Decreto Sostegni bis: Irpef Irap, affitti Imu, bonus, cartelle. Novità

Una cosa è certa sul nuovo scostamento di bilancio 2021 nel Def 2022, che “avrà una dimensione più grande di quello passato”. Lo ha dichiarato ieri in conferenza stampa il premier Draghi riferendosi ai 32 miliardi ereditati dal governo Conte per il decreto Sostegni.

Il presidente del Consiglio non si è sbilanciato e non ha parlato di cifre mentre il segretario della Lega, Matteo Salvini ha svelato che si tratterà di un “decreto imponente, con almeno 50 miliardi" di euro di scostamento di bilancio.

Draghi: nuovo scostamento di bilancio sarà più grande di quello passato

Nella conferenza stampa di ieri il premier Mario Draghi ha affrontato moltissimi temi importanti per l’Italia, dalle riaperture ai vaccini, illustrando ai giornalisti il suo programma di aprile e maggio 2021.

Nell’agenda di Draghi prima di tutto il Def 2022 con il nuovo scostamento di bilancio, il secondo del 2021 dopo i 32 miliardi di inizio anno, per finanziare un decreto Sostegni bis contenente ulteriori indennizzi e misure per la ripresa economica delle aziende che non si erano potuti approvare nel primo decreto Sostegni a causa delle risorse limitate.

Il Governo si appresta dunque a chiedere al Parlamento un nuovo scostamento di bilancio 2021, di dimensione più grande rispetto al passato, specifica Draghi senza parlare di cifre.

Il leader della Lega, Matteo Salvini, invece, dopo l’incontro con il premier ha anticipato che il decreto Aprile 2021 sarà “imponente, con almeno 50 miliardi" di euro di scostamento di bilancio.

Misure Dl Sostegni bis: fondo perduto, credito, costi fissi, cartelle esattoriali

Il nuovo decreto Sostegni bis, ha specificato il premier Draghi, non conterrà solo indennizzi ma anche misure per la ripresa economica.

Secondo il ragioniere generale dello Stato, Biagio Mazzotta, "verosimilmente il prossimo scostamento e decreto riguarderà la liquidità delle imprese e la moratoria. Sono misure che verranno sicuramente prorogate perché hanno dato un risultato".

Ci saranno poi interventi per la riduzione dei costi fissi per le imprese, assicura Mazzotta riferendosi esplicitamente ad Imu ed affitti ed un rinvio delle scadenze fiscali (Irpef e Irap) a giugno.

In lista anche nuovi bonus e contributi a fondo perduto per “alcuni settori particolarmente colpiti che sono stati chiusi e che continuano a essere chiusi e che soffriranno anche nel 2022, quindi immagino che qualche prosecuzione dell'azione potrà esserci anche in quel momento”.