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Politica e svolta ambientalista

In Germania i partiti diventano ecologisti per vincere le elezioni

Obiettivi ambiziosi per il settore energetico e per l’industria dell’auto, solo l’estrema destra contro. Ma chi verrà eletto manterrà le promesse?

In Germania i partiti diventano ecologisti per vincere le elezioni

Il tema del cambiamento climatico oramai è diventata una tattica per cercare di assicurarsi le elezioni a settembre in Germania. Anche partiti che non si erano mai espressi sul cambiamento climatico, come ad esempio il partito socialdemocratico, stanno utilizzando la politica sul clima per vincere le prossime elezioni. Non solo vengono fatte promesse riguardo al miglioramento della politica climatica nazionale, ma vengono fatte promesse anche su quello che si potrà fare a livello internazionale. 

 

Nonostante la riduzione del 40% delle emissioni di gas serra in paragone al 1990, movimenti come Greenpeace e altre associazioni di giovani attivisti richiedono che sia fatto di più per il clima. Ad accogliere la loro critica è stata la nuova proposta di legge sulla protezione del clima che esiste da dicembre del 2019. I cambiamenti imposti dalla nuova proposta di legge puntano al raggiungimento della neutralità carbonica conosciuta come "emissioni zero” entro l'anno 2045, ovvero 5 anni prima della data inizialmente prevista. Inoltre le emissioni nazionali di gas serra nell'anno 2045 dovranno essere ridotte quasi a zero rispetto ai valori del 1990.

Dal 2045 in poi, saranno consentite solo le emissioni di CO2 che possono essere riassorbite naturalmente o attraverso delle tecniche ben precise. Come obiettivo intermedio la Germania punta all'anno 2030. A quel punto si aspetta di trovare una riduzione di emissioni di CO2 del 65% rispetto al 1990. Questi sforzi da parte del governo tedesco vengono attuati anche per mantenere fede all'accordo di Parigi del 2015 nel quale si punta al mantenimento del riscaldamento globale al di sotto di due gradi per scongiurare conseguenze devastanti per il clima, l'ambiente e le future generazioni.

 

I Verdi e Dirk Jansen, membro dell'associazione ambientale, criticano la legge definendola troppo semplicistica, poco diretta e anche poco efficiente. Secondo Jansen l'azzeramento delle emissioni climatiche dovrebbe avvenire prima, nel 2030, per garantire alle generazioni future la salvaguardia della propria salute.

 

Tutta la tematica ambientale è controversa in una Germania che produce valore economico proprio dal settore energetico, dall’industria pesante e automobilistica producendo elevate emissioni di CO2. Infatti gli obbiettivi ambiziosi della legge sulla protezione del clima hanno ricevuto ulteriore critica da questi settori. Questo nervosismo proviene dal fatto che queste industrie dovranno mettere in atto cambiamenti di ancor più grande impatto per allinearsi alle nuove dinamiche di protezione del clima. La quantità di emissione di CO2 tra l'anno 2023-2030 è stata ridefinita e notevolmente diminuita nella nuova versione di legge.

L'economia energetica deve per esempio risparmiare 67 milioni di tonnellate di emissione di CO2 in più entro l'anno 2030 rispetto a quanto precedentemente stabilito nella legge del 2019. Se questi obiettivi non venissero rispettati ci sarebbero delle ripercussioni importanti per tutte le industrie del settore. Un altro cambiamento importante ma evidente per poter raggiungere lo scopo è spegnere le tradizionali centrali a carbone. Entro la fine del decennio, il settore dell'auto dovrà anche risparmiare 10 milioni di tonnellate di gas serra in più rispetto a quanto precedentemente pianificato.

 

Nonostante vengano fatti tutti questi sforzi per cercare di raggiungere la neutralità carbonica è chiaro anche al governo che non sarà abbastanza per raggiungere l'obbiettivo. Infatti il parlamento conta soprattutto sugli ecosistemi naturali, come per esempio i boschi e le brughiere, che dovrebbero assorbire il resto dell'emissione di gas. La nuova proposta di legge propone l'investimento su questi ecosistemi con l'obiettivo che entro l'anno 2030 si riescano ad assorbire 25 tonnellate di gas serra. Se questa fiducia negli ecosistemi naturali verrà ripagata è ancora poco chiaro. I dati dell'anno 2018 sono promettenti, in quanto gli ecosistemi avevano assorbito 18 tonnellate di gas serra in un anno. Gli scienziati però sono meno fiduciosi essendo che la continua deforestazione in corso renderà il processo ancora più difficile.

 

La proposta di legge si pone tanti obbiettivi molto promettenti, mancano però chiare direttive su come i vari settori dovranno gestire il processo per poterli raggiungere in così breve tempo. La legge tuttavia è stata accolta favorevolmente da tutti i partiti ad eccezione del partito di estrema destra AFD, che non crede al fenomeno del cambiamento climatico. Tutti i partiti vogliono fare leva su questa tematica che sta tanto a cuore alle nuove generazioni. C’è però da chiedersi quali siano i movimenti politici che stiano utilizzando questa tematica solo come strategia elettorale e quali siano quelli che davvero la attueranno ad elezioni concluse. Gli elettori tedeschi dovranno stare attenti a non prendere qualche abbaglio.

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