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la guerra in Ucraina

Putin e l’accordo inevitabile con l’Ucraina. Ma minaccia con l’atomica

Il capo del Cremlino dice che non ricorrerà per primo al nucleare, ma è pronto a difendersi da chi attaccherà Mosca. Intanto scambio di prigionieri

Putin e l’accordo inevitabile con l’Ucraina. Ma minaccia con l’atomica

Nessuna esclusione di un attacco preventivo, ma neppure alcuna tolleranza nei confronti di chi volesse ricorrere alle armi atomiche contro la Russia. Il capo del Cremlino, Vladimir Putin, ha affermato che chi osasse attaccare Mosca sarà "cancellato dalla faccia della terra".

Niente ricorso all’atomica per primi, dunque, per i russi, anche se Putin non chiude la strada a un “attacco preventivo”.

 

Putin e l’atomica: attacco preventivo o sola difesa?

Il presidente potrebbe inserire nella propria "strategia militare" la possibilità di un attacco nucleare preventivo allo scopo di "disarmare" i nemici, almeno stando a quanto riporta Bloomberg. L’agenzia, infatti, ha riportato la risposta del presidente russo ad alcuni giornalisti al termine di una riunione in Kirghizistan, quando ha ammesso: "Ci stiamo pensando".

"Se stiamo parlando di un attacco per disarmare i nemici, potremmo utilizzare l'approccio dei nostri partner americani", ha aggiunto riferendosi alla strategia Usa che prevede l'uso di missili ad alta precisione proprio a scopo preventivo. Le affermazioni arrivano dopo che Putin pochi giorni fa aveva parlato della crescita dell'arsenale atomico russo come "fattore di deterrenza. Ma la strategia russa limita l'uso di tali armi come ultima risorsa in caso di minaccia esistenziale”.  Ora il capo del Cremlino aggiunge che la Russia dispone anche di armi ipersoniche avanzate.

Nel frattempo, dopo lo scambio di prigionieri, la star del basket americano Brittney Griner è atterrata in Texas, dopo aver trascorso quasi 10 mesi in carcere per accuse di droga.Il volo che l’ha riportata a casa è arrivato alla nella Joint Base di San Antonio-Lackland.

 

Lo scambio di prigionieri con il via libera di Biden

Lo scambio di prigionieri tra Usa e Russia era avvenuto ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi, e aveva coinvolto il trafficante di armi russo, Viktor Bout, soprannominato il "mercante di morte". Un personaggio quantomeno controverso, dal momento che a lui si era ispirato il film di “Lord of war” di Nicolas Cage, e che era stato detenuto in una prigione americana per 12 anni.

La trattativa è stata approvata dal presidente americano, Joe Biden, e l’arrivo di Bout a Mosca è stato confermato dalla moglie Alla.

 

Putin, un accordo con l’Ucraina inevitabile

"È stata una grande delusione, ho sempre pensato che la dirigenza della Repubblica Federale tedesca fosse sincera con noi": così ha dichiarato Putin a proposito dell'intervista concessa da Angela Merkel in cui l'ex Cancelliera ha definito gli accordi di Minsk "un tentativo di dare più tempo all'Ucraina".

Per Putin si tratta di parole che pongono "una questione di fiducia": "È possibile negoziare qualcosa? Com'è possibile negoziare con qualcuno? Dove sono le garanzie?", ha incalzato Putin.

Poi l’affermazione riguardo un possibile accordo: "Ma alla fine dovremo negoziare, ho detto molte volte che siamo pronti per un accordo, anche se questo ci porta a porci delle domande sulle persone con cui abbiamo a che fare", ha osservato Putin parlando in conferenza stampa al termine della sua visita in Kirghizistan. "Quanto detto da Merkel serve solo a confermare che abbiamo preso la decisione corretta nel lanciare un'operazione militare speciale", ha comunque aggiunto il presidente russo, chiarendo ancora che "a quanto pare ci siamo decisi ad agire tardi, ad essere onesti. Forse avremmo dovuto iniziare prima: speravamo di poter raggiungere un'intesa nel quadro degli accordi di Minsk", ha concluso.

Intanto il presidente turco, Erdogan, ha fatto sapere che domani, domenica 11 dicembre, parlerà con Putin e Zelensky per riallacciare i negoziati. Nel frattempo proprio lo stesso Erdogan ha insistito: "Mentre difendiamo fermamente l'integrità territoriale dell'Ucraina, ci siamo opposti a politiche irrazionali nei confronti della Russia che gettano benzina sul fuoco".

 

Condannato un oppositore di Putin

Il tutto mentre l'oppositore russo Ilya Yashin è stato condannato a 8 anni e sei mesi di carcere dopo essere stato giudicato colpevole di aver diffuso notizie false sulle forze militari russe per aver parlato, lo scorso aprile, degli abusi commessi a Bucha sul suo  canale Youtube.

Yashin non potrà usare Internet per altri quattro anni, dopo essere offline ormai dallo scorso luglio, quando l’ex deputato dell'assemblea del distretto Krasnoselsky di Mosca era stato arrestato lo scorso luglio.

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