Vaccini - Il punto

Vaccino J&J: gli Usa chiedono più tempo, resta lo stop alle dosi

Anche Ema si pronuncerà la prossima settimana. Intanto in arrivo dosi extra di Pfizer. Figliuolo: “Una buona notizia. La campagna vaccinale va avanti”

Vaccino J&J: gli Usa chiedono più tempo, resta lo stop alle dosi

Serve più tempo, ma soprattutto occorrono più dati. Per questo gli esperti americani dei Centers for Diseases Control and Prevention (CDC), riuniti per valutare il vaccino Johnson & Johnson dopo i rari casi di trombosi, hanno deciso di rinviare la decisione e dunque confermare la sospensione alla somministrazione del siero di Janssen.

L’Europa, per compensare lo stop e le mancate forniture, punta ai vaccini a Rna messaggero, come Pfizer e Moderna. Proprio del primo è stata concordata una fornitura extra di dosi. Nell’UE ne sono attese altre 50 milioni entro giugno, mentre all’Italia ne sono destinate 7 milioni, come annunciato dal commissario all’emergenza, il generale Figliuolo.

Ema, intanto, dovrebbe decidere la prossima settimana su J&J, ma si starebbe orientando per una revisione sulla seconda dose.

Il vaccino AstraZeneca, che al momento in Italia è raccomandato agli over 60 sempre per casi di trombosi in donne in età non avanzata, è stato bloccato per tutte le fasce d’età in Danimarca.

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Usa: più analisi su J&J

E’ stata rinviata ogni decisione sul vaccino Johnson & Johnson da parte degli esperti dei Centri Usa per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) che, riuniti per analizzare il caso, a sorpresa hanno rinviato ogni decisione perché occorrono più dati. Resta in vigore, quindi, la sospensione della somministrazione del siero, decisa martedì.

 

Ema, decisione la prossima settimana

Intanto anche l’agenzia europea del farmaco, l’Ema, ha fatto sapere in una nota che prevede di emettere “la raccomandazione la prossima settimana”: al momento "sta indagando su tutti i casi segnalati" riguardo al vaccino di Johnson & Johnson "e deciderà se è necessaria un'azione normativa. L'agenzia sta lavorando a stretto contatto con la Fda statunitense e altri regolatori internazionali”. L’ente regolatore ribadisce, però, che "rimane dell'opinione che i benefici del vaccino nella prevenzione del Covid-19 superino i rischi degli effetti collaterali".

 

AstraZeneca e seconda dose: le novità

Dopo la decisione di rivedere le fasce d’età per AstraZeneca, decisa dall’Italia (con la raccomandazione agli over 60) e di altri Paesi Ue (in Francia agli over 55, per esempio), l’Ema va verso una revisione sulla seconda dose: "In linea con una richiesta della commissaria Ue per la Salute e a seguito di una riunione dei ministri della Sanità dell'Ue, l'Ema sta intraprendendo una revisione dei dati sulle vaccinazioni" con le dosi AstraZeneca "e sull'epidemiologia della malattia" così da decidere "anche se aggiornare le raccomandazioni per una seconda dose di Vaxzevria (il nuovo nome ufficiale del siero anglo-svedese, Ndr) in coloro che hanno già ricevuto la prima dose", comunica una nota diramata dall'Agenzia stessa.

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