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L’ultimo saluto

Funerali di Stato per Attanasio e Iacovacci: l’addio tra gli applausi

Si sono svolti oggi a Roma i funerali di Stato per l’ambasciatore Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci: i feretri avvolti nel Tricolore

Funerali di Stato per Attanasio e Iacovacci: l’addio tra gli applausi

I funerali di Stato iniziano alle 9 di mattina. Le bare avvolte nel tricolore dell'ambasciatore Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci vengono portate a spalla dai colleghi del XIII reggimento dei carabinieri Gorizia, mentre le note della marcia funebre di Chopin suonata dalla fanfara dei Carabinieri accompagnano l’ingresso del corteo funebre nella basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma.

Grandi occhiali scuri per nascondere la disperazione e il capo coperto da un velo, la vedova dell’ambasciatore  Zakia Seddiki, tiene in braccio la più piccola delle tre figlie che ha appena 2 anni.

 

Attacco in Congo, l'addio ad Attanasio e Iacovacci

Accanto ai familiari dell’ambasciatore e del carabiniere uccisi nell’agguato in Congo lunedì 21 febbraio, ci sono il presidente del Consiglio Mario Draghi, i ministri Lorenzo Guerini, Luigi Di Maio, Luciana Lamorgese, Giancarlo Giorgetti e i presidenti di Camera e Senato Roberto Fico e Maria Elisabetta Casellati, che assiste alla funzione anche in rappresentanza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: il presidente aveva annullato la sua presenza a Ciampino nel giorno di arrivo dei due feretri, per problemi di salute.

 

Ai funerali di Stato partecipano anche Franco Gabrielli, capo della polizia, neo sottosegretario alla presidenza del Consiglio, il comandante generale dei carabinieri Teo Luzi, il comandante generale della Guardia di finanza Giuseppe Zafarana, il comandante generale dell'Esercito Pietro Serino, il comandante generale della Marina militale Giuseppe Cavo Gragone, il comandante generale dell'Aeronautica militare Alberto Rosso, e la sindaca di Roma Virginia Raggi.

 

Funerali di stato per Attanasio e Iacovacci, l'omelia

"Luca, Vittorio e Mustapha sono stati strappati da questo mondo dagli artigli di una violenza stupida e feroce che porterà solo dolore”, comincia così l’omelia celebrata dal vicario del papa cardinale Angelo De Donatis: “Dal male viene solo altro male. La violenza sta tornando di moda in ogni ambiente e a ogni latitudine, non solo nell'Est del Congo. C'è angoscia per i troppi uomini invaghiti dal denaro, che tramano la morte del fratello. C'è angoscia perché la giustizia è disattesa. Questi due uomini hanno deciso di compromettersi con l'esistenza degli altri, anche a costo della propria vita».

 

Il cardinale ha portato alle famiglie delle vittime, "la vicinanza e la preghiera da parte del Papa. In questo giorno sentiamo nostra la angoscia di tre famiglie, di due nazioni, dell'intera famiglia delle nazioni".

All'uscita dalla Basilica, l’applauso della piccola folla riunita intorno alla fontana Esedra ha salutato i feretri di Luca Attanasio e Vittorio Iacovacci.

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