Bonus collaboratori sportivi 2021 da 800 euro ci sarà nel Ristori 5?

È passato quasi un anno dall’inizio della pandemia, eppure ci troviamo ancora a dover gestire la situazione in emergenza. Il mondo dello sci è infuriato per il blocco della riapertura degli impianti sciistici avvenuto all’ultimo secondo mentre dei ristori per le chiusure di inizio anno non si è vista nemmeno l’ombra.

Le cose non vanno meglio per il settore dello sport, con i collaboratori sportivi che non hanno più notizie sul bonus che gli era stato promesso dal precedente governo per il periodo dal 1° gennaio al 5 marzo, da erogarsi in un’unica soluzione.

Che fine ha fatto il bonus collaboratori sportivi da 800 euro, perché non è stato nominato un ministro dello Sport nel nuovo governo Draghi?

Bonus collaboratori sportivi: non si hanno più notizie, che fine ha fatto?

Sempre più categorie di lavoratori rimangono a bocca asciutta in attesa degli indennizzi promessi dal governo a seguito delle chiusure di inizio anno. Il decreto Ristori 5 latita, gli impianti sciistici non sono stati più riaperti nonostante le promesse, i collaboratori sportivi sono stati lasciati in ombra, per non parlare poi delle Partite Iva e degli stagionali del turismo.

Solo alcune categorie di lavoratori sono state aiutate, le altre sono state lasciate indietro, nonostante le promesse fatte da Conte in piena pandemia.

Ora dovrà essere Mario Draghi con il suo nuovo governo a prendere in mano le redini del Paese, in un’ottica programmatica e non più emergenziale. Proprio oggi è atteso il voto di fiducia al Senato, con una maggioranza che almeno sulla carta potrebbe essere la più ampia di tutta la storia repubblicana.

Nel governo Draghi non è stato nominato un ministro dello Sport

Ottenuta la fiducia da Parlamento, il governo Draghi dovrà affrontare le numerose emergenze del Paese: sanitaria, economica e sociale. Si partirà dal piano vaccini e dai Ristori, ma cosa ne sarà del bonus collaboratori sportivi promesso da Conte per i primi tre mesi del 2021 da pagarsi in un’unica soluzione.

Il settore dello sport si lamenta sul web nella speranza di ricevere rassicurazioni e risposte. Ma da chi? Nel governo Draghi non è stato nominato un ministro dello Sport, ruolo che in precedenza ricopriva Vincenzo Spadafora.  

Si fanno innumerevoli ipotesi, compresa l’assegnazione della delega per lo Sport alle Politiche giovanili della ministra Fabiana Dadone oppure al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli.

Nel frattempo, palestre e piscine restano chiuse, senza ristori e bonus collaboratori sportivi.