Insonnia e dintorni

Non dormi? Prova la tecnica 4-7-8 per dormire in un solo minuto

Messa a punto da un professore di Harvard, si basa sul rilassamento e promette di imparare ad addormentarsi in un minuto. Con un po’ di allenamento

Non dormi? Prova la tecnica 4-7-8 per dormire in un solo minuto

Con l’arrivo della primavera e il cambio dell’ora può capitare: si inizia a faticare ad addormentarsi, salvo sentirsi stanchi durante il giorno. Colpa delle poche ore di riposo e della cattiva qualità del sonno. Se le normali tecniche di rilassamento e consigli tradizionali non bastassero, come cenare in modo leggero, rilassarsi, bere tisane e non consultare social e smartphone al buio prima di dormire, si può sempre provare la tecnica del 4-7-8, messa a punto da un esperto americano.

Ecco in cosa consiste.

 

I numeri “ipnotici”: 4-7-8

E’ possibile riuscire ad addormentarsi in soli 60 secondi? Riuscire a rilassarsi e abbandonarsi, possibilmente, ai sogni in un minuto? Secondo Andrew Weil sì. Il medico statunitense, laureato alla Harvard University di Boston e autore di saggi da milioni di copie vendute non solo negli Usa, è convinto che il segreto stia nella respirazione. Per questo ha messo a punto il metodo 4-7-8, che sarebbe un “un calmante naturale per il sistema nervoso”.


Come funziona? Occorre sdraiarsi e concentrarsi sul respiro: prima bisogna prendere un grande respiro ed espellere tutta l’aria dai polmoni. Successivamente, a la bocca chiusa, si inspira con il naso contando mentalmente fino a quattro. A questo punto si passa alla seconda fase, trattenendo il respiro per 7 secondi, per poi espirare a bocca aperta per 8 secondi. Secondo l’esperto questo ciclo va ripetuto per tre volte, arrivando appunto a circa 60 secondi.

 

Il video tutorial

Per poter meglio imparare la tecnica, Weill ha anche realizzato un video su YouTube dove viene mostrata la sequenza da seguire. Moltissimo sono in commenti al filmato di utenti che evidentemente hanno tratto giovamento dal consiglio dell'esperto. Il risultato, però, cioè un addormentamento rapido, potrebbe non arrivare al primo tentativo. Anzi, il ricercatore suggerisce di “allenarsi”, per almeno 6 o 8 settimane, con due “sessioni” al giorno.

Secondo il ricercatore questo “trucco” ha delle basi fisiologiche che si rifanno all’antica pratica indiana della “pranayama”, ossia sul “controllo ritmico del respiro” che avrebbe l’effetto di rilassare mente e corpo, agevolando un sonno riposante e un addormentamento veloce.

Non resta che provare...

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