Contagi - Il punto

Pasqua 2021, Italia in zona rossa. Cambio colore per 13 Regioni

Prime indicazioni dalla riunione Stato-Regioni in vista di Pasqua con nuovi divieti. L’indice Rt corre in tutta la Penisola. Il punto sui contagi

Pasqua 2021, Italia in zona rossa. Cambio colore per 13 Regioni

In attesa delle decisioni del Consiglio dei ministri di oggi, che dovrebbero andare verso una stretta nei provvedimenti anti-contagio, emergono le prime indicazioni dalla riunione Stato-Regioni. L’intenzione del governo sarebbe quella di rendere tutta Italia zona rossa dal 3 al 5 aprile, compresi quindi i giorni di Pasqua e Pasquetta.

Le nuove misure restrittive anti-Covid all'esame del governo saranno valide dal 15 marzo al 6 aprile in base a un decreto legge, secondo quanto trapela dalla riunione dei ministri con gli Enti locali.

Intanto preoccupano i contagi: i dati e il cambio di colore.

 

Regioni, peggiora la situazione

Rischiano di passare in zona rossa la Lombardia, il Piemonte, il Veneto, le Marche, il Trentino Alto Adige, l’Emilia-Romagna e il Friuli-Venezia Giulia. Il Lazio potrebbe addirittura passare dal giallo al rosso direttamente, per effetto del rialzo dell’indice Rt. Ieri era arrivato a 1,3 e l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, parla di “situazione in peggioramento”.

Non va meglio in altre Regioni d’Italia: anche in Calabria, al momento gialla, il numero dei contagi continua ad aumentare. In Veneto il Governatore, Luca Zaia, parla di situazione “sul filo del rasoio”.

Al momento si salvano solo la Sardegna, ancora in zona bianca, la Sicilia e la Valle d’Aosta, in giallo. In Liguria, invece, scontato il passaggio dal giallo all’arancione, già annunciato dal Governatore, Giovanni Toti, che attribuisce la causa alla situazione che si è venuta a creare nelle scorse settimane nel Ponente, complici gli spostamenti dei francesi e dei transfrontalieri.

 

Garattini: “Verso i 40mila contagi al giorno”

Il presidente dell’Irccs Mario Negri, non ha dubbi sull’andamento dei contagi: "Stiamo certamente andando in quella direzione", ha detto riferendosi alle previsioni fatte anche dal virologo Fabrizio Pregliasco nelle scorse ore, ossia di una media di 40mila contagi al giorno per fine marzo. "D'altra parte si vedeva molto bene" che sarebbe stato così, "perché a partire da marzo abbiamo osservato un leggero, ma costante aumento dei contagi. Quindi è giusto che si prendano delle decisioni" ha spiegato Garattini, intervenuto ad 'Agorà' su Rai3.

 

Le morti sospette per vaccino

Quanto al blocco del vaccino AstraZeneca per sospette reazioni avverse e morti dopo la somministrazione di un lotto anche in Italia, Garattini ha detto: "In questo periodo in Italia muoiono 2mila persone al giorno. E' molto probabile che qualche persona muoia vicino al periodo in cui è stata vaccinata. Uno può essere vaccinato e dopo 3, 4, 5 o 10 giorni morire, ma sarebbe morto in ogni caso. "E’ giusta una grande attenzione – ha aggiunto - ma è improbabile un legame causa-effetto fra le somministrazioni del vaccino anti-Covid di AstraZeneca e gli eventi avversi segnalati in queste ore”.

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