivo anche capire quale sarà l’orientamento – anche solo prevalente – dei gruppi parlamentari del Movimento 5 Stelle, si legge nello studio.

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