Paradosso Pasquale

Pasqua 2021, Italia zona rossa ma ok ai viaggi all’estero. Il Viminale

Una nota del Viminale permette gli spostamenti, anche tra Regioni, per partire in occasione delle vacanze all’estero. Nonostante la zona rossa nazionale

Pasqua 2021, Italia zona rossa ma ok ai viaggi all’estero. Il Viminale

Il Ministero dell’Interno ha confermato che sarà possibile spostarsi tra Regioni, anche se in zona arancione o rossa, per poter raggiungere gli aeroporti.

 

I viaggi all’estero per turismo sono infatti permessi, nonostante le restrizioni in vigore per Pasqua e Pasquetta sul territorio nazionale.

 

Viaggi all’estero, il chiarimento del Viminale

Sulla nota del Viminale si legge che "sono giustificati gli spostamenti finalizzati a raggiungere il luogo di partenza di questo tipo di viaggi che, in quanto generalmente consentiti, non possono subire compressioni o limitazioni al proprio svolgimento".

Quindi è permesso muoversi con apposita autocertificazione.

Questo chiarimento è arrivato in seguito alla richiesta di Astoi, l’associazione che racchiude i tour operator italiani, per sapere se fosse permesso recarsi in aeroporto per viaggi di turismo nelle località all’estero “non interdette” nonostante le restrizioni del Dpcm 2 marzo. 

In zona arancione è infatti vietato spostarsi tra comuni, mentre in zona rossa qualsiasi spostamento deve essere giustificato da comprovate esigenze di lavoro, salute e necessità.


Una situazione che ha fatto scoppiare la polemica. In un comunicato, Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, ha infatti sottolineato: “Gli alberghi e tutto il sistema dell’ospitalità italiana sono fermi da mesi, a causa del divieto di spostarsi da una regione all’altra. Non comprendiamo come sia possibile autorizzare i viaggi oltre confine e invece impedire quelli in Italia.”


“Se è vero com'è vero che le persone vaccinate o con tampone negativo sono a basso rischio di contagio - afferma Bocca - allora questa logica deve essere applicata anche ai viaggi in Italia, così come alla possibilità di frequentare terme, impianti di risalita, riunioni, congressi e manifestazioni fieristiche”.

 

Pasqua 2021, dove si può viaggiare per turismo all’estero

Le mete in cui è permesso recarsi per turismo sono Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia, (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi i territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco. Nella maggior parte dei casi al ritorno in Italia è necessario sottoporsi al tampone.


Chi rientra da Austria, Regno Unito e Brasile, così come da Australia, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Ruanda, Singapore, Thailandia deve sottoporsi all'isolamento fiduciario di 14 giorni.
In generale, tutte le norme da rispettare quando si torna in Italia- tra cui tampone molecolare o quarantena- o anche eventuali restrizioni all'ingresso nei vari paesi da parte delle autorità locali, sono indicate nel sito Viaggiare sicuri del Ministero degli Esteri.

 

Pasqua 2021, niente turismo in Italia

Al contrario, come già evidenziato dal comunicato di Federalberghi, in Italia non sarà possibile spostarsi per turismo.

Il Paese sarà in zona rossa nazionale i giorni 3, 4 e 5 aprile 2021, con il divieto di superare i confini regionali, se non per motivi di salute, lavoro o necessità.
Sarà consentito recarsi nella seconde case- ma non in tutte le Regioni. Per esempio, in Alto Adige è vietato recarsi nella seconda casa se non si è residenti. In Campania e in Puglia il divieto vale anche per i residenti.

In Toscana e Valle D’Aosta non possono entrare i non residenti.

La Sardegna consente l’ingresso solo ai residenti con tampone negativo effettuato entro le 48 ore precedenti o con il certificato di vaccinazione. Mentre in Sicilia è necessario esibire un tampone negativo effettuato sempre 48 ore prima dell’arrivo.

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