Assegno per le famiglie

Assegno unico figli, da 800 a 3.000 euro anno. Si parte a gennaio 2022

Slitta a gennaio 2022 l’entrata in vigore a regime dell’assegno unico per i figli a carico. Ministra Bonetti: da luglio 2021 a gennaio 2021 misura ponte

Assegno unico figli, da 800 a 3.000 euro anno. Si parte a gennaio 2022

Tempi più lunghi per l’assegno unico per i figli a carico, la misura principale del Family Act fortemente sostenuta dalla ministra per la Famiglia e le Pari Opportunità, Elena Bonetti.

 

L’assegno universale entrerà a regime a partire dal 1 gennaio 2022 mentre dal 1 luglio 2021 ci sarà una “misura ponte” per fare in modo che nessuno ci perda.

 

A quanto ammonterà l’assegno unico?

 

Assegno unico figli a carico: misura ponte fino al 1 gennaio 2022

L’entrata in vigore dell’assegno unico universale è slittata dal 1 luglio 2021 al 1 gennaio 2022, con una misura ponte da applicare in attesa che la riforma arrivi a regime entro l’inizio del nuovo anno.

 

L‘assegno unico è una misura che stiamo costruendo, l‘idea è di partire da luglio, per farlo bisogna introdurre una misura ponte. In questa prima fase ci siamo orientati a mantenere le detrazioni che le famiglie hanno, nessuno ci perderà, e si aggiunge un assegno calibrato in base al reddito. Una fase transitoria che però deve già avere la dimensione della misura definitiva che da gennaio riassorbirà con tutte le detrazioni fiscali”, ha dichiarato la Bonetti.

 

In attesa dei decreti attuativi, che verranno emanati dal Ministero dell’Economia e da quello della Famiglia, si fanno ipotesi sull’entità dell’assegno e sulle modalità di erogazione che potrebbe essere cash per gli incapienti e sotto forma di credito d’imposta per gli altri.

 

In una conferenza stampa il premier Mario Draghi aveva parlato di massimo 250 euro al mese per figlio (3.000 euro l’anno) ma le cifre potrebbero essere più basse.

 

La Cisl ha avanzato una proposta di un assegno minimo uguale per tutti pari a 800 euro l’anno a figlio, 67 euro al mese, con una quota aggiuntiva legata al reddito che porterebbe il contributo fino a 2400 euro l’anno (200 euro al mese) per le famiglie con i redditi più bassi.

 

Assegno unico per i figli a carico: a chi spetta, requisiti

La vera rivoluzione dell’assegno universale è che andrà a tutti i nuclei familiari proporzionalmente al reddito, includendo anche le Partite Iva e gli incapienti sinora esclusi dalla maggior parte dei sostegni alle famiglie riservati solo ai lavoratori dipendenti.  

 

L’assegno unico andrà ai cittadini italiani e a quelli con il permesso di soggiorno che pagano l’Irpef in Italia, con la residenza nel nostro Paese per almeno due anni, anche non continuativi, o in possesso di un contratto a tempo indeterminato o superiore ai due anni.

 

Il contributo per i figli a carico spetterà a partire dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età, dalla maggiore età in poi solo se i figli studiano o fanno un tirocinio.

 

Previste delle maggiorazioni tra il 30% e il 50% per i figli disabili a carico.

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