L’endorsement dell’Eurotower

Recovery e BCE, Lagarde: Draghi una fortuna per l’Italia e l’Europa

“Massima fiducia” della Presidente della Banca Centrale Europea all’incarico del suo predecessore per far ripartire l’economia con l’aiuto dell’Ue.

Recovery e BCE, Lagarde: Draghi una fortuna per l’Italia e l’Europa

È un’occasione d'oro per l’Italia (...) e per l’Europa che Mario Draghi abbia accettato la sfida” per far uscire l’Italia dalla crisi economica e sociale, “il Paese dell’Eurozona più  gravemente colpito dalla pandemia”. Così Christine Lagarde, Presidente della Banca Centrale Europea (BCE) in un’intervista rilasciata a Le Journal du Dimanche diffusa anche dai media italiani tra sui il Corriere della Sera, in cui guarda agli impegni e agli scenari del 2021, l’anno del recovery.

 

Greenlight per Draghi, ma con sostegno dell’Ue

A Bruxelles, si è parlato in questi giorni della validità della figura dell’ex-capo della BCE per il rilancio dell’economia italiana e la gestione delle politiche in seno al Recovery Plan. E, alla fine, l’atteso endorsement è arrivato anche da Francoforte, dove all’Eurotower Mario Draghi si è distinto per le capacità indiscusse di operare le scelte giuste nel momento critico guidando le economie in recessione verso la ripresa. “Ripongo la massima fiducia in Mario Draghi e so che porterà a termine il suo compito nel migliore dei modi”, ha affermato la numero uno della BCE e ha aggiunto come Draghi offra “tutte le qualità indispensabili, la competenza, il coraggio, e anche l’umiltà, per riuscire nella sua nuova missione (...) con il sostegno dell’Europa”.

 

Lagarde: avanti con la ripresa, ma “impensabile” l’annullamento del debito

Gli ultimi dati dell’Eurozona, citati da Christine Lagarde, parlano di una crescita che per il 2021 che si attesta attorno al 4%. “Forse un po' meno (...). Rappresenterebbe già un aumento molto significativo in rapporto al crollo del PIL del 6,8%” calcolato nel 2020. Tutto dipende dalla politica delle vaccinazionie dall’avanzamento dei piani di somministrazione, ha spiegato.

 

Ma l’attenzione alle questioni “italiane” di politica finanziaria e di Bilancio discusse in Europa si pone, in questi giorni, sulla proposta di un gruppo di economisti che raccomandano la cancellazione dei debiti pubblici contratti a causa dell’impatto devastante del coronavirus. Nella sua battuta e a toni netti, la numero uno della BCE sembra dare segnali e risposte chiare. “L’annullamento di questo debito (italiano) è impensabile. Costituirebbe un’infrazione del Trattato europeo che vieta severamente il finanziamento monetario degli Stati”, ha detto Christine Lagarde,  scandendo gli estremi di una norma che rappresenta una condizione sine qua non dell’Unione monetaria. E ha aggiunto che “il Trattato europeo è stato accettato e ratificato liberamente e volontariamente dagli Stati membri (...). Sarebbe molto più utile se le energie spese a reclamare la cancellazione del debito da parte della BCE fossero impiegate avviando un dibattito sull’utilizzo del debito stesso”.

 

La grande scommessa sulla “scuola” di Draghi

Gli analisti e gli osservatori internazionali hanno già letto nell’endorsement della Lagarde a Draghi un ‘favore’ facile da accordare, dato che l’impronta europea di Mario Draghi si intravvede in quelle misure straordinarie e la politica monetaria “accomodante” con cui l’ex-governatore della BCE ha combinato una serie di manovre più concrete per stimolare l’economia. Ma lontane dalla temuta austerità a cui la Lagarde non intende ricorrere. La strada che il Governo italiano dovrebbe imboccare è lunga, complessa e contorta, a partire dal credito garantito alle imprese o da sistemi adeguatamente flessibili per gli istituti bancari fino alle moratorie applicate a imprenditori, lavoratori e famiglie. È su questi interventi di politica economica che l’Eurotower (assieme all’Esecutivo europeo) resta a vedere quali esiti avrà la scommessa su Draghi, l’esperto tout court dei programmi straordinari della Banca europea per far fronte alla pandemia e quelli dedicati all’acquisto dei titoli di Stato italiani con cui la BCE diventa owner di gran parte del debito pubblico nazionale.

Infine, sull’andamento della ripresa, Christine Lagarde ha concluso che “è rallentato, ma non deragliato”, confidando che risultati più tangibili e rassicuranti si avranno entro l’estate e ha precisato - “non dobbiamo ripetere gli errori del passato, togliendo gli stimoli in un colpo solo”, la riduzione deve essere flessibile per consentire l’avvio graduale e progressivo della produzione e delle attività economiche.

 

Di misure contro gli effetti della crisi da covid-19, di Piani di ripresa e del "menù" previsto dai futuri interventi della BCE se ne riparlerà questo pomeriggio (dalle 17h00) nella sessione plenaria dell'Europarlamento, dove i deputati di Bruxelles sono in grande attesa di un confronto con l’ospite del dibattito, la Presidente Lagarde.

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