Le reazioni

Il caso Fedez diventa politico. Le reazioni dei partiti e della Rai

Il mondo politico si divide dopo l’intervento del rapper sul palco in occasione del Concertone del 1° maggio. La Rai, invece, smentisce la censura

Il caso Fedez diventa politico. Le reazioni dei partiti e della Rai

Tiene banco il “caso Fedez”, che in occasione del concertone del 1° maggio a Roma ha parlato di censura e ha lanciato un duro attacco alla Lega per la sua opposizione del ddl Zan contro le discriminazioni di genere e l’omotransfobia. Se il mondo politico si divide, la Rai interviene con una smentita di pressioni sul rapper e sui testi che avrebbe portato sul palco.  

 

Salini (Rai): “Mai censurato Fedez né altri”

“Mai censurato Fedez né altri artisti” chiarisce l’Amministratore delegato Rai, Fabrizio salini, a proposito di presunte azioni nei confronti del cantante. L’ad, in una nota, esclude “di aver chiesto testi per una censura di qualsiasi tipo. Questo deve essere chiaro, senza equivoci e non accettiamo strumentalizzazioni che possano ledere la dignità aziendale e dei suoi dipendenti. Di certo in Rai non esiste e non deve esistere nessun "sistema" e se qualcuno, parlando in modo appropriato per conto e a nome della Rai, ha usato questa parola mi scuso. Su questo assicuro che sarà fatta luce con gli organizzatori” del concertone del 1° maggio che ha scatenato le polemiche.

Domani o mercoledì la Commissione di Vigilanza Rai dovrebbe ascoltare il direttore di Rai 3, Franco Di Mare, per decidere se avviare un'indagine.

 

Il mondo politico diviso

A far discutere è soprattutto l'accusa di Fedez, secondo cui la Rai gli avrebbe chiesto di modificare il suo discorso, dove citava dichiarazioni di esponenti leghisti contrari al disegno di legge Zan, omettendo nomi e cognomi. Duro il commento di Matteo Salvini (Lega): "Fedez e Rai 3, polemica tutta interna alla sinistra. Aspettiamo che qualcuno paghi e si dimetta''. Secondo Giorgia Meloni (FdI) "per l'ennesima volta il concertone è stato usato come pretesto per battaglie ideologiche, come il ddl Zan, che non c'entrano nulla con il lavoro e i diritti dei lavoratori. Il tutto sulla tv pubblica e a spese degli italiani". La Presidente di FdI, intervistata da Il Messaggero, ha aggiunto: “In questo contesto c'è chi usa quel palco per farsi pubblicità e confezionarsi un megaspot, utile per affermarsi ulteriormente nei circuiti che contano".

 

A sinistra, il segretario del Pd, Enrico Letta, ringrazia Fedez perché "occuparsi di pandemia non vuol dire che non si possano fare battaglie per i diritti, come ius soli e ddl Zan". Il neo leader dei Cinque Stelle, Giuseppe Conte, spiega: ''Io sto con Fedez. Nessuna censura'' spiegando che ''questo è il momento giusto per riformare la Rai e sottrarla alle ingerenze della politica. Tutti i partiti concorrano”. D’accordo il ministro del Lavoro, Andrea Orlando. E proprio le nomine Rai diventano il tema politico del giorno.

 

La partita delle nomine Rai

Il dossier è al centro dell’attenzione, perché il 30 aprile è scaduta la presentazione delle candidature per il Consiglio d'Amministrazione della tv pubblica. Il Tesoro dovrebbe indicare, entro metà maggio, i nomi dell'Ad e del Presidente, che dovrà essere votato a maggioranza di due terzi dalla Commissione parlamentare di vigilanza. Ma è scontro: Matteo Salvini parla di "sinistra lottizzatrice" e auspica che la scelta ricada su un nome "interno e meritevole, senza tessere, parentele o amicizie importanti e sponsor di sinistra". Il Pd preme per una "fortissima discontinuità" nella governance e nella gestione delle nomine. la censura per legge e punire con il carcere chi non si allinea al pensiero dominante".

 

I vip prendono posizione

Tra i cantanti, Emma Marrone si schiera al fianco di Fedez: “Do tutto il mio sostegno a Fedez, lo stesso che avrei voluto ricevere io tutte le volte che in questi anni mi sono esposta mettendoci la faccia e mi è stato detto dai politici 'pensa a cantare'” ha scritto la cantante. Nelle scorse settimane anche Elodie, Loredana Bertè, i Tiromancino e altri artisti si erano detti a favore del ddl Zan. Naturalmente anche la moglie di Fedez, Chiara Ferragni, ha difeso il marito: "Non potrei essere più fiera di quello che ha fatto Fedez ha commentato l’influencer. Ha espresso stima nei confronti della coppia anche la stilista Donatella Versace. Messaggi di approvazione a Fedez sono giunti anche da Alessandro Borghi, Gabriele Muccino, Francesca Barra, Caterina guzzanti, Giulia Salemi e molti altri.

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