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Timori per la terza ondata

Il virus non dà tregua e la Germania continua con le chiusure

In Germania il commercio è chiuso da sei mesi e i vaccini anti-covid ancora solo a meno di un terzo della popolazione. Merkel e Spahn: la svolta a giugno

Il virus non dà tregua e la Germania continua con le chiusure

È dai primi di novembre che in tante regioni tedesche non c’è stata sosta dal lockdown imposto dai vari governi regionali. Nonostante i tanti sacrifici fatti dai cittadini i casi rimangono a circa 20 mila al giorno e il numero dei morti aumenta a quasi 84 mila dall’ inizio della pandemia. Un numero spaventoso se si considera il fatto che quasi tutti i settori commerciali sono ormai chiusi da ben 6 mesi e che 22.4 milioni hanno ricevuto la prima dose del vaccino. Il 27% della popolazione ha ricevuto il primo vaccino e già il 7.7% ha completato il ciclo vaccinale. La Germania ha fatto dei passi avanti nella somministrazione dei vaccini, visto che alla fine del 2020 la Merkel e il Ministro della Salute Spahn non si sono mostrati molto organizzati avendo ordinato solo pochi vaccini e non riuscendo a stabilire le priorità su quali categorie vaccinare per prime. Ora il ministro della Salute si mostra talmente sicuro della propria organizzazione da affermare che a partire da giugno qualsiasi cittadino tedesco potrà chiedere di essere vaccinato a prescindere da età e stato di salute.

 

La Germania si aspetta di vaccinare entro maggio un tedesco su tre. Una notizia che viene confermata dal numero eccezionale di dosi ordinate da Pfizer/Biontech da parte dell’Unione europea per mano della Von der Leyen, che dovrebbe aiutare tutta l’Europa a raggiungere un alto tasso di vaccinati in minor tempo del previsto. Nonostante le notizie confortanti sul numero dei vaccini il governo tedesco è dell’opinione che la terza ondata del coronavirus non verrà annientata dai vaccini. Giovedì scorso è stata ufficializzata la nuova “Bundesnotbremse”, letteralmente il “freno federale” che prevede ulteriori restrizioni e norme di contenimento. 

 

Questa nuove serie di regolamentazioni si applica a tutta la nazione e i Länder non potranno più decidere autonomamente come prima. Queste regole sono più ferree dei lockdown precedenti visto che comportano persino le chiusure delle scuole e un coprifuoco dalle 22 nelle regioni in cui il tasso di incidenza è superiore ai 100 casi; momentaneamente in tutto il territorio nazionale si è a un tasso di 149 su 100.000 abitanti ogni sette giorni, dunque un numero crescente e molto superiore a quello auspicato.

 

Queste nuove imposizioni non sono state ben accolte dalla popolazione e da molti partiti, come quello di estrema destra del AfD (Alternativa per la Germania). I “pensatori trasversali”, i cosiddetti Querdenker si sono nuovamente radunati fuori dal parlamento per protestare in modo molto acceso. I partiti sostengono che si stia davvero violando il principio di libertà dell’individuo, anche se Spahn continua ad argomentare che le misure sono necessarie per dare sollievo agli ospedali oramai troppo pieni. 

 

È stato un anno veramente difficile per la Germania che continua mettere il governo e i propri cittadini a dura prova, esigendo flessibilità e pazienza da mesi. L’aria pesante in Germania si fa sentire sempre di più visto che nonostante l’arrivo della bella stagione non si vedono miglioramenti nella qualità della vita. In Germania si continua a sperare nelle riaperture ma ad oggi questo sembra essere un sogno difficilmente realizzabile, i tedeschi sono ancora chiusi in casa senza sapere quando potranno godere della propria libertà di movimento. La buona notizia è che negli ultimi giorni il tasso di casi si è abbassato notevolmente facendo sperare in un estate libera.

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