Come cambiano i ristori

Sostegni bis, allo studio del Mise una riforma: due acconti e un saldo

I sostegni sono stati bocciati da 9 imprese su 10: vanno riformati in vista del decreto Sostegni bis che potrà contare su uno scostamento da 40 miliardi

Sostegni bis, allo studio del Mise una riforma: due acconti e un saldo

Il susseguirsi di scontri in piazza a Roma sempre più violenti tra manifestanti per le riaperture e forze di polizia dimostra che le categorie più colpite dalle chiusure Covid sono ormai allo stremo e che il piano di allentamento delle misure restrittive va attuato il prima possibile per evitare l’esplosione di una vera e propria rivolta sociale.

 

Le attività commerciali non chiedono solo di riaprire in sicurezza, di poter tornare a lavorare per sfamare le proprie famiglie e quelle dei propri dipendenti, ma anche una riforma dei sostegni visto che quelli del decreto Sostegni sono stati bocciati da 9 imprenditori su 10.

 

La proposta del Mise: due acconti ed un saldo finale che terrebbe conto degli indicatori contenuti nel bilancio evitando sperequazioni tra le diverse attività.

 

Sostegni insufficienti, Pubblici esercizi chiedono riforma

Serve urgentemente una riforma dei contributi a fondo perduto perché quelli ricevuti tra il 2020 e il 2021 da bar e ristoranti sono stati ritenuti poco o per nulla efficaci dall’89,2% degli imprenditori italiani: 8 titolari su 10 si sono visti ristorare il 10% circa di quanto perso lo scorso anno.

 

La bocciatura è quasi unanime e va considerata soprattutto alla luce del nuovo decreto Sostegni bis che dovrebbe contenere circa 20 miliardi di nuovi indennizzi alle Partite Iva, a fronte degli 11 miliardi del primo decreto Sostegni e dei 10 miliardi del 2020.

 

“Siamo consapevoli dello sforzo enorme fatto dal precedente governo per dare risposte ai titolari dei Pubblici esercizi, in una situazione di pandemia, ma non possiamo nasconderci che le misure non sono state minimamente sufficienti”, ha dichiarato Roberto Calugi, Direttore generale di Fipe-Confcommercio.


Mise, le modifiche ai sostegni: due acconti ed un saldo finale

In vista dell’approvazione di un nuovo decreto Sostegni bis, grazie ad uno scostamento di bilancio da 40 miliardi di euro, il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e il Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercenti - studiano delle modifiche ai nuovi contributi a fondo perduto.

 

Il ministro ha indicato due strade: gli indennizzi basati sul fatturato, com'è accaduto per l'ultimo decreto, oppure prendere in considerazione il bilancio che ‘senz'altro fornisce indicazioni più precise sulle perdite reali subite’ ma che prevede tempi più lunghi”.

 

Sul sistema dei due acconti e del saldo finale la Fipe si è impegnata a presentare una proposta articolata in tempi brevi.

 

Gli esercenti, infatti, non hanno solo a che fare con il fatturato ma anche con i costi fissi, come i canoni di locazione, il canone Rai e la Tari. Visto che dall’inizio della pandemia bar e ristoranti sono rimasti chiusi per circa 200 giorni, si chiedono interventi mirati per diminuire o azzerare queste voci.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA